Intervista al Generale di Squadra Aerea Giulio Mainini, Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia
A Cura di Valentina Busiello che ringrazia Giulio Mainini e l’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia per lo straordinario coinvolgimento dei giovani verso il mondo Aeronautico ed Aerospaziale.
Il Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini ha realizzato una carriera davvero straordinaria come Pilota dell’Aeronautica Militare e nelle diverse sedi di Comando; è stato tra i primi Piloti in Italia a volare con aerei bisonici a mach 2, nell’anno 1969 a bordo del mitico F-104G Starfighter. Ha comandato il 51°Stormo di Istrana, il Comando del 1° Centro Operativo di Regione di Monte Venda, è stato Capo di Stato Maggiore ed in seguito Vice Comandante della 1^ Regione Aerea di Milano, Capo del 5° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica e, ancora, Comandante dell’Accademia Aeronautica, Comandante della 1^ Regione Aerea e Comandante Operativo delle Forze Aeree / 5° Centro Operazioni Aeree Combinate (CAOC 5) della NATO. Nel periodo in cui ha ricoperto quest’ultimo duplice e paritetico incarico il Gen. Mainini ha esercitato, su delega del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, la direzione delle operazioni aeree per la difesa dello spazio aereo nazionale in uno scenario reso ancora più complesso dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Nel periodo 2004-2007 è stato il Comandante della Squadra Aerea, in Roma; nello stesso periodo ha ricoperto l’incarico di Presidente del Consiglio Superiore delle Forze Armate.
La sua attività di Giulio Mainini come Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia
Attraverso la sua grande energia e potenzialità ha donato un forte impulso organizzativo all’Associazione ed ha introdotto diverse idee innovative, potenziando in modo notevole il CESMA, sempre in sinergia con il suo Direttore, il Generale di Squadra Aerea (r) Giovanni Fantuzzi, nell’attivare progetti che coinvolgono le università, i centri di ricerca, le industrie di settore e, naturalmente, l’Aeronautica Militare e il comparto Difesa, ricercando sempre la partecipazione attiva delle giovani generazioni, ha dichiarato:
“Sono orgoglioso di essere il Presidente Nazionale di questa straordinaria Associazione, poiché rappresenta una continuità del mio percorso professionale nell’Aeronautica Militare, iniziando da giovane Pilota, alle sedi di Comando, dove ho realizzato una carriera entusiasmante per circa 45 anni di servizio attivo. Il mio è sempre stato uno spirito innovativo, creativo, a volte anche un po’ ribelle, nel portare avanti il grande sogno.
L’Associazione a livello nazionale conta circa 30.000 iscritti, distribuiti su tutto il territorio nazionale e organizzati in 253 Sezioni e 194 Nuclei, con 2 Sezioni all’Estero. Diffondiamo la cultura Aeronautica in tutta l’Italia, un obiettivo che realizziamo con la divulgazione della conoscenza attraverso l’organizzazione di incontri nelle scuole, mostre, convegni, conferenze, in modo che il cittadino, i giovani cittadini, gli appassionati, sappiano in primis chi è e cosa fa l’Aeronautica Militare per il Paese; sappiano riconoscere, il ruolo, i compiti, gli obiettivi, le attività, le tradizioni, i valori, le missioni. E lo facciamo ricercando continue sinergie e coinvolgimenti di energie che possono rendere sempre più la Forza Armata ricca di risorse, innovazioni e creatività.
In tema di tecnologia e nuovi mondi digitali, ho indirizzato la Presidenza Nazionale dell’Associazione verso il mondo della comunicazione digitale, dei social, quali definisco “il mondo moderno”. La nostra Associazione è un filo conduttore dell’Aeronautica Militare che unisce, in sinergia, tutto il personale attualmente in attività di servizio con l’uniforme azzurra e il personale di ogni ruolo e grado in congedo. Siamo custodi della memoria storica, delle tradizioni, della cultura e dei valori, che vogliamo trasferire alle future generazioni.
L’importante obiettivo dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, è quello di realizzare sinergie con le scuole, i centri di ricerca, il mondo accademico, per coinvolgere quanti più giovani nella conoscenza delle attività dell’Aeronautica Militare; affascinare i giovani con le varie opportunità professionali che offre perché sono un’occasione unica per far parte delle istituzioni con un ruolo stimolante e altamente specializzato, per una nuova classe dirigente.
È importante incentivare i nostri giovani che hanno grandi risorse ed energie per rimanere in Italia, non dovendo andare all’Estero per lavorare o realizzare un sogno. Abbiamo grandi eccellenze in Italia e attraverso il Centro Studi Militari Aerospaziali (CESMA) e il Dipartimento Attività Aeronautiche stiamo sviluppando progetti, sinergie, condivisioni, che possono stimolare concretamente i giovani verso le grandi opportunità che il settore aeronautico e spaziale oggi presenta.
Il Centro Studi Militari Aerospaziali (CESMA) ha nella sua missione l obiettivo di effettuare ricerche e studi sulle tematiche aeronautiche e spaziali, di carattere militare o duale, nei loro aspetti dottrinari, operativi, tecnici e politici, in ambito nazionale e internazionale con il compito di promuovere attività a carattere tecnico scientifico sulle tematiche aeronautiche e spaziali, proposte dal Comitato Tecnico Scientifico che è composto da prestigiosi rappresentanti del mondo accademico, della ricerca, dell industria, delle altre Forze Armate, dell’Aeronautica Militare, partecipando attivamente al dibattito nazionale e internazionale.
Il Dipartimento Attività Aeronautiche, istituito per dare a tutti gli interessati la possibilità di entrare nella realtà aeronautica che ha nella stessa complessità del volo la prima ragione del suo sempre giovane e ineguagliabile fascino, ha nella propria mission il compito della mappatura dei musei aeronautici, di organizzare seminari, lezioni di sicurezza del volo, conferenze ad alto contenuto scientifico e divulgativo, offrendo agli appassionati un motivo in più per aggiornarsi e confrontarsi con lo stato attuale dell arte sia nei mezzi tecnici per il volo, sia per gli equipaggi che di questi mezzi si avvalgono per la loro professione, di aggiornare le convenzioni con Campi di Volo ed Aeroclub per offrire la possibilità di avvicinarsi concretamente al volo anni prima di poter conseguire la stessa patente di guida automobilistica. A capo di questo Dipartimento c’è il Generale di Squadra Aerea (r) Maurizio Lodovisi che in occasione della manifestazione aerea di Pratica di Mare per il centenario dell’Aeronautica Militare ha portato in volo un altro mito dell’Arma Azzurra, il G-91. Un velivolo che è stato fermo per circa 30 anni. È stata un’operazione straordinaria” ha concluso il Gen. Giulio Mainini.