Il 19 gennaio 2024, il team di cura dell’astromateriale presso il Johnson Space Center della NASA a Houston ha compiuto un passo avveniristico nell’esplorazione spaziale. Dopo un’attenta disassemblazione del meccanismo di acquisizione del campione Touch-and-Go (TAGSAM) della sonda OSIRIS-REx, sono venuti alla luce i “segreti celati” all’interno dell’ultimo campione dell’asteroide Bennu. Il 10 gennaio, il team aveva superato una sfida tecnica rimuovendo due bulloni ostinati, permettendo così l’apertura finale della testa del TAGSAM.
Erika Blumenfeld, responsabile creativo per l’Advanced Imaging and Visualization of Astromaterials (AIVA), e Joe Aebersold, capo progetto AIVA, hanno immortalato questo momento storico. Utilizzando tecniche di fotografia ad alta risoluzione manuali e procedimenti semi-automatici di focus stacking, hanno catturato una fotografia della testa aperta del TAGSAM, esponendo il materiale dell’asteroide in dettagli minuziosi. Questa immagine non solo rappresenta un trionfo tecnologico, ma è anche una finestra visiva su un mondo lontano e misterioso.
Con la rimozione dell’anello metallico circolare, il team si prepara ad una nuova fase: il trasferimento del campione rimanente dalle teste del TAGSAM ai vassoi a forma di “fetta di torta”, situati all’interno di una glovebox. Questi vassoi saranno fotografati prima che il campione venga pesato, confezionato e conservato nel Johnson Space Center, l’epicentro mondiale per la collezione di astromateriali. Il materiale rimanente, che include polvere e rocce fino a circa 1 cm di dimensione, sarà analizzato nelle prossime settimane. Il team ha già raccolto 70.3 grammi di materiale, superando l’obiettivo iniziale di 60 grammi.
La squadra di cura rilascerà un catalogo completo dei campioni di Bennu entro quest’anno. Questo consentirà a scienziati e istituzioni in tutto il mondo di richiedere campioni per ricerca o esposizione. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione dell’universo, ma apre anche nuove frontiere nella ricerca scientifica e nell’esplorazione spaziale.
Il successo del team di cura dell’OSIRIS-REx segna un momento significativo nella storia dell’esplorazione spaziale. Con ogni granello di asteroide conservato e studiato, ci avviciniamo sempre di più a comprendere l’origine e l’evoluzione del nostro sistema solare, e forse, a risolvere alcuni dei più grandi misteri dell’universo.