Morto Frank Borman, l’astronauta e comandante dell’Apollo 8 aveva 95 anni
Il mondo dell’esplorazione spaziale, la comunità scientifica internazionale ma anche noi amanti dello sazio e della scoperta oltre l’atmosfera abbiamo perso uno degli eroi più venerati con la scomparsa di Frank Borman, l’astronauta statunitense e comandante leggendario della missione Apollo 8. Borman, che ha segnato la storia con il suo coraggio e la sua dedizione, è deceduto all’età di 95 anni.
Causa della morte di Frank Borman
Frank Borman è morto il 7 novembre scorso, all’età di 95 anni, in un ospedale di Billings, Montana, a causa di un ictus.
Chi era Frank Borman
Nascita e primi anni
Frank Frederick Borman II nacque il 14 marzo 1928 a Gary, Indiana, USA. Unico figlio di Edwin Otto Borman e Marjorie Ann Borman (nata Pearce), Frank Borman era di origine tedesca. A causa di problemi di sinusite e mastoidite nel clima freddo e umido, la sua famiglia si trasferì a Tucson, Arizona, che considerò la sua città natale. Qui, suo padre acquistò una stazione di servizio Mobil.
Educazione e carriera militare di Frank Borman
Borman frequentò la Sam Hughes Elementary School, dove praticava calcio e baseball, e successivamente la Mansfeld Junior High School e la Tucson High School, dove era uno studente modello e giocava a football americano. Dopo la scuola superiore, Borman si diplomò all’Accademia Militare degli Stati Uniti a West Point nel 1950, dove si classificò ottavo su 670 studenti. Si arruolò nell’USAF (United States Air Force), qualificandosi come pilota da caccia e servendo nelle Filippine. Conseguì un Master of Science in ingegneria aeronautica presso il Caltech nel 1957, divenendo poi professore assistente di termodinamica e meccanica dei fluidi a West Point. Nel 1960, fu selezionato per la Scuola di Pilotaggio Sperimentale di Volo USAF a Edwards Air Force Base in California.
Carriera NASA e Apollo 8
Borman fu selezionato come astronauta della NASA con il secondo gruppo, noto come “Next Nine”, nel 1962. Nel 1966, stabilì un record di durata del volo spaziale di quattordici giorni come comandante della missione Gemini 7. Partecipò alla commissione d’inchiesta sull’incendio di Apollo 1 e volò verso la Luna con Apollo 8 nel dicembre del 1968. Durante la missione Apollo 11, fu il collegamento NASA alla Casa Bianca, assistendo al lancio con il presidente Richard Nixon.
Panoramica della missione
Apollo 8 rappresenta un punto di svolta significativo nella corsa allo spazio e nell’esplorazione umana. Lanciata il 21 dicembre 1968, fu la prima missione spaziale con equipaggio a lasciare l’orbita terrestre bassa, raggiungere la Luna, orbitarci intorno e fare ritorno in sicurezza sulla Terra. Questo viaggio storico ha segnato la prima volta che esseri umani hanno viaggiato oltre l’orbita terrestre, visto la faccia nascosta della Luna e osservato la Terra da una così grande distanza.
Carriera post-NASA di Frank Borman
Dopo essersi ritirato dalla NASA e dall’Air Force nel 1970, Borman divenne vicepresidente senior delle operazioni presso Eastern Air Lines, diventando poi CEO nel 1975 e presidente del consiglio di amministrazione nel 1976. Sotto la sua guida, la compagnia aerea visse i quattro anni più redditizi della sua storia. Tuttavia, la deregolamentazione del settore aereo e il debito contratto per l’acquisto di nuovi aerei portarono a tagli salariali, licenziamenti e conflitti con i sindacati, culminando con le dimissioni di Borman nel 1986. Successivamente, si trasferì a Las Cruces, New Mexico, dove gestì una concessionaria Ford con suo figlio Fred, e nel 1998 acquistarono un ranch di bestiame a Bighorn, Montana.
Borman è ricordato come un pioniere dell’esplorazione spaziale, comandante della storica missione Apollo 8, la prima a circumnavigare la Luna. La sua carriera post-NASA riflette il suo spirito imprenditoriale e il suo impegno verso l’innovazione e il progresso.
La missione Apollo 8
L’equipaggio di Apollo 8 era composto da tre astronauti esperti della NASA: il comandante Frank Borman, il pilota del modulo di comando James Lovell e il pilota del modulo lunare William Anders. Questa missione era inizialmente programmata per testare il modulo lunare in orbita terrestre, ma, a causa di ritardi nella sua produzione, la NASA ha deciso di cambiare l’obiettivo della missione, concentrando invece sulla circumnavigazione della Luna.
Il viaggio e le attività
Dopo il lancio, Apollo 8 impiegò circa tre giorni per raggiungere l’orbita lunare. Durante il volo, l’equipaggio ha effettuato una serie di trasmissioni televisive, condividendo con il mondo le loro esperienze e osservazioni. Una volta raggiunta la Luna, Apollo 8 ha orbitato dieci volte attorno ad essa, permettendo agli astronauti di mappare e fotografare la superficie lunare. Questa esplorazione ha fornito informazioni preziose per le future missioni di allunaggio, inclusa quella storica di Apollo 11.
Momenti storici
Uno dei momenti più memorabili e significativi della missione è stata la fotografia “Earthrise“, scattata da William Anders. Questa iconica immagine mostra la Terra che sorge sopra l’orizzonte lunare, un potente simbolo della fragilità e della bellezza del nostro pianeta visto da una prospettiva lunare. Inoltre, nella notte di Natale, l’equipaggio ha trasmesso un messaggio emozionante alla Terra, leggendo i primi dieci versi del libro della Genesi, condividendo questo momento con milioni di persone.
Rientro e impatto sull’esplorazione spaziale
Dopo aver completato le loro orbite lunari, Apollo 8 ha intrapreso il viaggio di ritorno verso la Terra, ammarando nell’Oceano Pacifico il 27 dicembre 1968. La missione ha avuto un impatto profondo e duraturo, ispirando una nuova generazione di esplorazioni spaziali e contribuendo significativamente alla realizzazione del sogno umano di camminare sulla Luna. Apollo 8 è stata un’impresa che ha mostrato il coraggio, l’innovazione e la determinazione dell’umanità nel raggiungere nuovi orizzonti.