NASA, è ufficiale: ‘L’Apocalisse è vicina’ | Sta per collidere con la Terra e le conseguenze saranno catastrofiche
Tra i vari motivi per cui potrebbe finire il mondo questo è senza dubbi il più probabile.
I potenziali scenari apocalittici che potrebbero segnare la fine del mondo sono oggetto di dibattito e speculazione da parte di scienziati, scrittori di fantascienza e persino dei media. Queste ipotesi, anche se spesso considerate remote, sollevano questioni importanti sulla fragilità della nostra esistenza e sulla preparazione dell’umanità a fronteggiare eventi catastrofici. Uno dei scenari più discussi riguarda l’impatto di un asteroide. Eventi di questo tipo hanno già segnato la storia del nostro pianeta, come dimostra l’estinzione dei dinosauri avvenuta circa 65 milioni di anni fa. L’impatto di un asteroide potrebbe causare devastazioni a livello globale, oscurando il cielo con detriti e polveri che potrebbero portare a un inverno nucleare.
Un altro scenario ipotizzato è l’eruzione di un supervulcano. Questi eventi, sebbene estremamente rari, potrebbero rilasciare una quantità immensa di cenere e gas nell’atmosfera, oscurando il sole e portando a un drastico calo delle temperature globali. Un esempio di supervulcano è il Parco di Yellowstone negli Stati Uniti, la cui eruzione potrebbe avere effetti catastrofici a livello mondiale, inclusi fallimenti delle colture e fame globale.
Il cambiamento climatico incontrollato è un’altra possibile causa della fine del mondo. Gli scienziati avvertono che l’aumento delle temperature globali, lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello del mare potrebbero portare a eventi meteorologici estremi, perdita di habitat e la conseguente estinzione di molte specie. Questi cambiamenti potrebbero rendere molte aree del pianeta inabitabili e causare migrazioni di massa, conflitti per le risorse e instabilità economica e politica.
L’intelligenza artificiale e la tecnologia avanzata presentano un ulteriore scenario apocalittico. La paura che macchine autonome e superintelligenti possano sfuggire al controllo umano è stata alimentata da molti esperti del settore tecnologico. Queste IA potrebbero, in teoria, decidere che gli esseri umani non sono necessari o addirittura rappresentano una minaccia, portando a scenari da incubo in cui l’umanità viene soppiantata o distrutta dalle proprie creazioni.
Asteroide Apophis: una minaccia reale o fantascienza?
Uno degli eventi più discussi negli ultimi anni riguarda l’asteroide 99942 Apophis, un enorme corpo celeste che farà un passaggio estremamente ravvicinato alla Terra nel 2029. Con un diametro maggiore di 300 metri, Apophis è abbastanza grande da causare distruzioni significative se dovesse collidere con il nostro pianeta. Gli scienziati dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA hanno monitorato attentamente la traiettoria di Apophis e hanno rassicurato che, almeno per i prossimi 100 anni, non rappresenta una minaccia di impatto.
Il 13 aprile 2029, Apophis passerà così vicino alla Terra da essere visibile a occhio nudo in molte parti del mondo, inclusa Europa, Africa e alcune regioni dell’Asia. Durante questo passaggio, sarà più vicino di molti satelliti geostazionari utilizzati per le comunicazioni e la meteorologia. Questa vicinanza offrirà agli scienziati un’opportunità unica per studiare l’asteroide e comprendere meglio come questi corpi celesti interagiscono con il campo gravitazionale terrestre.
La missione Ramses dell’ESA
Per prepararsi a questa occasione, l’ESA ha pianificato la missione Rapid Apophis Mission for Security and Safety (RAMSES). La missione prevede l’invio di una navicella spaziale che raggiungerà Apophis due mesi prima del suo passaggio vicino alla Terra. Durante questo periodo, la navicella raccoglierà dati cruciali sulle dimensioni, la forma, la massa e la rotazione dell’asteroide. Queste informazioni sono fondamentali per capire come deviare potenziali minacce future.
La missione RAMSES rappresenta un passo importante nella difesa planetaria. La capacità di monitorare e, se necessario, deviare asteroidi pericolosi potrebbe essere essenziale per la sopravvivenza a lungo termine dell’umanità. Richard Moissl, capo dell’Ufficio di Difesa Planetaria dell’ESA, ha descritto la missione come una pietra miliare nella risposta dell’umanità a un asteroide potenzialmente pericoloso.