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Ouroboros-3: test superato per il motore a razzo che si autoalimenta per ridurre detriti e carburante

L’Università di Glasgow ha recentemente segnato un traguardo importante nello sviluppo aerospaziale con il successo dei test del suo nuovo motore a razzo, soprannominato Ouroboros-3. Questo motore, ispirato al mito del serpente che si morde la coda, rappresenta un innovativo approccio al problema dei detriti spaziali. L’Ouroboros-3 è unico nel suo genere: consuma parti della propria struttura come carburante, riducendo così i detriti lasciati nello spazio dai razzi tradizionali.

La tecnologia all’avanguardia di Ouroboros-3

Il motore si distingue per la sua capacità di auto-alimentarsi. Durante il riscaldamento, fonde e brucia un tubo di plastica che fa parte della sua struttura di supporto, assieme a una miscela di propellenti liquidi e gassosi. I test effettuati presso la base aerea di Machrihanish, in Scozia, hanno dimostrato che la fusoliera in plastica può bruciare in modo controllato senza deformarsi. Questo processo non solo fornisce fino a un quinto del propellente totale necessario al razzo ma riduce anche il bisogno di propellente tradizionale, permettendo più spazio per il carico utile.

Risultati promettenti e sviluppi futuri per Ouroboros-3

I cinque test condotti hanno evidenziato la capacità del razzo di accelerare, riaccendersi e funzionare a impulsi, generando una spinta significativa di 100 newton. Oltre a verificare la fattibilità di un razzo auto-alimentante, questi esperimenti aprono la strada allo sviluppo di un prototipo ancora più potente. I ricercatori dell’Università di Glasgow stanno già lavorando a questo nuovo modello, promettendo ulteriori avanzamenti in questo entusiasmante campo dell’esplorazione spaziale.

Impatto e potenziale

L’innovazione rappresentata da Ouroboros-3 non è solo una vittoria tecnologica; ha anche implicazioni significative per la sostenibilità nello spazio. Con la crescente preoccupazione per i detriti spaziali e il loro impatto sugli satelliti e sulle future missioni spaziali, il motore auto-alimentante si presenta come una soluzione potenzialmente rivoluzionaria. Riducendo la quantità di detriti lasciati nello spazio, Ouroboros-3 potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nelle pratiche di lancio dei razzi, contribuendo a un futuro più pulito e sostenibile per l’esplorazione spaziale.

L’Ouroboros-3 segna un momento decisivo nel mondo dell’aerospazio. La sua capacità di auto-alimentarsi non solo offre una soluzione al problema dei detriti spaziali ma apre anche nuove prospettive per il design e l’efficienza dei razzi futuri. Questo progresso mostra quanto sia importante continuare a spingere i confini dell’innovazione, sostenendo ricerche che possono avere un impatto duraturo sul nostro approccio all’esplorazione dello spazio infinito.