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Addio Vega | Sarà l’ultima volta per lui: nessuno lo vedrà più, la sua vita si distruggerà nello spazio sconfinato

Il razzo Vega

Il razzo Vega (Avio foto) - www.aerospacecue.it

Un notizia triste per tutti gli appassionati e i professionsiti del settore. Ecco quando sarà l’ultima volta che vedremo il Vega.

La storia dell’esplorazione spaziale italiana è profondamente radicata in un passato ricco di visione e innovazione. Fin dagli anni ’60, l’Italia ha giocato un ruolo di primo piano nello scenario internazionale, grazie alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e allo sviluppo di tecnologie avanzate. Nel corso degli anni, il paese ha contribuito in modo significativo a missioni che hanno ampliato la nostra comprensione dell’universo e della Terra stessa.

Negli anni ’90, mentre molte nazioni si concentravano sulla conquista dello spazio profondo, l’Italia scelse di indirizzare i suoi sforzi verso lo sviluppo di tecnologie per lanciare piccoli satelliti. Questa scelta si dimostrò lungimirante, anticipando l’importanza crescente di questi strumenti nel monitoraggio del nostro pianeta. Le iniziative italiane, spesso sottovalutate all’inizio, hanno dimostrato di avere un impatto duraturo, spianando la strada a futuri successi internazionali.

Uno dei traguardi più significativi dell’Italia nello spazio è stato il lancio del satellite San Marco, che nel 1964 rese l’Italia la terza nazione al mondo a mettere in orbita un satellite, dopo Stati Uniti e Unione Sovietica. Questo successo fu il preludio di una serie di collaborazioni internazionali e di missioni autonome che consolidarono l’Italia come una forza nello spazio.

L’impegno costante e la capacità di innovare hanno permesso all’Italia di contribuire a progetti di enorme portata, come il programma Copernicus dell’Unione Europea. Questo impegno ha visto la realizzazione di strumenti cruciali per l’osservazione della Terra, capaci di fornire dati preziosi per la gestione delle risorse naturali e la tutela dell’ambiente.

Un addio significativo

Con oltre 12 anni di servizio, il razzo Vega, una delle gemme tecnologiche italiane, si appresta a compiere il suo ultimo volo. Questo lanciatore, progettato e realizzato da Avio e gestito da Arianespace, è stato un pioniere nel settore dei piccoli satelliti, diventando un simbolo dell’innovazione e dell’eccellenza ingegneristica italiana.

Il 3 settembre, alle 3:50 ora italiana, Vega effettuerà il suo ultimo lancio dal Centro Spaziale europeo di Kourou, in Guyana Francese. La missione, designata VV24, porterà in orbita il satellite Sentinel-2C del programma Copernicus, segnando la conclusione di un capitolo importante nella storia dell’esplorazione spaziale europea.

Decollo del Vega
Decollo del Vega (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un’eredità che continua

Il passaggio di testimone a Vega-C, la versione aggiornata del razzo, rappresenta non solo l’evoluzione tecnologica, ma anche la continuità di un impegno che l’Italia ha portato avanti con determinazione.

Vega-C, già operativo dal 2022, proseguirà la missione del suo predecessore, con un prossimo lancio previsto per novembre 2024, assicurando che l’Italia continui a svolgere un ruolo centrale nel panorama spaziale internazionale.