Normative

DISH Network ha ricevuto la prima multa della storia per un satellite non rimosso correttamente

Nell’era della digitalizzazione e dell’espansione spaziale, la responsabilità delle aziende nel garantire la sicurezza e la sostenibilità dello spazio è diventata una priorità. Il 2 ottobre 2023, un evento senza precedenti ha segnato un punto di svolta in questo contesto: la Federal Communications Commission (FCC) ha inflitto a DISH Network, una nota azienda nel settore delle comunicazioni, una multa di 150.000 dollari per “littering” nello spazio, ovvero per non aver rimosso correttamente un satellite dall’orbita.

Dettagli della sanzione a DISH Network

Secondo la FCC, “DISH non ha spostato il suo satellite di servizio di trasmissione diretta EchoStar-7 nell’orbita di smaltimento appropriata alla fine della vita del satellite, come richiesto dai termini e dalle condizioni della licenza di DISH”. La FCC ha specificato che DISH ha “scaricato” il satellite, lanciato nel 2002, 122 chilometri sopra la sua orbita nel 2012, ben al di sotto dei 300 chilometri richiesti dall’accordo di smaltimento. Il satellite, secondo DISH, avrebbe dovuto avere abbastanza propellente per raggiungere l’orbita richiesta alla fine della sua vita nel 2022, ma ha esaurito il carburante prima di raggiungere quella distanza.

Multa a DISH Network: rischi dei detriti spaziali

I detriti in orbita rappresentano un pericolo per le comunicazioni terrestri e spaziali, aumentando il rischio di danni ai sistemi di comunicazione satellitare, come sottolineato dalla FCC nel suo documento. La FCC ha inoltre sottolineato che non tollererà le aziende che inquinano lo spazio, e DISH è stata la prima a ricevere una tale penalità per la violazione delle regole. Questi frammenti, lasciati indietro dalle missioni spaziali, rappresentano una minaccia crescente per i satelliti, le stazioni spaziali e la sicurezza delle future esplorazioni.

Cos’è il Debris Spaziale?

I detriti spaziali, spesso chiamati “spazzatura spaziale”, sono frammenti di satelliti dismessi, parti di razzi e altri detriti lasciati in orbita attorno alla Terra. Questi possono variare in dimensione da piccole particelle a grandi pezzi di attrezzature. Con l’aumento delle missioni spaziali e il lancio frequente di satelliti, il numero di detriti in orbita sta crescendo a un ritmo allarmante.

Determinare con precisione il numero esatto di detriti spaziali è una sfida, poiché non tutti sono visibili. Dei detriti che rimangono in orbita e che sono stati registrati, solitamente con dimensioni superiori ai 20 cm, se ne contano circa 9000. Tuttavia, si ritiene che il totale effettivo sia ben superiore. I detriti di queste dimensioni possono essere monitorati utilizzando il radar. Questo metodo implica l’invio di un segnale di microonde verso un detrito e la successiva ricezione del suo “riflesso”. Attraverso questo processo, è possibile determinare la posizione del detrito e, sfruttando l’effetto Doppler, anche la sua velocità.

Diverse installazioni in tutto il mondo conducono osservazioni regolari per tracciare e analizzare questi detriti. Un esempio è un radar situato vicino a Bonn, in Germania, che può catturare immagini dettagliate. I telescopi convenzionali possono anche contribuire a questo sforzo. I detriti spaziali, in particolare quelli di natura metallica, riflettono la luce del sole e, in determinate circostanze, possono essere individuati. Questi metodi, però, sono efficaci principalmente per detriti di dimensioni maggiori.

Si ritiene, basandosi su calcoli teorici, che esistano decine di migliaia di detriti più piccoli, con dimensioni comprese tra 10 cm e 1 cm. E, secondo le proiezioni dell’ESA del 1996, potrebbero esserci addirittura miliardi di particelle ancora più piccole, tra 0,1 mm e 1 cm. Nonostante le loro dimensioni ridotte, è fondamentale considerare che una potenziale collisione avverrebbe a velocità estremamente elevate, come 10 km/s in orbita bassa. A tale velocità, una particella di soli 1 grammo avrebbe un impatto comparabile a un’auto in movimento: le conseguenze sarebbero devastanti.

Pericoli dei detriti spaziali

  • Collisioni in Orbita: Anche un piccolo frammento di detrito può causare danni significativi se colpisce un satellite o una stazione spaziale a velocità orbitali. Queste collisioni possono disabilitare satelliti costosi o mettere in pericolo gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
  • Complicazioni nelle Future Missioni: Con l’aumento dei detriti, diventa sempre più difficile pianificare e lanciare nuove missioni senza rischiare collisioni. Questo potrebbe limitare l’accesso dell’umanità allo spazio.
  • Rischi a Lungo Termine: Se non gestiti, i detriti spaziali potrebbero creare una barriera di frammenti in orbita, rendendo difficile o impossibile lanciare nuove missioni spaziali o satelliti.

Soluzioni in discussione

Diverse agenzie spaziali e organizzazioni stanno esplorando soluzioni per ridurre e gestire i detriti spaziali. Queste includono:

  • Satelliti “Pulitori”: Satelliti progettati specificamente per catturare e rimuovere detriti dall’orbita.
  • Regolamentazioni più Stringenti: Imposizione di regole più severe sul lancio e la disposizione dei satelliti per prevenire ulteriori accumuli di detriti.
  • Tecnologie Innovative: Ricerca su nuovi metodi e tecnologie per tracciare, prevenire e rimuovere detriti spaziali.

Multa a DISH Network: un cambiamento nel settore spaziale

Loyaan A. Egal, capo del bureau di enforcement della FCC, ha dichiarato: “Man mano che le operazioni satellitari diventano più diffuse e l’economia spaziale accelera, dobbiamo essere certi che gli operatori rispettino i loro impegni”. Ha inoltre aggiunto che questa è una “soluzione rivoluzionaria”, che chiarisce come la FCC abbia una forte autorità e capacità di far rispettare le sue regole cruciali sui detriti spaziali.

La multa inflitta a Dish Network è un segnale chiaro dell’importanza che le autorità stanno dando alla gestione responsabile dei satelliti. È essenziale che le aziende del settore spaziale adottino misure proattive per garantire la sicurezza delle loro operazioni e contribuire a un uso sostenibile dello spazio. Con l’attenzione crescente sulla sostenibilità e la sicurezza spaziale, possiamo aspettarci che in futuro ci saranno ulteriori regolamentazioni e