Agenzie spaziali

Chandrayaan-3 ci mostra la Luna prima del suo allunaggio

La sonda indiana Chandrayaan-3 ha catturato altre straordinarie immagini della Luna in vista dello storico tentativo di atterraggio, che avverrà tra pochi giorni. Chandrayaan-3 è stata lanciata il 14 luglio, con l’obiettivo di realizzare il primo atterraggio lunare di successo dell’India. Finora il duo lander-rover ha rispettato i tempi previsti: è entrato in orbita lunare il 5 agosto e si è separato dal modulo di propulsione il 17 agosto.

Le foto di Chandrayaan-3

La sonda ha scattato molte foto lungo il percorso, registrando questi momenti fondamentali per i posteri. In questi giorni Chandrayaan-3 ha scattato una foto del suo modulo di propulsione che volava liberamente, che l’Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO) ha condiviso tramite X (il precedente Twitter).

Il post di X contiene un video di 31 secondi che mette insieme una serie di immagini catturate ieri dal modulo di atterraggio di Chandrayaan-3. La maggior parte di queste foto mostra la superficie lunare ma l’ISRO etichetta alcuni dei numerosi crateri che passano sotto la sonda, tra cui Fabry e Giordano Bruno. L’ISRO ha condiviso altre immagini della luna di Chandrayaan-3 in un altro post di X. Si tratta di un video di 17 secondi composto da foto scattate dalla sonda il 15 agosto.

La missione

Questa ricognizione fa parte del lavoro di preparazione al tentativo di atterraggio di Chandrayaan-3, che avverrà il 23 o il 24 agosto vicino al polo sud lunare. Il successo sarebbe enorme per l’India. Ad oggi, gli Stati Uniti, l’ex Unione Sovietica e la Cina sono le uniche nazioni ad aver effettuato un atterraggio morbido di una sonda sulla Luna.

E nessun veicolo si è mai posato vicino al polo sud lunare, una regione che si pensa sia ricca di ghiaccio d’acqua e che potrebbe sostenere un insediamento umano. La Russia avrebbe potuto battere Chandrayaan-3 atterrando per prima sul polo lunare il 20 Agosto. Purtroppo la missione Luna-25 si è schiantata sulla superficie lunare fallendo la sua missione. Chandrayaan-3 riuscirà ad essere il primo satellite a toccare il polo lunare?

La nuova corsa allo spazio

In questi ultimi decenni si sta verificando una nuova corsa allo spazio dove i protagonisti sono i paesi asiatici, e non più Stati Uniti e Unione Sovietica. I media spesso si riferiscono a questa competizione chiamandola “corsa allo spazio asiatica”, in riferimento al periodo degli anni 60 che ha cambiato il mondo. Come accadde tra USA e URSS, anche la corsa asiatica include tra gli obiettivi la sicurezza nazionale. Questo spinge molte nazioni ad inviare satelliti e astronauti nell’orbita terrestre e anche oltre.

In questo periodo, i paesi asiatici si contendono il posto come potenza preminente nello spazio. Infatti, dei dieci paesi che autonomamente sono riusciti a lanciare in orbita un satellite, sei sono asiatici: Cina, India, Iran, Israele, Giappone e Corea del Nord.

La storia spaziale dell’India

L’interesse indiano per i viaggi spaziali comincia nei primi anni Sessanta, quando gli scienziati lanciarono un piccolo razzo sopra il Kerala, uno stato dell’India meridionale. L’India crea così la Indian Space Research Organisation (ISRO), in italiano Organizzazione Indiana per le Ricerche Spaziali, l’agenzia spaziale nazionale indiana.

Sotto la guida di Vikram Sarabhai, un famoso astronomo e ricercatore indiano, il programma si focalizzò sull’uso pratico dello spazio per aumentare gli standard di vita in India. Satelliti di telerilevamento e per le comunicazioni furono così lanciati in orbita.

Nel 2003, pochi giorni dopo che la Cina ebbe affermato di voler inviare uomini nello spazio, il Primo Ministro dell’epoca spinse gli scienziati indiani a pianificare una missione per portare un uomo sulla Luna.

L’India quindi realizzò il proprio veicolo spaziale e lanciò diversi satelliti. Nell’Ottobre del 2008 inviò la sonda Chandrayaan-1 verso la Luna e realizzò con successo una tecnologia di rientro. L’Indian Space Research Organisation aveva pianificato di portare a termine la seconda missione esplorativa verso la Luna, il Chandrayaan-2, per il 2013. Il lancio però è avvenuto solo nel 2019 e si è purtroppo concluso con lo schianto del lander sulla superficie lunare a causa di problemi software.

Nonostante ciò, l’India ha ottenuto finora un’esperienza significativa nelle tecnologie spaziali e ha condotto con successo molti lanci commerciali. Nel 2008, vi erano dieci satelliti indiani in orbita simultaneamente.

Chandrayaan-3

Chandrayaan-3 è una sonda lunare indiana lanciata il 14 luglio 2023 il cui obiettivo è raccogliere dati scientifici sulla Luna. Con un peso di 3.9 tonnellate, include un lander e un piccolo rover mentre come orbiter verrà utilizzato quello della missione precedente. La struttura della sonda è uguale alla precedente Chandrayaan-2 con piccoli miglioramenti successivi alla missione.

Chandrayaan-3 ha un budget di 6 miliardi di rupie (circa 72 milioni di dollari americani al cambio attuale). La missione prevede un lander chiamato Vikram, che trasporta un piccolo rover chiamato Pragyan.

Sia il lander che il rover sono dotati di una serie di strumenti che ci permetteranno di scoprire i segreti del lato oscuro della Luna. Il rover in particolare si muoverà intorno al sito di atterraggio, il polo lunare, per prelevare ed analizzare dei campioni di terriccio lunare. Gli scienziati sono molto interessati alla sua composizione, l’obiettivo sarà quello di capire se uno stabilimento umano sulla Luna è un’idea fattibile.

Se tutto va secondo i piani, il duo robotico esplorerà l’ambiente esotico per un giorno lunare (circa 14 giorni terrestri) dopo l’atterraggio. Raccoglieranno una serie di dati prima che la fredda e buia notte lunare spenga le loro luci.