L’uragano Beryl è il più forte mai registrato così presto nell’anno: le immagini del satellite
I satelliti tengono d’occhio l’uragano Beryl, una tempesta di categoria 5 sulle Isole Sopravento Britanniche
Nel cuore dell’Oceano Atlantico, una delle tempeste più potenti mai registrate si sta facendo strada verso le Isole Sopravento Britanniche. Beryl, un uragano di categoria 5, sta scatenando la sua furia su questo gruppo di isole caraibiche. Le immagini satellitari mostrano la tempesta in tutta la sua maestosità, con nubi dense e venti impetuosi che spazzano via tutto ciò che incontrano.
Gli uragani sono fenomeni meteorologici noti per la loro potenza distruttiva, ma ciò che rende Beryl particolarmente preoccupante è la sua intensità raggiunta così presto nella stagione degli uragani. Tradizionalmente, la stagione degli uragani dura da giugno a novembre, e raramente si vede un uragano di questa portata all’inizio di luglio. Questo evento eccezionale ha catturato l’attenzione di meteorologi e climatologi di tutto il mondo.
La formazione di uragani è strettamente legata alle temperature oceaniche. Quando l’acqua del mare si riscalda, fornisce l’energia necessaria per la formazione e l’intensificazione di queste tempeste. Quest’anno, le temperature dell’oceano hanno raggiunto livelli record per questo periodo, creando le condizioni ideali per la formazione di un uragano potente come Beryl.
Il satellite meteorologico Goes-East dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (NOAA) è stato uno strumento fondamentale per il monitoraggio di Beryl. Orbitando a quasi 36mila chilometri dalla superficie terrestre, questo satellite è in grado di catturare immagini quasi in tempo reale dell’uragano, fornendo dati cruciali per le previsioni meteorologiche e per le misure di emergenza.
Il record di Beryl: l’uragano più forte mai registrato così presto nell’anno
Beryl ha stabilito un nuovo record, diventando l’uragano più forte mai registrato così presto durante l’anno. Brian McNoldy, dell’Università di Miami, ha dichiarato all’Associated Press che le elevate temperature oceaniche sono il fattore principale che ha alimentato la tempesta. Infatti, il calore dell’oceano ha permesso a Beryl di passare da tempesta tropicale a uragano di categoria 4 nella giornata di domenica 30 giugno, e di raggiungere poi la categoria 5, la più elevata, il martedì 2 luglio.
Le previsioni per le Isole Sopravento Britanniche non sono rassicuranti. Beryl potrebbe scaricare fino a 3 metri di pioggia sull’isola di Carriacou, accompagnata da venti distruttivi che possono raggiungere i 240 chilometri orari. Le conseguenze di tali condizioni sono già visibili: tetti scoperchiati, linee elettriche abbattute e alberi sradicati.
Impatto previsto su altre isole caraibiche
Anche altre isole caraibiche sono a rischio. Per St. Vincent, le Isole Grenadine e Barbados, i meteorologi prevedono fino a 25 centimetri di pioggia. Anche la Giamaica potrebbe affrontare condizioni meteorologiche avverse man mano che Beryl si avvicina. Le autorità locali stanno prendendo tutte le precauzioni necessarie per proteggere la popolazione e ridurre al minimo i danni causati dall’uragano.
L’uragano Beryl, con la sua forza devastante e la sua tempestiva apparizione, è un chiaro esempio di come i cambiamenti climatici possano influenzare i modelli meteorologici. La comunità scientifica continua a monitorare la situazione, cercando di capire meglio le dinamiche di questi eventi estremi e di trovare soluzioni per mitigare i loro effetti devastanti.