Home » Due astrofili italiani hanno scoperto un pianeta extrasolare simile a Giove

Due astrofili italiani hanno scoperto un pianeta extrasolare simile a Giove

Un nuovo pianeta extrasolare simile a Giove è stato scoperto nella costellazione del Delfino, situato a circa 300 anni luce da noi. Denominato TOI-6883 b, questo esopianeta ruota attorno a una stella simile al nostro Sole e ha catturato l’attenzione degli astronomi di tutto il mondo.

L’esopianeta simile a Giove: la scoperta di TOI-6883 b

TOI-6883 b è stato identificato grazie alle osservazioni del telescopio spaziale TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), che ha registrato un calo di luminosità della stella target, indicativo di un transito planetario. La scoperta iniziale è stata segnalata da Giuseppe Conzo del Gruppo Astrofili Palidoro nel febbraio 2024, che ha pubblicato le osservazioni su ExoFOP, il programma di follow-up di TESS.

Dalla segnalazione alla conferma

esopianeta simile a Giove

Dopo la segnalazione, TOI-6883 b è diventato un pianeta candidato. Conzo, insieme a Mara Moriconi, ha condotto uno studio approfondito per escludere falsi positivi, analizzando tutte le possibili cause alternative del calo di luminosità osservato. Questo studio ha ricevuto un riscontro positivo dalla comunità scientifica.

L’intervento del SETI Institute

La conferma definitiva di TOI-6883 b come pianeta extrasolare è arrivata grazie al team del SETI Institute, guidato da Lauren Sgro. Utilizzando sia il metodo dei transiti sia quello delle velocità radiali, il team ha determinato il periodo orbitale e altre caratteristiche fondamentali del pianeta, come la sua massa. Queste osservazioni hanno fornito un quadro dettagliato del nuovo esopianeta, consolidando la scoperta iniziale.

La scoperta di TOI-6883 b apre nuove possibilità di studio per gli astronomi. La sua somiglianza a Giove e la sua posizione relativamente vicina ne fanno un obiettivo ideale per ulteriori ricerche. L’analisi dettagliata di questo pianeta potrebbe offrire nuove intuizioni sulla formazione e l’evoluzione dei sistemi planetari, nonché sulla presenza di condizioni che potrebbero sostenere forme di vita.