Nasa, i suoi calcoli mettono i brividi | Non sarà in grado di salvare il nostro Pianeta
La NASA non è riuscita a salvare la Terra. Vediamo perché.
Gli asteroidi, misteriosi vagabondi del nostro sistema solare, suscitano da sempre curiosità e fascino. Questi corpi celesti, composti principalmente da roccia e metallo, orbitano attorno al Sole in una vasta fascia situata tra Marte e Giove. Ogni asteroide è unico, con forme irregolari e dimensioni che variano incredibilmente. Alcuni sono piccoli frammenti che misurano pochi metri, mentre altri raggiungono dimensioni considerevoli, tali da poter provocare catastrofi in caso di impatto con la Terra.
Il più grande asteroide conosciuto nel nostro sistema solare è Ceres, con un diametro di circa 940 chilometri. Scoperto nel 1801 dall’astronomo italiano Giuseppe Piazzi, Ceres è talmente massiccio da essere classificato come un pianeta nano. Situato nella fascia principale degli asteroidi, Ceres rappresenta un vero e proprio colosso spaziale, oggetto di numerose missioni spaziali e studi scientifici.
All’estremo opposto, tra gli asteroidi più piccoli mai rilevati, troviamo 2015 TC25. Con un diametro di appena 2 metri, questo minuscolo asteroide è stato individuato per la prima volta nel 2015. Nonostante le sue dimensioni ridotte, 2015 TC25 ha destato l’interesse degli scienziati per la sua composizione riflettente, che suggerisce una superficie metallica.
Gli asteroidi non sono solo frammenti di roccia vaganti; alcuni di essi hanno avuto un ruolo cruciale nella storia della Terra. Si ritiene, infatti, che l’impatto di un asteroide di dimensioni considerevoli, avvenuto circa 65 milioni di anni fa, abbia causato l’estinzione dei dinosauri. Questo evento ha segnato un punto di svolta nella storia del nostro pianeta, dimostrando il potenziale distruttivo di questi corpi celesti.
Simulazione della NASA per la difesa planetaria
Nonostante la NASA sia riuscita con successo a deviare un asteroide, una recente simulazione ha mostrato che gli scienziati non sono ancora in grado di prevenire tutti i potenziali impatti. Questo esercizio, noto come Planetary Defense Tabletop Exercise, si tiene annualmente per valutare le capacità di risposta della Terra in caso di minaccia da parte di un asteroide. Emma Rainey, scienziata senior presso l’APL di Hopkins, ha spiegato alla rivista Scientific American che l’obiettivo della simulazione è identificare le lacune nelle capacità attuali.
“I partecipanti non hanno potuto fare nulla per prevenire l’impatto,” ha dichiarato Rainey, sottolineando la difficoltà di affrontare un tale scenario. Anche l’anno scorso, una simulazione simile aveva riportato una sconfitta, con un asteroide virtuale che colpiva la Terra. La recente esercitazione è iniziata con la scoperta di un asteroide in rotta di collisione con il nostro pianeta. Ai partecipanti sono state fornite informazioni dettagliate sulla direzione, dimensione e probabilità di impatto della pietra cosmica.
Disinformazione e impatto sociale
La simulazione ha evidenziato che la disinformazione può peggiorare drasticamente la situazione. I partecipanti hanno dovuto affrontare folle di “negazionisti di asteroidi” e combattere contro le “fake news”, un aspetto inserito volutamente per ottenere feedback su come gestire tali complicazioni.
Angela Stickle, ricercatrice senior dell’APL, ha dichiarato che questa parte della simulazione era fondamentale per comprendere come contrastare la disinformazione e mitigarne gli effetti dannosi in caso di emergenza reale. Queste simulazioni sono cruciali per preparare la comunità scientifica e i governi a rispondere efficacemente a una potenziale minaccia asteroidea, migliorando continuamente le strategie di difesa planetaria.