La NASA ha trovato gli alieni: sono vicini a Giove | La missione è stata lanciata: manca poco per sapere come sono fatti
Una missione verso la luna ghiacciata di Giove: l’ESA è pronta per lanciare Juice.
L’esplorazione di Giove e delle sue lune ha sempre suscitato grande interesse nella comunità scientifica. Il pianeta più grande del sistema solare, con la sua maestosità e complessità, offre una miriade di misteri da svelare. Le prime osservazioni dettagliate di Giove risalgono al 1610, quando Galileo Galilei scoprì le quattro lune principali: Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Queste lune, note come satelliti galileiani, hanno continuato ad affascinare gli astronomi per secoli. Il passaggio successivo nell’esplorazione di Giove avvenne nel 1973 con la missione Pioneer 10 della NASA, che fornì le prime immagini ravvicinate del pianeta. Successivamente, le missioni Voyager 1 e Voyager 2 nel 1979 rivelarono dettagli sorprendenti delle sue lune.
La missione Galileo, lanciata nel 1989, rappresentò un punto di svolta, orbitando intorno a Giove e studiando il sistema per oltre otto anni. Questa missione fornì dati cruciali su Europa, Ganimede e Callisto, suggerendo la presenza di oceani sotto le loro superfici ghiacciate.
Le scoperte della missione Galileo spinsero ulteriori studi, portando all’approfondimento delle teorie sull’abitabilità delle lune ghiacciate. Europa, in particolare, divenne il centro dell’attenzione per la possibilità che il suo oceano sotterraneo potesse sostenere forme di vita. Con il passare degli anni, nuove tecnologie e metodologie permisero di pianificare missioni ancora più ambiziose.
Missione Juice: un nuovo capitolo
Ora, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è pronta a lanciare la missione Juice (JUpiter ICy moons Explorer). Il lancio è previsto questa settimana dallo spazioporto di Kourou in Guyana Francese, segnando l’inizio di un viaggio epico verso Giove. Juice si propone di esplorare a fondo le lune ghiacciate del pianeta, in particolare Europa, Ganimede e Callisto, per valutare le loro potenzialità di ospitare vita.
Juice è dotato di dieci strumenti scientifici avanzati, progettati per raccogliere dati cruciali su questi mondi enigmatici. Durante il suo viaggio di otto anni, la sonda effettuerà 35 sorvoli ravvicinati delle lune galileiane. In particolare, Ganimede, la luna più grande del sistema solare, sarà il focus principale della missione, con Juice che entrerà in orbita permanente intorno ad essa nel 2034.
L’inizio di una nuova era nell’esplorazione spaziale
La missione Juice non solo cercherà segni di abitabilità, ma cercherà anche di comprendere meglio la formazione e l’evoluzione delle lune ghiacciate. Gli strumenti a bordo includono un magnetometro, un radar per penetrare il ghiaccio e uno spettrometro per analizzare la composizione superficiale.
L’aspettativa è che i dati raccolti da Juice possano rivelare dettagli finora sconosciuti sugli oceani sotterranei di queste lune e sulle possibili interazioni tra il ghiaccio e l’acqua liquida. Questo potrebbe fornire indizi fondamentali sulla presenza di condizioni favorevoli alla vita, ampliando le nostre conoscenze non solo sul sistema gioviano, ma sull’abitabilità dei mondi ghiacciati in generale.