Terra, sarà lui a distruggerla | Dimenticate gli asteroidi, è un Pianeta il vero killer: si schianterà presto, tragedia molto vicina
La ricerca di esopianeti, cioè, pianeti esterni al nostro sistema solare è un obiettivo primario di astronomi e scienziati.
Nel vasto universo, gli astronomi hanno recentemente scoperto pianeti che sfidano la nostra immaginazione e ampliano la comprensione di ciò che significa essere un corpo celeste. Con l’avanzare della tecnologia e delle tecniche di osservazione, negli ultimi anni sono stati identificati numerosi esopianeti, mondi che orbitano attorno a stelle al di fuori del nostro sistema solare.
Uno dei più noti e intriganti tra gli ultimi esopianeti scoperti è Proxima Centauri b, che orbita attorno alla stella più vicina al nostro sistema solare, Proxima Centauri. Si trova a soli 4,2 anni luce dalla Terra, rendendolo uno dei più vicini mai individuati. La sua posizione nella cosiddetta “zona abitabile”, dove le temperature potrebbero permettere la presenza di acqua liquida, ha suscitato particolare interesse tra gli scienziati, spingendo a ulteriori studi sulla sua composizione e atmosfera.
Un altro recente ritrovamento che ha sorpreso la comunità scientifica è TRAPPIST-1, un sistema planetario composto da sette pianeti di dimensioni simili alla Terra, situato a circa 39 anni luce di distanza. Tre di questi pianeti si trovano anch’essi nella zona abitabile, suscitando grande entusiasmo tra gli astronomi per la possibilità che vi siano condizioni favorevoli alla vita.
Le scoperte non si fermano qui: tra i nuovi mondi rilevati vi è anche Kepler-452b, soprannominato “il cugino maggiore della Terra” per la sua somiglianza con il nostro pianeta. Si trova a 1.400 anni luce di distanza ed è stato il primo pianeta di dimensioni terrestri scoperto in orbita attorno a una stella simile al nostro Sole, all’interno della zona abitabile.
La lunga ricerca del pianeta X
La storia del pianeta X inizia nel XIX secolo con Percival Lowell, un uomo d’affari che riteneva che esistesse un nono pianeta oltre Nettuno, la cui presenza fosse responsabile delle irregolarità nelle orbite dei pianeti giganti, in particolare Urano e Nettuno. Nel 1906, fondò l’Osservatorio Lowell in Arizona e quando morì nel 1916, lasciò 1 milione di dollari per continuare la caccia al pianeta sconosciuto.
La scoperta di Plutone nel 1930 da parte di Clyde Tombaugh sembrò inizialmente confermare le teorie di Lowell, poiché si pensava che questo nuovo corpo fosse il famoso pianeta X. La ricerca del pianeta X proseguì quindi senza sosta, con numerosi astronomi e teorici che tentavano di risolvere il mistero.
Teorie moderne e la possibile esistenza di un nono pianeta
Nel 2016, la ricerca del pianeta X ha ricevuto nuova linfa grazie agli astronomi Mike Brown e Konstantin Batygin del California Institute of Technology (Caltech), i quali pubblicarono uno studio che suggeriva la possibile esistenza di un nono pianeta. Secondo le loro teorie, questo pianeta sarebbe fino a dieci volte più grande della Terra e orbiterebbe a una distanza estremamente remota dal Sole.
Il presunto pianeta X, chiamato anche Pianeta Nove, non è ancora stato osservato direttamente, ma la sua influenza gravitazionale sembra essere evidente sugli oggetti più distanti del sistema solare. Questo ha riacceso il dibattito tra gli scienziati, spingendo molti a chiedersi se davvero esista un pianeta nascosto oltre i confini conosciuti del sistema solare.