Uno studio avanza nuove ipotesi sull’esistenza del pianeta nove
Il Pianeta 9, noto anche come Pianeta X, è il termine utilizzato per fare riferimento a un possibile nono pianeta ipotetico all’interno del Sistema Solare. Questo pianeta rimane un argomento di dibattito e un’area di intensa ricerca scientifica, poiché gli astronomi esplorano le prove indiziarie fornite dalle orbite di oggetti transnettuniani come alcuni TNO e Sedna. Ma nuove scoperte porterebbero ad affrontare interrogativi sulla sua esistenza.
Perché si ipotizza possa esistere un ulteriore pianeta?
L’ipotesi dell’esistenza di un nono pianeta o Pianeta X, è stata avanzata dagli astronomi per diverse ragioni. Uno dei principali argomenti a favore dell’esistenza di questo pianeta ipotetico è rappresentato dalle anomalie orbitali di oggetti transnettuniani, come Sedna e altri TNO. Le loro orbite insolite presentano sfide nell’attribuzione causale solamente ai pianeti noti nel Sistema Solare. L’ipotesi di un pianeta più massiccio e distante potrebbe fornire una spiegazione convincente.
In aggiunta, gli astronomi hanno utilizzato modelli teorici sofisticati e simulazioni computerizzate per supportare questa teoria. Queste elaborazioni matematiche indicano che l’influenza gravitazionale di un pianeta di notevole dimensione potrebbe essere la chiave per spiegare le orbite anomale degli oggetti transnettuniani.
È inoltre interessante notare la presenza di spazi relativamente vuoti nella distribuzione degli oggetti transnettuniani in specifiche regioni del Sistema Solare esterno. L’ipotesi di un pianeta ancora non scoperto potrebbe essere la soluzione a questo enigma, spiegando l’apparente vuoto in questa distribuzione. Oltre a ciò, alcune osservazioni indicano che Nettuno potrebbe essere soggetto a perturbazioni gravitazionali che non possono essere attribuite esclusivamente alla presenza dei pianeti noti.
Il novo studio sul pianeta nove
Nello studio pubblicato sul The Astronomical Journal, i ricercatori osservano che esiste un’ipotesi di un nono pianeta nel Sistema Solare, che potrebbe trovarsi al di là dell’orbita di Nettuno, all’interno della cosiddetta fascia di Kuiper. Questa fascia si estende oltre i confini del Sistema Solare planetario e potrebbe richiedere una versione adattata delle leggi della gravità formulate da Isaac Newton, sviluppate per spiegare anche la rotazione delle galassie.
I fisici hanno avanzato questa teoria dopo aver studiato l’effetto che la nostra galassia, la Via Lattea, avrebbe sulla zona più esterna del Sistema Solare se le leggi della gravità fossero governate dalla teoria nota come Mond, un acronimo che sta per ‘Dinamica Newtoniana Modificata’.
Questa teoria si basa sull’assunzione che la legge di gravità proposta da Newton sia applicabile fino a un certo punto. In altre parole, quando l’accelerazione gravitazionale prevista dalla legge di Newton diventa troppo piccola, la gravità inizia a manifestarsi in modo differente, in accordo con quanto previsto dalla teoria Mond. Finora, questa teoria è stata considerata come un’alternativa all’esistenza della materia oscura, una forma di materia misteriosa e invisibile che influenza la gravità ma non emette luce.
Come si è arrivati a tale conclusione?
Dal 2016, due fisici teorici hanno cominciato ad applicare la teoria Mond nello studio della parte più esterna del Sistema Solare, quando si sono iniziate a notare delle anomalie che potevano essere spiegate solo con l’ipotesi di un nono pianeta. Risultato: questa teoria sembra fornire una spiegazione soddisfacente sia per il comportamento dei corpi celesti ai confini del nostro sistema planetario, sia per l’ipotesi dell’esistenza del Pianeta 9.
Tuttavia, è ancora necessario compiere ulteriori ricerche prima di poter affermare con certezza che l’ipotesi di un nono pianeta sia fondata. Come sottolinea Brown, uno dei ricercatori coinvolti, “indipendentemente dall’esito, questo lavoro sottolinea il potenziale del sistema solare esterno come un laboratorio naturale per testare la gravità e indagare questioni fondamentali della fisica”.