La ‘Cometa dalle Corna’ è vicina alla Terra | Esploderà e darà vita a uno spettacolo unico che si ripete solo ogni 70 anni
Forse saremo testimoni di un evento che accade una volta ogni 70 anni: tutti con gli occhi puntati sulla “Cometa dalle Corna”.
Le comete hanno affascinato l’umanità fin dall’antichità, portando con sé un alone di mistero e meraviglia. Questi corpi celesti, formati principalmente da ghiaccio, polveri e piccoli frammenti rocciosi, orbitano intorno al Sole seguendo traiettorie ellittiche. Quando si avvicinano alla nostra stella, il calore solare provoca la sublimazione dei materiali volatili sulla loro superficie, creando una chioma luminosa e una coda spettacolare che può estendersi per milioni di chilometri nello spazio.
Le comete provengono principalmente dalla fascia di Kuiper e dalla nube di Oort, due regioni del sistema solare ricche di corpi ghiacciati. La fascia di Kuiper, situata oltre l’orbita di Nettuno, ospita comete a breve periodo, mentre la nube di Oort, una sfera di corpi celesti che circonda il sistema solare, è la culla delle comete a lungo periodo. Questi viaggiatori cosmici sono considerati “fossili” del sistema solare primordiale, offrendo agli scienziati indizi preziosi sulla sua formazione ed evoluzione.
Questi corpi celesti sono oggetti di studio fondamentali per gli astronomi e i planetologi. Analizzando la loro composizione chimica e fisica, gli scienziati possono ottenere informazioni sulle condizioni presenti nel sistema solare primordiale. Le missioni spaziali, come la celebre sonda Rosetta dell’ESA che ha studiato la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, hanno fornito dati cruciali sulle comete, rivelando dettagli inediti sulla loro struttura interna e sul comportamento dei materiali ghiacciati al passaggio vicino al Sole.
Le comete possono essere soggette a fenomeni spettacolari come esplosioni improvvise, frammentazioni e variazioni di luminosità. Questi eventi sono spesso dovuti alla pressione interna che si accumula nel nucleo cometario, causata dalla sublimazione dei ghiacci. Quando la pressione diventa troppo alta, il nucleo può esplodere, rilasciando gas e polveri in modo violento. Tali esplosioni possono rendere una cometa visibile ad occhio nudo, offrendo spettacoli celesti affascinanti.
Un’altra esplosione della ‘Cometa dalle Corna’
Martedì scorso, la cometa 12P/Pons-Brooks, soprannominata “la Cometa dalle Corna”, ha subito la sua quarta e più potente esplosione negli ultimi cinque mesi. Questo evento ha causato un aumento di luminosità superiore a cento volte, rendendo la cometa visibile come una galassia ellittica situata a 600 milioni di anni luce dalla Terra. La cometa, con un diametro di circa 18 miglia, è stata descritta come un “vulcano freddo” per la sua capacità di espellere violentemente gas e ghiaccio.
L’astronomo Elliot Herman ha catturato un’immagine dell’evento poche ore dopo l’inizio dell’esplosione, rivelando un’atmosfera perfettamente circolare intorno alla cometa. Secondo Herman, questa è la quarta esplosione osservata dall’inizio di luglio, con le precedenti che si sono verificate il 20 luglio, il 5 ottobre e il 1 novembre. La cometa 12P/Pons-Brooks ha mostrato una tendenza ad esplosioni più frequenti e spettacolari.
Il futuro della cometa 12P/Pons-Brooks
La cometa 12P/Pons-Brooks, scoperta per la prima volta dagli astronomi Jean-Louis Pons nel 1812 e William Robert Brooks nel 1883, ha una lunga storia di esplosioni spettacolari. La sua orbita la porta nel sistema solare interno ogni 71 anni, offrendo agli astronomi l’opportunità di studiare questi eventi periodici. La cometa ha guadagnato il soprannome di “Cometa dalle Corna” a causa delle sue precedenti esplosioni che hanno creato una forma simile a corna.
La cometa 12P/Pons-Brooks si è avvicinata al punto più vicino alla Terra nel giugno 2024, ma è passata a una distanza sicura. Dopo questo incontro ravvicinato, la cometa è stata spinta nuovamente verso le regioni esterne del sistema solare e tornerà solo nel 2095. Le osservazioni future di questa cometa offriranno ulteriori opportunità per comprendere meglio i processi che guidano le esplosioni cometarie e la loro influenza sul nostro sistema solare.