NASA, l’allarme è altissimo: molti più eventi catastrofici nel corso degli anni | La causa sta nell’Universo, prepariamoci al peggio
C’è stato un aumento significativo di eventi catastrofici negli ultimi anni: la causa è cosmica. Ecco i dettagli.
La Luna, il nostro compagno celeste più vicino, è stata oggetto di fascino e studio per secoli. La sua presenza ha ispirato poeti, scienziati e artisti, influenzando la cultura e la scienza in modi profondi. Osservata da telescopi amatoriali e potenti strumenti spaziali, la Luna continua a rivelare segreti che stupiscono e preoccupano la comunità scientifica.
Dal punto di vista astronomico, la Luna svolge un ruolo cruciale per la Terra. Regola le maree, stabilizza l’inclinazione dell’asse terrestre e riflette la luce solare, illuminando così le nostre notti. La sua superficie, costellata di crateri e pianure basaltiche, racconta una storia di violenti impatti e processi geologici. Queste caratteristiche, frutto di miliardi di anni di storia, fanno della Luna un laboratorio naturale per studiare l’evoluzione dei corpi celesti.
La geologia lunare è complessa e affascinante. La crosta lunare, spessa e rigida, nasconde un mantello e un nucleo che, sebbene molto più piccoli e meno attivi rispetto a quelli terrestri, svolgono un ruolo fondamentale nella sua evoluzione. I dati raccolti dalle missioni Apollo e dai satelliti in orbita hanno permesso di comprendere meglio la struttura interna della Luna e i processi che l’hanno modellata.
Un aspetto particolarmente intrigante è la presenza di faglie e fratture sulla superficie lunare. Questi segni di attività tettonica suggeriscono che, nonostante le sue dimensioni ridotte e l’apparente quiete, la Luna è ancora dinamica. L’interazione tra il raffreddamento del suo nucleo e la sua crosta rigida crea tensioni che si manifestano in fratture e movimenti superficiali. Questo rende la Luna un luogo di grande interesse per la ricerca geologica e planetaria.
La luna si sta restringendo: un allarme per le future missioni
Recenti studi hanno rivelato che la Luna sta subendo un fenomeno di restringimento. Secondo una ricerca dell’Istituto Smithsonian, la circonferenza del nostro satellite si è ridotto di circa 45 metri. Questo processo è dovuto al graduale raffreddamento del nucleo lunare, che provoca contrazioni nella crosta e la formazione di faglie. Gli esperti paragonano questo fenomeno a un chicco d’uva che si raggrinzisce diventando uva passa.
La presenza di queste faglie e le conseguenti attività sismiche rappresentano un rischio significativo per le future missioni umane sulla Luna. La regione del polo sud, scelta dalla NASA per la missione Artemis III, è particolarmente vulnerabile. I dati raccolti dal Lunar Reconnaissance Orbiter hanno individuato una serie di faglie nella zona, che potrebbero essere la causa di potenti terremoti lunari. Uno dei più significativi, registrato oltre 50 anni fa dai sismometri delle missioni Apollo, raggiunse una magnitudo di 5.0 e durò un intero pomeriggio.
Implicazioni per la sicurezza delle missioni umane
La scoperta delle faglie attive e il rischio di ulteriori terremoti incide sulla sicurezza delle future missioni lunari. I terremoti lunari, simili per intensità a quelli terrestri, possono durare ore, aumentando il potenziale di danni strutturali alle basi e ai veicoli spaziali. Questo richiede una pianificazione accurata della posizione e della stabilità degli avamposti permanenti previsti sulla Luna.
Gli scienziati, tra cui Thomas Watters, coordinatore dello studio, avvertono che la distribuzione globale delle faglie e la possibilità che siano attive devono essere considerati con attenzione. La contrazione globale in corso potrebbe portare alla formazione di nuove faglie, aumentando ulteriormente i rischi. Pertanto, è essenziale valutare attentamente questi fattori nella pianificazione delle future missioni e degli insediamenti umani sul nostro satellite naturale.