Terra, ‘Saremo colpiti da un bombardamento spaziale’ | Sono 14000 e sono pronti a colpire: sarà la fine
Gli asteroidi noti alla NASA e all’ESA sono moltissimi e vengono costantemente monitorati. Ma siamo in pericolo? Andiamo con ordine.
Gli asteroidi, misteriosi viaggiatori dello spazio, sono oggetti celesti che orbitano intorno al Sole e si trovano prevalentemente nella fascia tra Marte e Giove. Sono frammenti rocciosi che rappresentano i resti primordiali della formazione del nostro sistema solare, un ricordo tangibile delle origini del cosmo.
Nonostante la maggior parte degli asteroidi rimanga confinata nelle loro orbite, alcuni di essi possono essere perturbati e spinti verso orbite che li avvicinano alla Terra, divenendo così oggetti di grande interesse per la comunità scientifica. Il monitoraggio di questi corpi celesti è diventato un elemento fondamentale nella moderna astronomia.
Grazie a tecnologie avanzate e a una rete globale di telescopi, è possibile identificare e tracciare il percorso di migliaia di asteroidi, calcolando le loro traiettorie con precisione. Gli scienziati utilizzano modelli matematici complessi e strumenti sofisticati per prevedere eventuali incontri ravvicinati con il nostro pianeta, offrendo una prima linea di difesa contro potenziali minacce cosmiche.
Tra gli strumenti più avanzati utilizzati per la rilevazione degli asteroidi, il sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) e il telescopio spaziale NEOWISE giocano un ruolo cruciale. ATLAS, con la sua capacità di scansionare l’intero cielo ogni notte, è in grado di individuare asteroidi di piccole dimensioni con poco preavviso, mentre NEOWISE si specializza nella scoperta e caratterizzazione di questi oggetti tramite la luce infrarossa.
Monitorare e valutare il rischio degli asteroidi
Oltre ai telescopi ottici, la tecnologia radar rappresenta un altro metodo indispensabile per lo studio degli asteroidi. Il radar permette di ottenere immagini ad alta risoluzione della superficie degli asteroidi, rivelando dettagli preziosi sulle loro dimensioni, forma e rotazione.
Questo tipo di monitoraggio è particolarmente utile per gli asteroidi che passano vicino alla Terra poiché permettono una valutazione accurata del loro potenziale pericolo.
Le minacce attuali
Il rischio rappresentato dagli asteroidi è quantificato attraverso scale di valutazione specifiche. La scala di Torino e la scala di Palermo sono strumenti chiave utilizzati dagli scienziati per comunicare il livello di rischio al pubblico e alla comunità scientifica. La scala di Torino, più semplice, classifica gli impatti in base alla probabilità e all’energia cinetica, mentre la scala di Palermo offre un’analisi più dettagliata, considerando vari fattori aggiuntivi.
Attualmente, ci sono numerosi asteroidi potenzialmente pericolosi monitorati costantemente dalle agenzie spaziali come NASA ed ESA. Tra questi, l’asteroide 2023 DW, con un diametro di 50 metri, ha attirato l’attenzione per la sua probabilità di impattare la Terra nel 2046. Sebbene la probabilità sia ancora bassa, circa 1 su 625, è uno degli oggetti sotto osservazione per le possibili evoluzioni della sua orbita.