La Terra mostra le sue viscere | Quello che è stato trovato è sconcertante, ‘è strano che avvenga lì’: sta nevicando una sostanza strana
Nuovi studi rivelano altri dati sul nucleo dle nostro pianeta. Gli scienziati hanno trovato una sostanza inaspettata.
Il “Viaggio al centro della Terra” ha ispirato generazioni di lettori e scienziati. Il romanzo di Jules Verne, pubblicato nel 1864, ha aperto le porte a un mondo sotterraneo immaginario, popolato da meraviglie geologiche e creature preistoriche.
La trama si snoda attraverso l’avventura di un gruppo di esploratori che, seguendo le indicazioni di un antico manoscritto islandese, intraprendono una spedizione nelle profondità della Terra. Guidati dal professor Lidenbrock, i protagonisti si addentrano in un vulcano dormiente, scoprendo un mondo sotterraneo incredibilmente vasto e pieno di sorprese.
Il viaggio è costellato di sfide e pericoli, dai passaggi stretti e oscuri ai rivi sotterranei e ai mostri marini. Sebbene le idee di Verne fossero basate sulle conoscenze geologiche del suo tempo, molte delle sue intuizioni hanno trovato riscontri sorprendentemente accurati.
Oggi, non siamo ancora in grado di replicare il viaggio al centro della Terra come descritto da Verne. Le temperature estreme e le condizioni inospitali del nucleo terrestre restano inaccessibili agli esseri umani. Tuttavia, grazie ai progressi nella geofisica e nella petrografia, siamo in grado di “vedere” cosa c’è al suo interno utilizzando le onde sismiche.
Studi geofisici e nuove scoperte
Una delle scoperte più intriganti degli ultimi anni riguarda una sorta di “neve” che si accumula tra il nucleo e il mantello roccioso della Terra. Questo fenomeno è stato rilevato da una squadra di ricercatori analizzando le discontinuità delle onde sismiche. Le onde sismiche, infatti, si propagano in modi specifici attraverso gli strati interni del pianeta, cambiando velocità e direzione in base alla densità e allo stato fisico dei materiali attraversati.
Durante uno studio condotto all’Arizona State University, è stata osservata una nuova anomalia a circa 3.000 chilometri dalla superficie terrestre. Questa discontinuità, situata tra il nucleo esterno di ferro liquido e il mantello roccioso, è stata paragonata a sacche di materiale soffice, simile a neve, che si stanno accumulando. Secondo i ricercatori, questa “neve” è composta da cristalli di silicio.
Una scoperta rivoluzionaria
Questa “nevicata” al centro della Terra è un fenomeno dovuto a processi chimici e fisici complessi. I cristalli di silicio, più leggeri del ferro liquido, si sollevano e si depositano in alcune rientranze del mantello. Secondo il dottor Fu, il silicio si combina con l’idrogeno, formando cristalli simili a fiocchi di neve che fluttuano e si accumulano.
Per verificare questa teoria, gli scienziati hanno ricreato le condizioni del nucleo terrestre in laboratorio, ottenendo risultati che supportano l’ipotesi della nevicata di silicio. Questa scoperta ha implicazioni significative per la comprensione del nostro pianeta, poiché il movimento del nucleo esterno influenza il campo magnetico terrestre, che ci protegge dagli effetti del clima solare.