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La NASA dichiara che su Bennu vi sono tracce di carbonio e acqua

Nel settembre del 2016, la NASA ha lanciato con successo la missione spaziale OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security, Regolith Explorer) con l’obiettivo di esplorare l’asteroide Bennu e acquisire campioni preziosi. Mercoledì 11 ottobre 2023, il Johnson Space Center di Houston ha annunciato una rivelazione sorprendente: Bennu rivela una composizione straordinaria, ricca di carbonio e acqua. Si scopre di più su questa entusiasmante scoperta e sulle implicazioni per la nostra comprensione dell’origine del sistema solare e della vita sulla Terra.

La missione spaziale OSIRIS-REx

L’OSIRIS-REx è una straordinaria missione spaziale ideata dalla NASA, volta a esplorare e raccogliere campioni dall’asteroide Bennu. Giunta sul sito nel dicembre del 2018, la sonda ha condotto una serie di avanzate operazioni di studio e mappatura, al fine di individuare il luogo di campionamento ottimale. Grazie al braccio robotico TAGSAM, nel 2020 sono stati prelevati campioni dalla superficie di Bennu, successivamente sigillati all’interno della capsula di campionamento e riportati con successo sulla Terra.

La missione OSIRIS-REx è stata concepita con l’obiettivo di fornire rivelazioni cruciali sulla formazione del sistema solare e sulle origini della vita sulla Terra. L’analisi dei campioni di Bennu potrebbe svelare dettagli fondamentali sull’evoluzione e sulla composizione degli asteroidi, offrendo inoltre un nuovo capitolo nella narrazione della storia del nostro sistema solare.

Una vista dell’esterno del raccoglitore di campioni OSIRIS-REx.  Il materiale campione dell’asteroide Bennu può essere visto in centro a destra. Gli scienziati hanno trovato prove sia di carbonio che di acqua nell’analisi iniziale di questo materiale. La maggior parte del campione si trova all’interno.
Credits. NASA/Erika Blumenfeld e Joseph Aebersold

L’asteroide Bennu

Bennu è un affascinante asteroide di tipo B, il che indica che è prevalentemente costituito da rocce e minerali, e vanta una superficie straordinariamente ricca di carbonio. Gli scienziati ritengono che appartenga a una categoria di asteroidi primitivi, serbatoi preziosi di materiali inalterati dalla formazione del sistema solare. Questo corpo celeste presenta un diametro medio di circa 490 metri e una forma che si avvicina a quella di una sfera, risultando relativamente compatto se confrontato con altri giganti del nostro sistema solare.

La scoperta della composizione di Bennu

All’interno dell’asteroide Bennu, sono stati scoperti preziosi tracce di carbonio e acqua, due elementi fondamentali che offrono una preziosa chiave di lettura sull’origine stessa della Terra. Come sottolinea Bill Nelson, queste scoperte confermano le aspettative degli studiosi, in quanto identificano elementi costitutivi della Terra che trovano riscontro anche su Bennu.

Una vasta gamma di analisi è stata condotta sull’asteroide, abbracciando l’acquisizione di immagini tramite microscopio elettronico a scansione, misurazioni infrarosse, diffrazione di raggi X e analisi chimiche approfondite. In particolare, la tomografia computerizzata a raggi X è stata utilizzata per generare un dettagliato modello tridimensionale di una delle particelle, mettendone in evidenza le diverse strutture interne.

Nei prossimi due anni, ulteriori studi saranno condotti per approfondire la comprensione della composizione di Bennu e per perseguire gli obiettivi scientifici della missione. La NASA conserverà almeno il 70% del campione presso il Johnson Space Center, per consentire a scienziati provenienti da tutto il mondo, comprese le future generazioni, di condurre ulteriori ricerche. Oltre 200 ricercatori, tra cui quelli dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova, Arcetri e Roma, attendono con impazienza l’opportunità di esaminare i campioni provenienti da Bennu.

Credits immagine di copertina – NASA

Published by
Valentina Maria Barberio