Corea del Nord lancia missile balistico con l’obiettivo di mettere in orbita un nuovo satellite
Pyongyang ha lanciato un razzo destinato a mettere in orbita un nuovo satellite, un’azione che ha rapidamente attirato l’attenzione internazionale. Il Giappone, in risposta, aveva emesso un avviso di evacuazione, viste le preoccupazioni per le potenziali conseguenze del lancio. Tuttavia, l’allarme è stato successivamente revocato quando è emerso che il razzo nordcoreano era esploso in aria poco dopo il decollo. Questo sviluppo è stato documentato da un video trasmesso dalla televisione giapponese, che ha mostrato chiaramente il fallimento del lancio.
Corea del Nord lancia missile balistico: il contesto
La Corea del Nord aveva notificato al Giappone l’intenzione di lanciare un satellite entro l’inizio della prossima settimana. Questo annuncio è arrivato in concomitanza con il vertice trilaterale tra Corea del Sud, Giappone e Cina a Seoul e ciò aveva aumentato le tensioni nella regione.
Il lancio pianificato, secondo quanto comunicato dalla guardia costiera giapponese, doveva essere effettuato con un “razzo satellitare” e avrebbe interessato le acque tra la Penisola Coreana e la Cina, e ad est dell’isola filippina di Luzon. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore tentativo della Corea del Nord di mettere in orbita il suo secondo satellite spia militare. Già lo scorso novembre, Pyongyang aveva lanciato il suo primo satellite di ricognizione militare, parte del suo piano per creare una rete di sorveglianza spaziale.
Le Reazioni Internazionali
Il Primo Ministro giapponese, Fumio Kishida, aveva subito incaricato i funzionari di collaborare con gli Stati Uniti, la Corea del Sud e altri paesi per esortare con fermezza la Corea del Nord a non procedere con il lancio. Inoltre, aveva sottolineato la necessità di prendere misure precauzionali in caso di emergenza. Da cui il primo invito ai cittadini di Okinawa a rifugiarsi all’interno degli edifici o nei locali sotterranei.
Obiettivi militari e tecnologici della Corea del Nord
La Corea del Nord ha dichiarato che i satelliti spia sono cruciali per monitorare i movimenti degli Stati Uniti e della Corea del Sud e migliorare la precisione dei loro missili nucleari. Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha annunciato l’intenzione di lanciare tre ulteriori satelliti spia nel corso del 2024. Questa ambizione è vista come un passo significativo per rafforzare le capacità di sorveglianza militare del paese.
Il lancio del satellite del novembre scorso ha intensificato le tensioni nella Penisola Coreana, con entrambi i paesi che hanno preso misure per superare l’accordo del 2018 volto a ridurre le tensioni militari. Negli ultimi anni, la Corea del Nord ha incrementato i test missilistici provocatori per modernizzare e espandere i suoi arsenali, spingendo gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone a rafforzare la loro partnership di sicurezza.
Le implicazioni globali: la posizione della Cina
Durante il vertice trilaterale, il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha chiesto alla Cina, membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di contribuire alla promozione della pace nella Penisola Coreana. Tuttavia, la Cina è sospettata di non applicare pienamente le sanzioni ONU alla Corea del Nord e di fornire aiuti clandestini per mantenere a galla il suo vicino impoverito.
Il ruolo delle Nazioni Unite
L’ONU vieta alla Corea del Nord di effettuare lanci satellitari, vedendoli come coperture per testare la tecnologia dei missili a lungo raggio. Nonostante ciò, Pyongyang insiste sul diritto di lanciare satelliti e testare missili, sostenendo che queste attività sono legittime per la sua autodifesa.