La missione InSight della NASA è stata appositamente concepita per esaminare in dettaglio il sottosuolo di Marte. Poco prima della conclusione della sua attività, la sonda ha registrato un eccezionale terremoto record su Marte.
Marte è un pianeta geologicamente attivo, caratterizzato da vulcani spenti, canyon profondi e altre formazioni che suggeriscono un passato dinamico. Si ritiene che i terremoti su Marte possano essere causati da diversi fattori, tra cui il raffreddamento e la contrazione del pianeta nel corso di miliardi di anni.
La missione NASA InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) è stata concepita con l’obiettivo di esplorare dettagliatamente l’interno di Marte. Il suo principale obiettivo è investigare la struttura interna del pianeta, comprendendo il nucleo, il mantello e la crosta, al fine di approfondire la comprensione della formazione e dell’evoluzione di questo affascinante mondo.
InSight è dotata di un sismometro altamente sensibile chiamato SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure), progettato per rilevare terremoti (o “martemoti”) e altre attività sismiche su Marte. In aggiunta, impiega una sonda termica denominata HP3 (Heat Flow and Physical Properties Package) per misurare il flusso di calore proveniente dal sottosuolo del pianeta.
Atterrata con successo sulla superficie di Marte il 26 novembre 2018, all’interno della regione nota come Elysium Planitia, una pianura ubicata in prossimità dell’equatore marziano. Questa scelta è stata dettata dalla sua superficie relativamente pianeggiante e priva di grandi rocce, agevolando l’installazione degli strumenti.
Durante la sua permanenza su Marte, InSight ha documentato una serie considerevole di eventi sismici, contribuendo in modo significativo alla nostra conoscenza della sismicità del pianeta. Tra questi, spicca un terremoto di magnitudo 4,7 riscontrato il 4 maggio 2022, rivelatosi uno degli eventi più rilevanti mai registrati sulla superficie di Marte fino a quel momento.
La missione NASA InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) ha documentato più di 1.300 eventi sismici durante la sua operatività su Marte, comunemente noti come “martemoti”. Alcuni di questi sono stati attribuiti a impatti di meteoroidi che hanno creato crateri sulla superficie del pianeta.
La sonda InSight ha rilevato un terremoto di eccezionale intensità su Marte, registrando una magnitudo di 4,7 il 4 maggio 2022. Questa scoperta è stata resa nota da un gruppo di ricercatori guidato da Benjamin Fernando dell’Università di Oxford ed è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Geophysical Research Letters.
Inizialmente, le vibrazioni catturate dalla sonda durante questo terremoto record su Marte hanno suscitato l’ipotesi di uno scontro con un meteorite. Tuttavia, ulteriori indagini non hanno rivelato alcun cratere, portando gli scienziati a concludere che l’evento è stato causato da attività tettonica o fenomeni di restringimento della crosta. Le dinamiche precise di questo fenomeno rimangono ancora oggetto di studio e non sono completamente comprese.
Dopo un’attenta analisi dei dati, è stato concluso che l’evento del 4 maggio 2022 su Marte non è stato causato da uno scontro con un meteorite. I ricercatori hanno esaminato diversi indicatori, tra cui l’assenza di evidenze di un’esplosione nelle immagini a bassa risoluzione. Questo suggerisce che se è stato creato un cratere, potrebbe essere troppo piccolo per essere rilevato nelle immagini o potrebbe essere situato in un’area con una topografia complessa o una superficie coperta di polveri, che potrebbe nascondere o limitare i segni di esplosione.
In base a queste considerazioni, si è giunti a una conclusione con un alto grado di certezza: il terremoto record su Marte non è stato causato da un impatto di meteorite. L’unica spiegazione plausibile, coerente con le osservazioni attuali, è una fonte tettonica sotterranea. Ulteriori studi si concentreranno su un’analisi dettagliata delle onde sismiche prodotte dall’evento in questione e sulle differenze rispetto agli impatti di meteoriti di grandi dimensioni.