Alieni, scoperto il loro DNA | Presentati al mondo i loro corpi mummificati: è qualcosa di terrificante
Gli alieni tra noi? Una convinzione sempre più diffusa. I corpi mummificati presentati al Congresso messicano sono veri?
Molte persone credono fermamente che gli alieni siano già tra noi, vivendo segretamente sul nostro pianeta. Questa convinzione è sostenuta da numerosi avvistamenti UFO, storie di incontri ravvicinati e prove fotografiche che, secondo i credenti, non possono essere spiegate diversamente. Gli appassionati di ufologia sono convinti che il governo nasconda la verità e che esistano piani segreti per evitare il panico pubblico.
Tra coloro che sostengono l’idea della presenza aliena sulla Terra, c’è una comunità variegata composta da appassionati di fantascienza, teorici della cospirazione e persino scienziati dissidenti. Queste persone trovano conforto nel pensare che non siamo soli nell’universo e che altre forme di vita intelligente stiano studiando il nostro pianeta. Eventi come Roswell e il Progetto Blue Book alimentano ulteriormente queste credenze, fornendo materiale per dibattiti e speculazioni.
La convinzione che gli alieni siano tra noi non si limita ai semplici avvistamenti. Alcuni sostengono di essere stati rapiti dagli alieni e di avere subito esperimenti. Questi racconti, spesso simili tra loro, includono descrizioni di esseri con grandi occhi neri e teste sproporzionate. Nonostante la mancanza di prove concrete, queste storie hanno un forte impatto emotivo su chi le racconta e su chi le ascolta, contribuendo a mantenere vivo il dibattito.
I media giocano un ruolo significativo nel mantenere viva la convinzione della presenza aliena. Programmi televisivi, film e documentari alimentano l’immaginario collettivo, presentando teorie e ricostruzioni di incontri ravvicinati. Anche Internet ha amplificato queste credenze, permettendo a gruppi di appassionati di condividere informazioni e teorie in modo rapido e globale.
Le recenti scoperte sugli alieni
Qualche mese fa, un nuovo capitolo si è aperto nel dibattito sugli alieni con la presentazione di “mummie aliene” al Congresso messicano. L’esperto autoproclamato di UFO, Jaime Maussan, ha presentato bche, secondo lui, rappresentano la prova dell’esistenza di vita extraterrestre. Questi corpi, recuperati da una miniera a Cuzco, in Perù, sono stati sottoposti a un’analisi del DNA che ha rivelato che il 30% del loro materiale genetico non appartiene a nessuna specie conosciuta.
Secondo Maussan, queste mummie hanno corpi piccoli, mani con tre dita e crani allungati, caratteristiche che le distinguono dalle forme di vita terrestri conosciute. Gli scienziati che hanno analizzato i corpi sostengono che siano autentici e che rappresentino una nuova specie di esseri non umani. Tuttavia, queste affermazioni sono state accolte con scetticismo dalla comunità scientifica internazionale.
le reazioni della comunità scientifica
Nonostante l’entusiasmo di Maussan e dei suoi sostenitori, molti scienziati e esperti di UFO hanno espresso dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni. Ad esempio, Nick Pope, ex dipendente del Ministero della Difesa britannico, ha sottolineato che se le analisi fossero state condotte in modo rigoroso, i risultati sarebbero stati pubblicati su riviste scientifiche di prestigio. Allo stesso modo, l’astronomo Michael Garrett dell’Università di Manchester ha affermato che senza dati scientifici concreti e verificabili, è difficile prendere sul serio queste scoperte.
Pope ha inoltre criticato il tempismo della rivelazione, suggerendo che potrebbe distrarre dalle serie indagini sugli UFO condotte da organizzazioni come la NASA. Questa mancanza di consenso scientifico ha portato molti a concludere che le affermazioni di Maussan e dei suoi collaboratori siano infondate e prive di solide basi scientifiche. Mentre la convinzione che gli alieni siano tra noi continua ad affascinare e a stimolare l’immaginazione, le prove presentate finora non sono sufficienti a confermare queste teorie. La comunità scientifica richiede rigorosi standard di verifica e pubblicazione prima di accettare tali affermazioni straordinarie, mantenendo così un approccio cauto e scettico verso queste presunte scoperte.