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La Cina è agguerrita | Ha pronta la coalizione per la conquista della Luna: inizia la colonizzazione del nostro satellite

Immagine che rappresenta la superficie lunare

Superficie lunare (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

La Cina continua nel suo piano di conquistare la Luna e ha già pronta una coalizione disposta a farlo. Ecco di cosa si tratta.

La nuova corsa allo spazio è molto diversa da quella svolto lo scorso secolo. Molti più paesi e agenzie, anche non governative, non vogliono perdersi i nuovi sviluppi che ogni giorno ci regala la scienza e la tecnologia. L’Europa ha una lunga storia spaziale grazie anche all’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Gli Stati Uniti sono in prima linea anche con agenzie private come SpaceX e Blue Origin ma altri paesi meno “convenzionali” come l’India e il Giappone stanno facendo la storia. Ma uno in particolare si sta facendo notare nell’ultimo periodo: la Cina.

La Cina opera da più di 60 anni nelle missioni spaziali, ed ha raggiunto traguardi significativi negli ultimi decenni. Infatti, ha lanciato un proprio satellite chiamato Dong Fang Hong 1, e nel 2003 è diventata la terza nazione ad inviare un astronauta nello spazio con la missione Shenzhou 5. Successivamente, è stata costruita la stazione spaziale Tiangong.

Ora, la Cina sta preparando un piano di esplorazione più complesso, che verrà realizzato nei prossimi anni attraverso l’ILRS (International Lunar Research Station), un progetto lunare annunciato per la prima volta nel 2017. Il piano prevede l’utilizzo di strumentazioni robotiche sia sulla Luna che attorno alla sua orbita.

Una missione ambiziosa

Per questo ambizioso progetto, la Cina necessita di nuovi partner internazionali, e una delle nazioni aderenti è il Senegal. Inoltre, un ente cinese creato per gestire le collaborazioni internazionali lunari, chiamato Deep Space Exploration Lab (DSEL), ha sottoscritto un accordo preliminare con 10 istituzioni provenienti da paesi quali Svizzera, Panama, Sudafrica, Pakistan e Indonesia.

L’obiettivo della Cina è quello di colonizzare interamente la Luna. Come annunciato da Wu Yanhua, direttore dell’ILRS, la stazione lunare sarà composta da diverse sezioni distribuite su tutta la superficie lunare e nella sua orbita. Lo scopo principale è operare in modo autonomo attraverso sistemi robotici. Tuttavia, questi sistemi necessiteranno comunque dell’aiuto dell’uomo, ed esploreranno aree di enorme interesse scientifico, come il polo sud lunare.

Illustrazione che mostra L'ILRS guidato dalla Cina (DSEL)
Illustrazione che mostra L’ILRS guidato dalla Cina (DSEL foto) – www.aerospacecue.it

Le fasi della missione

Entro il 2035, sarà completata la prima fase dell’ILRS, che prevede la costruzione di una base nella regione del polo sud lunare. Questa base fungerà da comando centrale e da supporto logistico per le comunicazioni tra Terra e Luna.

La prima fase dell’ILRS prevede, quindi, la costruzione di una base per generare energia, fungere da centro di comando e supportare le comunicazioni e la logistica Terra-Luna. La seconda fase, prevista prima del 2050, mira a rendere operative diverse stazioni. Queste stazioni saranno collocate attorno all’orbita lunare, al polo sud lunare, lungo l’equatore e nel lato nascosto della Luna.