Questo elettrodomestico consuma più energia da spento che da accesso: staccalo subito o la bolletta sarà un salasso ogni mese
Se non vuoi pagare inutilmente dei consumi inutili stacca la spina a questi elettrodomestici e segui queste indicazioni. Ecco quali sono.
L’aumento del prezzo dell’energia elettrica è un tema sempre più preoccupante per imprenditori e famiglie, con rincari che incidono pesantemente sui bilanci. Una delle principali cause di questi aumenti è il sistema marginale, che stabilisce quotidianamente il costo dell’energia. Il sistema marginale definisce il prezzo dell’energia basandosi sull’offerta più alta accettata per soddisfare la domanda del giorno successivo. Questo sistema può portare a significativi aumenti dei prezzi, soprattutto in periodi di elevata domanda o scarsità di risorse energetiche, come il gas naturale.
Il prezzo del gas naturale ha un impatto diretto su quello dell’elettricità. Durante la guerra in Ucraina, la scarsità di gas metano ha provocato un aumento del prezzo dell’energia. Sulla borsa elettrica, i produttori dichiarano quanta elettricità possono produrre e a quale prezzo. Il gestore della borsa elettrica, basandosi sulla previsione della domanda fornita da Terna, raccoglie l’elettricità dai produttori con i prezzi più bassi fino a coprire il fabbisogno. Tuttavia, durante le ore di punta, il prezzo sale poiché si ricorre alle centrali più costose, spesso termoelettriche a gas.
In Italia, il prezzo dell’energia elettrica è definito dal mercato IPEX (Italian Power Exchange), noto anche come PUN (Prezzo Unico Nazionale). Questo prezzo, negoziato giornalmente, incrocia domanda e offerta per ogni ora e zona e rappresenta la media dei prezzi ponderata sui volumi di energia scambiati.
Il modello a prezzo marginale è stato adottato per incentivare le centrali che utilizzano energie rinnovabili, le quali, a parità di prezzo di vendita, hanno ricavi maggiori grazie ai bassi costi di produzione. Tuttavia, l’attuale contesto geopolitico ha evidenziato le inefficienze di questo sistema, spingendo molti a chiedere un cambiamento.
Gli elettrodomestici che consumano da spenti
Negli ultimi mesi, questi aumenti delle bollette energetiche hanno messo in difficoltà molte famiglie italiane, spingendole a ridurre l’uso degli elettrodomestici. Tuttavia, spesso questa riduzione viene effettuata nel modo sbagliato. Alcuni apparecchi, infatti, consumano più energia da spenti che da accesi e di conseguenza causano un aumento imprevisto delle spese.
Per gestire al meglio i consumi domestici, non basta conoscere quali elettrodomestici assorbono più energia quando sono in funzione. È fondamentale anche capire quanto incidono sulla bolletta anche quando sono apparentemente spenti. Apparecchi come il forno a microonde, il computer, la stampante, la televisione e le console per videogiochi sono spesso in modalità stand-by, continuando a consumare energia. Anche la macchinetta del caffè, se lasciata collegata alla presa, può consumare più di 1 watt all’ora. Un’altra fonte di consumo continuo è rappresentata dai modem o router wi-fi, che rimangono sempre accesi anche quando non utilizziamo la connessione.
Il costo degli elettrodomestici in standby
Molte persone non sono consapevoli che anche i caricatori degli smartphone consumano energia se lasciati collegati alla presa, anche quando non sono in uso. Le luci rosse sugli elettrodomestici indicano che sono in modalità stand-by e continuano a consumare energia, seppur in quantità ridotta rispetto a quando sono accesi. Anche le prese multiple, se non spente, possono contribuire a far aumentare i consumi, poiché mantengono attivi tutti i dispositivi collegati. Prima dell’aumento dei prezzi dell’energia, il costo degli elettrodomestici in standby poteva arrivare fino a 72€ all’anno, ma ora può salire a 100-150€.
Questo importo non è trascurabile, considerando che potrebbe essere evitato semplicemente non lasciando gli apparecchi in stand-by. Un altro consiglio per risparmiare in bolletta è utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico, contrariamente alla credenza che con poche stoviglie o pochi indumenti si consumi meno. Inoltre, l’uso di lampadine a LED al posto delle tradizionali lampadine a risparmio energetico può fare una significativa differenza nei consumi. Per eliminare i consumi invisibili, basta staccare la spina degli apparecchi quando non sono in uso. Se questo risulta scomodo, si può optare per una presa multipla dotata di interruttore, che permette di spegnere tutti i dispositivi collegati con un solo gesto.