Scoperta una stella stranissima: ‘ha mangiato troppo nella sua vita’ | È piena di litio: corsa per estrarlo e curare le malattie psicotiche
Le stelle, affascinanti giganti di gas incandescenti, hanno sempre catturato l’immaginazione umana. Di recente ne abbiamo scoperto una davvero particolare.
Dal cuore delle galassie alle periferie cosmiche, le stelle illuminano l’universo, offrendo uno spettacolo di luce e calore che varia dal bianco-blu al rosso. Questi corpi celesti sono motori nucleari naturali, che attraverso la fusione nucleare trasformano l’idrogeno in elio, liberando enormi quantità di energia.
Osservare le stelle significa anche osservare la storia del cosmo. Ogni stella racconta una storia unica, una narrazione di nascita, vita e morte che può durare miliardi di anni. Le stelle nascono nelle nebulose, gigantesche nubi di gas e polvere che, sotto l’influenza della gravità, collassano fino a formare un nucleo caldo e denso.
Questo processo può dare origine a diverse tipologie di stelle, da quelle di piccola massa, come le nane rosse, a quelle enormi e luminose, come le supergiganti. Durante la loro vita, le stelle attraversano diverse fasi evolutive, che influenzano profondamente la loro struttura e composizione.
Nelle fasi iniziali, una stella giovane può essere instabile, brillando intensamente mentre consuma il suo carburante nucleare. Col passare del tempo, le stelle più massicce esplodono in supernove, liberando elementi pesanti che arricchiscono lo spazio interstellare e contribuiscono alla formazione di nuove stelle e pianeti.
Una stella ricca di litio
Nonostante secoli di studi, le stelle continuano a sorprendere gli astronomi con la loro complessità e varietà. Recentemente, la scoperta di una stella con un contenuto di litio insolitamente elevato ha scosso la comunità scientifica. Questa stella, denominata J0524-0336, presenta una quantità di litio molto superiore a quella di qualsiasi altra stella della sua età e tipo. Normalmente, si ritiene che le stelle più vecchie abbiano livelli di litio molto bassi, poiché l’elemento viene bruciato durante le fasi iniziali della loro evoluzione.
Gli astronomi, guidati dalla Professoressa Assistente di Astronomia Rana Ezzeddine e dall’ex studente UF Jeremy Kowkabany, hanno proposto diverse ipotesi per spiegare questa anomalia. Una possibilità è che la stella abbia inglobato pianeti o altre stelle più ricche di litio. Tale processo, noto come “cannibalismo stellare“, può arricchire la composizione chimica di una stella, aumentando la quantità di elementi come il litio.
Altre possibili spiegazioni
Un’altra spiegazione potrebbe essere che J0524-0336 stia attraversando una fase evolutiva precedentemente sconosciuta, durante la quale produce o trattiene litio in quantità insolite. La presenza di litio in una stella di questa età e dimensione è particolarmente intrigante, dato che l’elemento è fondamentale non solo per la chimica stellare, ma anche per la medicina umana.
Il litio, infatti, è utilizzato nel trattamento di disturbi come il disturbo bipolare, come farmaco di tipo antipsicotico: un’interessante connessione tra l’astronomia e la salute umana.