Dopo i lanci della Russia e dell’India, anche il Giappone punterà alla Luna con un lancio questo fine settimana con la missione SLIM. La Japan Aerospace Exploration Agency (Agenzia Giapponese per l’Esplorazione Aerospaziale, JAXA) prevede di lanciare la missione Smart Lander for Investigating Moon (SLIM) lunedì 28 agosto alle ore 02:26 di mattina, le 09:26 ora giapponese del 28 agosto. L’Agenzia Spaziale mostrerà tutta la missione in diretta e sarà possibile iniziare a seguirla da circa 35 minuti prima del lancio.
La proposta che successivamente venne conosciuta come SLIM esisteva già nel 2005, come Small Lunar Landing Experiment Satellite (Piccolo satellite per l’esperimento di atterraggio lunare). Il 27 dicembre 2013 l’ISAS chiese proposte per la sua successiva “Competitively-Chosen Medium-Sized Focused Mission” (Missione di medie dimensioni scelta in modo competitivo) e SLIM venne presentata assieme ad altre 7 proposte.
SLIM fu vista subito con grande interesse e nel giugno 2017 passò la selezione semi-finale assieme alla missione dimostrativa di tecnologie DESTINY. Pochi mesi dopo, nel febbraio 2015, i ricercatori che portarono la missione SLIM riescono a battere DESTINY, vincendo la selezione.
Ad aprile 2016 SLIM ottenne ufficialmente lo status di progetto nella JAXA e iniziarono i preparativi per la missione. Nel maggio 2016 Mitsubishi Electric (MELCO) vinse il contratto per la costruzione della sonda. SLIM sarà la seconda missione giapponese a operare sulla superficie lunare. Nel 2017 venne deciso di lanciare il lander assieme al telescopio spaziale X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission con un lanciatore H2-A.
La missione verrà lanciata dal Tanegashima Space Center a bordo del razzo giapponese H2-A. L’atterraggio di SLIM, che si prevede avverrà tra quattro o sei mesi, sarà il secondo tentativo del Giappone negli ultimi mesi di conquistare la superficie lunare. Un tentativo della società Ispace, con sede a Tokyo, è fallito durante l’atterraggio del 25 aprile.
Lunedì volerà sull’H2-A anche la missione X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission (XRISM), che mira a scrutare l’universo ai raggi X. Questa navicella è frutto della collaborazione tra JAXA, NASA e Agenzia Spaziale Europea (ESA).
SLIM è una piccola missione lunare con grandi obiettivi. La sonda mira a dimostrare le tecniche di atterraggio lunare con un tocco preciso. Il piano della missione prevede un atterraggio a non più di 100 metri da un obiettivo all’interno del cratere Shioli.
Da lì, il lander esaminerà l’ambiente che lo circonda nel cratere Shioli, un’area di impatto larga 984 piedi (300 m) all’interno del Mare Nectaris. L’area si trova all’incirca a 13 gradi di latitudine sud e 25 gradi di longitudine est, sul lato vicino della Luna rivolto verso la Terra.
Potrete seguire la diretta tramite i canali ufficiali della JAXA:
Se SLIM riuscirà a raggiungere la superficie in sicurezza, il Giappone diventerà solo il quinto Paese a farlo dopo l’ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti, la Cina e l’India. L’India si è appena unita al gruppo con lo storico atterraggio, il 23 agosto, del suo rover-lander Chandrayaan-3. Altri Paesi hanno tentato, tra gli altri, di portare i loro rover sulla Luna in modo sicuro. Come per esempio la Russia, il cui lander Luna-25 si è recentemente schiantato dopo una manovra fallita il 19 agosto. Con questa nuova missione, il Giappone sembra voler ritornare un personaggio chiave nel mondo dell’aerospazio facendo atterrare con successo il loro primo modulo.
Ad ogni modo, il Giappone ha contribuito moltissimo alla ricerca spaziale mondiale. Il Japanese Experiment Module, un modulo della Stazione Spaziale Internazionale, è stato sviluppato e costruito dalla JAXA. Si tratta di un laboratorio spaziale ed è il più grande componente della stazione.
La JAXA è partner degli Accordi Artemis, guidati dalla NASA, che mirano a raggiungere la Luna e a stabilire norme pacifiche nello spazio. Gli accordi hanno finora decine di firmatari e il Giappone è tra le nazioni che partecipano attivamente al programma lunare umano della NASA, chiamato Artemis. L’anno scorso, il presidente americano Joe Biden e il primo ministro giapponese Fumio Kishida hanno confermato che il Giappone avrà un ruolo chiave nelle missioni Artemis.
Un astronauta giapponese andrà sulla stazione spaziale lunare Gateway, prevista dalla NASA, e sia Biden che Kishida hanno “l’ambizione condivisa” di portare un astronauta giapponese sulla luna, hanno dichiarato all’epoca i funzionari della NASA.
Il primo allunaggio previsto dal programma NASA è Artemis 3, non prima del 2025 o 2026, in attesa della disponibilità dei mezzi e del successo di Artemis 2, una missione intorno alla luna il cui lancio è previsto per la fine del 2024.
Anche se SLIM non andasse a buon fine, il Giappone avrebbe già in programma moltissime nuove conquiste. La JAXA ha contribuito con importanti strumenti scientifici nella missione Jupiter Icy Moon Explorer (JUICE), la missione che vorrebbe studiare le lune galileiane Ganimede, Callisto ed Europa.
Infatti, nella navicella JUICE è presente tra gli altri il Sub-millimeter Wave Instrument, uno spettrometro che studierà la stratosfera e la troposfera di Giove e le esosfere e le superfici dei suoi satelliti. Un altro strumenti interessante è il Particle Environment Package, costituito da sei sensori per lo studio della magnetosfera gioviana e l’interazione con le lune.
Il Giappone punta anche alle lune di Marte. Martian Moons eXploration (MMX) è una missione con lancio previsto per il 2024 che ha l’obiettivo di riportare a Terra campioni raccolti dalla superficie di Fobos. In programma ci sarà anche il flyby di Deimos. La missione determinerà con certezza se le lune del pianeta rosso sono asteroidi catturati dalla gravità di Marte o il risultato di un impatto di un grande oggetto.