Asteroidi, stanno pensando di scavare la loro superficie | La missione folle ha come obiettivo tornare a casa pieni zeppi di diamanti
Le missioni spaziali rivolte agli asteroidi ci hanno dato moltissimi dati su questi corpi celesti così misteriosi.
Fin dagli albori dell’era spaziale, gli scienziati hanno visto negli asteroidi delle vere e proprie capsule del tempo, in grado di rivelare segreti sulle origini del nostro sistema solare. Questi corpi celesti, orbitanti tra Marte e Giove nella fascia principale, offrono una panoramica intatta dei materiali primordiali che hanno formato i pianeti.
Il primo incontro ravvicinato con un asteroide avvenne nel 1991, quando la sonda Galileo della NASA fotografò Gaspra, un asteroide di forma irregolare. Questo evento segnò l’inizio di una serie di missioni pionieristiche volte a esplorare questi oggetti enigmatici.
Negli anni 2000, la missione Hayabusa dell’agenzia spaziale giapponese JAXA portò a casa campioni dall’asteroide Itokawa, un’impresa che richiese tecnologie avanzate e una precisione senza precedenti. Il successo di questa missione aprì la strada a ulteriori esplorazioni, dimostrando che era possibile raccogliere e riportare sulla Terra materiale extraterrestre.
Parallelamente, la NASA continuava i suoi sforzi con la missione OSIRIS-REx, lanciata nel 2016 verso l’asteroide Bennu. Questa missione aveva l’obiettivo di raccogliere campioni di polvere e rocce per studiare la composizione chimica e fisica di Bennu, ritenuto un potenziale minaccia per la Terra a causa della sua traiettoria orbitale.
Le sfide e le promesse dell’estrazione mineraria spaziale
Negli ultimi anni, si è parlato sempre più dell’opportunità di estrarre risorse preziose da questi corpi celesti. Metalli rari come platino, oro e palladio sono presenti in abbondanza negli asteroidi, rendendoli una potenziale miniera d’oro per l’industria mineraria spaziale. Tuttavia, l’estrazione di risorse da asteroidi presenta notevoli sfide tecniche e finanziarie.
Qualche anno è stata proposta la costruzione di una “navetta raccogli-asteroidi” per estrarre platino dai sassi spaziali. Le sonde di prospezione potrebbero essere costruite per decine di milioni di euro ciascuna e il Caltech ha suggerito che una navetta raccogli-asteroidi potrebbe costare 2,3 miliardi di euro.
Un futuro incerto ma promettente
La banca ha aggiunto che l’estrazione mineraria spaziale potrebbe essere più realistica di quanto si percepisca. Si stima che un asteroide delle dimensioni di un campo da calcio potrebbe valere fino a 45 miliardi di euro. Tuttavia, portare così tanto platino sulla Terra potrebbe far crollare il mercato dei metalli preziosi e probabilmente l’intera economia.
La NASA ha anche pianificato una missione verso un asteroide così prezioso da poter causare il collasso dell’economia mondiale. Questo asteroide, chiamato 16 Psyche, è un’enorme massa di ferro e nichel, formatasi durante la turbolenta nascita del nostro sistema solare. Secondo Lindy Elkins-Tanton, la scienziata capo della missione della NASA, il suo valore è stimato a 9332 milioni di miliardi.