Meteorite a contatto con l’atmosfera: allarme rosso nei pressi dell’Isola d’Elba | “Boato fortissimo”
All’isola d’Elba si è sentito un boato fortissimo che ha causato preoccupazione nella popolazione.
Un evento straordinario ha scosso la tranquilla vita dell’Isola d’Elba. Un forte boato ha rotto il silenzio e di conseguenza ha suscitato timore e curiosità tra gli abitanti. La causa? Inizialmente si era pensato a un terremoto. I boati prodotti dai terremoti, noti come “rumore sismico“, sono fenomeni acustici che accompagnano le scosse telluriche. Questi suoni possono variare da un ronzio basso e continuo a un fragore assordante, simile al rombo di un tuono o al passaggio di un treno merci.
Il boato sismico è generato dalle onde sismiche che si propagano attraverso la crosta terrestre e fanno vibrare il suolo e le strutture soprastanti. Queste onde sonore possono viaggiare attraverso l’aria, l’acqua e il suolo, raggiungendo l’orecchio umano con intensità e frequenze diverse a seconda della distanza dall’epicentro e della magnitudo del terremoto. Non sono stati però rilevati terremoti nella zona dove è stato udito il boato e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rapidamente smentito questa teoria.
Un’altra ipotesi poteva essere quella del passaggio di un aereo a velocità sonica. Questi boati, noti come “boom sonici“, sono esplosioni sonore causate dal superamento della barriera del suono da parte di un aereo. Quando un velivolo raggiunge velocità superiori a circa 1235 km/h (la velocità del suono nell’aria), le onde sonore si accumulano e formano un’onda d’urto, percepita a terra come un forte boato.
Questo fenomeno può essere avvertito come un doppio colpo o un unico rumore esplosivo, a seconda delle condizioni atmosferiche e della traiettoria del volo. I boom sonici possono causare disturbo alla popolazione e, in alcuni casi, danni strutturali come la rottura di vetri. Per questi motivi, il volo supersonico è generalmente limitato a zone disabitate o riservate per scopi militari e di ricerca. Ma anche in questo caso, non è stato registrato nessun volo sonico sulla zona interessata. Quindi, cosa ha causato il misterioso rumore?
L’ipotesi del bolide
Una delle ipotesi principali è che un meteorite, noto come bolide, sia entrato nell’atmosfera a sud di Montecristo. Marco Morelli, responsabile dell’Istituto Geofisico Toscano, spiega: “In base all’energia liberata, all’altezza e alla traiettoria, è plausibile che si sia trattato di un bolide.” Il bolide è rimasto inosservato a causa della foschia provocata dallo scirocco e della luce del giorno, che rende difficili da avvistare tali oggetti celesti. I risultati iniziali evidenziano che il segnale è stato prodotto da una sorgente atmosferica altamente energetica a sud di Montecristo. Tra le possibili interpretazioni, l’ipotesi di un bolide che entra nell’atmosfera sembra la più coerente con i dati registrati.
Un bolide è un tipo di meteora estremamente luminosa, visibile nel cielo quando un frammento di cometa o asteroide entra nell’atmosfera terrestre a velocità molto elevate, solitamente superiori a 20 chilometri al secondo. Questo fenomeno produce una scia brillante che può durare diversi secondi e, in alcuni casi, essere accompagnata da un suono simile a un tuono. La luminosità di un bolide è tale da poter essere vista anche durante il giorno. Questi eventi sono spesso spettacolari e possono culminare con l’esplosione del meteoroide, liberando energia e frammenti che a volte raggiungono il suolo sotto forma di meteoriti.
Registrato un boato fortissimo
Il rapporto dettagliato dell’Istituto Geofisico Toscano, pubblicato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e l’INGV, fornisce ulteriori chiarimenti sull’evento. La stazione sismo-acustica del campo sportivo di Seccheto (Campo nell’Elba) ha registrato un significativo segnale sismo-acustico che coincide con il boato sentito dalla popolazione. Questo segnale, dieci volte più forte rispetto alle precedenti registrazioni, ha saturato i sensori infrasonici e ha prodotto un’attività sismica rilevabile sia all’Elba che sulla rete nazionale dell’INGV.
Un esperto di asteroidi e della loro evoluzione collisionale, Aldo Dell’Oro dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio di Arcetri, intervistato da La Nazione, ha suggerito che l’evento avvertito all’Elba potrebbe essere sì stato causato da un bolide, sebbene la rete Prisma, composta da telecamere automatiche che monitorano il cielo, non abbia rilevato il fenomeno. È possibile che l’oggetto sia caduto in mare, rendendo difficile il tracciamento. Ricordiamo che ogni giorno la Terra è colpita da circa 40 tonnellate di detriti spaziali, principalmente polvere, ma anche meteoriti di dimensioni maggiori che, non riuscendo a bruciare completamente, raggiungono il suolo dopo essersi frammentati nell’atmosfera. Questi frammenti provengono principalmente da comete e collisioni tra asteroidi nelle regioni tra Marte e Giove.