Il razzo Delta IV conclude la sua carriera: lanciata con successo la missione NROL-70
Il 9 aprile 2024, la piattaforma di lancio SLC-37B della Stazione Spaziale della Forza Spaziale di Cape Canaveral è stata teatro di un evento storico: l’ultimo volo del razzo Delta IV Heavy. Questa missione, designata NROL-70 e condotta per l’Ufficio Nazionale di Ricognizione (NRO), ha segnato il 45° e ultimo volo per la famiglia di razzi Delta IV e la chiusura di un capitolo significativo nella storia dell’esplorazione spaziale e della difesa nazionale degli Stati Uniti.
Delta IV: un’epopea spaziale che si conclude
Il Delta IV, sviluppato inizialmente da McDonnell Douglas (poi fuso con Boeing nel 1997), ha rappresentato una pietra miliare nel programma Evolved Expendable Launch Vehicle (EELV), ora noto come National Security Space Launch (NSSL). La sua prima missione risale al 20 novembre 2002, e da allora, ha avuto un ruolo cruciale nel collocamento in orbita di satelliti per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, la NASA, e altri clienti commerciali.
La famiglia Delta IV è stata progettata per essere modulare, con diverse configurazioni in grado di soddisfare specifiche esigenze di missione. Il Delta IV Heavy, in particolare, è la versione più potente, caratterizzata dall’uso di tre Common Booster Cores (CBC) per supportare le missioni più esigenti, come quella che si è appena conclusa con successo.
La missione NROL-70
Sebbene molti dettagli delle missioni NRO rimangano classificati, la NROL-70 aveva l’obiettivo chiaro di posizionare un satellite di intelligence elettronica (ELINT) in orbita geostazionaria. Questi satelliti, parte della serie Orion, sono fondamentali per l’intercettazione e l’analisi dei segnali radio terrestri e hanno un ruolo chiave nella sorveglianza e nella sicurezza nazionale.
La storia di successo del Delta IV nel lancio di satelliti ELINT si affianca alle missioni svolte per la NASA, come il test della capsula Orion in orbita bassa terrestre (EFT-1) e la missione Parker Solar Probe, dedicata allo studio del Sole.
L’eredità del Delta IV
Su 45 missioni complessive, il Delta IV ha registrato solo un singolo insuccesso,quindi ha sempre dimostrato l’affidabilità e l’efficienza di questo sistema di lancio. La configurazione Heavy, in particolare, ha dimostrato di essere cruciale per il lancio di carichi utili di grandi dimensioni e massimi per l’NRO. Questo razzo ha senza dubbi consolidato il ruolo di ULA come leader nel settore dei lanci spaziali.
La piattaforma di lancio SLC-37B, da cui ha avuto origine questa missione storica, e la stessa configurazione del razzo evidenziano la continuità e l’evoluzione della tecnologia spaziale americana, dalla corsa alla Luna fino ai giorni nostri.
Il futuro dei lanci spaziali
Con il ritiro del Delta IV, l’attenzione si sposta ora verso il futuro dei lanci spaziali. United Launch Alliance sta già sviluppando il suo razzo di nuova generazione, Vulcan, destinato a raccogliere l’eredità del Delta IV e dell’Atlas V. Allo stesso tempo, la missione segna l’ultimo capitolo della storia del programma Delta, iniziata nei primi giorni del programma spaziale statunitense, che si conclude con Delta 389.
Il successo di NROL-70 non è solo un tributo alla fine di un’era ma anche un ponte verso il futuro dell’esplorazione e della difesa spaziale, con nuove tecnologie e veicoli pronti a sostenere le missioni più ambiziose e critiche dei prossimi decenni.