Scoperto il primo osservatorio astronomico della storia | Risale a 3000 anni fa: ritrovato tutto intatto come se fosse ancora attivo – FOTO
Un osservatorio astronomico antichissimo che potrebbe offrire preziose informazioni sulla visione dei nsotri antenati: è conservato benissimo.
L’osservazione del cielo ha sempre affascinato l’umanità, sin dai tempi più antichi. Il movimento delle stelle, il ciclo delle stagioni e le fasi lunari erano eventi celesti che venivano scrutati con attenzione, poiché influenzavano profondamente la vita quotidiana. Le prime civiltà, sparse in tutto il mondo, cercavano di comprendere e interpretare questi fenomeni, vedendo in essi manifestazioni divine o segnali da decifrare.
L’importanza del cielo nella vita religiosa e sociale si rifletteva nella costruzione di strutture imponenti dedicate alla sua osservazione. Templi, piramidi e altre costruzioni non erano solo luoghi di culto, ma anche centri di studio astronomico. In Mesopotamia, per esempio, le ziggurat erano utilizzate come osservatori per monitorare i movimenti dei corpi celesti, mentre in Mesoamerica, i Maya costruivano strutture simili per le loro osservazioni astronomiche.
In Egitto, la connessione tra religione e astronomia era particolarmente forte. Gli antichi Egizi ritenevano che gli eventi celesti fossero direttamente legati agli dei, e le osservazioni del cielo erano cruciali per stabilire calendari religiosi e agricoli. Il tempio di Karnak, con il suo orientamento verso il solstizio d’inverno, ne è un esempio emblematico. Gli astronomi egizi, chiamati “scrutatori degli orizzonti“, erano figure di spicco nella società, poiché possedevano la conoscenza necessaria per prevedere eventi astronomici e determinare date sacre.
Questa tradizione di osservazione celeste si è evoluta nel tempo, con tecniche e strumenti sempre più sofisticati. Dai primi gnomoni utilizzati per determinare l’ora del giorno, si passò a strumenti più complessi come gli astrolabi e i quadranti, che permettevano misurazioni precise del cielo. Tuttavia, la maggior parte delle conoscenze astronomiche rimase avvolta nel mistero e nel sacro, accessibile solo a pochi eletti.
Un antico osservatorio svelato
Una scoperta straordinaria ha portato alla luce un osservatorio astronomico risalente al VI secolo a.C., situato a Kafr El-Sheikh, in Egitto. Questo complesso, costruito interamente in mattoni di fango, è considerato l’osservatorio più antico e ampio del suo genere.
Scavato nel tempio di Buto Betel Pharaohs, l’osservatorio era un vero e proprio “tempio nel tempio”, utilizzato per osservare e registrare eventi astronomici fondamentali, come il movimento del sole e delle stelle.
Un dispositivo unico
All’interno dell’osservatorio, la missione archeologica ha rinvenuto una meridiana in pietra, uno dei più importanti dispositivi di misurazione del tempo nell’antichità, oltre a statue, manufatti di ceramica e strumenti di misura.
Questi ritrovamenti offrono nuove prospettive sulla sofisticata conoscenza astronomica degli antichi Egizi, dimostrando la loro sorprendente abilità nell’osservazione e registrazione dei fenomeni celesti.