Luna-25 è fallita: la missione russa si è schiantata sulla superficie lunare
Roscosmos ha annunciato nelle ultime ore che la sua missione lunare Luna-25 è fallita: era la prima missione lunare russa dal 1976. La sonda si è schiantata sulla superficie del nostro satellite naturale. In accordo al piano di missione originale, l’atterraggio della sonda sulla superficie lunare era previsto per il giorno 21 agosto, cioè il prossimo lunedì.
La missione Luna-25
La sonda Luna-25, originariamente identificata come Luna-Glob lander 1, rappresentava l’avvio della missione spaziale nel quadro del programma di esplorazione lunare russo denominato Luna-Glob. Questa iniziativa era stata concepita come una diretta evoluzione del programma Luna, avviato negli anni ’70 dall’Unione Sovietica. Ciò segnò un’importante tappa nel percorso di esplorazione del satellite terrestre.
Inoltre, Luna 25 ha acquisito un posto di rilievo come la quarta missione russo/sovietica volta alla raccolta e all’analisi di campioni del suolo lunare. Le prime 3 sono state le missioni Luna 16 e Luna 20, seguite dall’ultima realizzazione del programma, Luna 24.
Obiettivi della missione lunare russa Luna-25
La missione era composta da una sonda e un rover. La sonda avrebbe dovuto svolgere delle ricerche a distanza, identificando i luoghi ottimali per l’atterraggio del lander. Quest’ultimo, invece, avrebbe dovuto esplorare la superficie.
L’obiettivo della missione, dalla durata di un anno, era quello di eseguire dei prelievi di campioni e di condurre analisi approfondite del terreno lunare circostante effettuando una perforazione di due metri per la ricerca di acqua. Infatti, la destinazione prevista per Luna-25 era il polo sud della Luna, una regione che ha suscitato un interesse accresciuto tra gli studiosi. Questo interesse è radicato nell’aspettativa che i crateri situati nelle zone costantemente in ombra potrebbero celare riserve di acqua sotto forma di ghiaccio, suscitando un fervente dibattito tra la comunità scientifica.
Dal cosmodromo russo di Vostotchny, nell’oblast di Amur, era stata lanciata Luna-25, con un peso di 800 chili. Il lancio era avvenuto tra il 10 e l’11 agosto, segnando un momento significativo poiché rappresentava il primo lancio di una sonda da parte della Russia dopo il lontano 1976.
Cos’è successo a Luna 25?
La missione era entrata correttamente in orbita il 18 agosto. Il 19 agosto, intorno alle 18:35 ora di Mosca (11:35 a.m. EDT), Roscosmos aveva comunicato che era stata avviata una manovra per spostare la navicella in una “orbita di pre-atterraggio”. Tuttavia, durante l’operazione è emersa una situazione di emergenza a bordo, impedendo l’esecuzione della manovra secondo i parametri previsti.
Poco dopo l’annuncio iniziale del problema, il canale Telegram non ufficiale “Zakryty Kosmos” ha segnalato che la navicella aveva perso le comunicazioni con il centro di controllo a terra durante la correzione dell’orbita. Nello stesso arco temporale, un canale Telegram denominato “Yura Prosti” ha dichiarato che un errore di calcolo ha portato a un’accensione finale del motore con una durata 1,5 volte superiore alla durata prevista. Questo errore avrebbe innescato il processo di deorbiting, culminando con l’impatto della navicella sulla superficie lunare.
Secondo quanto dichiarato da RussiaSpaceWeb, il tramonto lunare sul suolo russo è avvenuto verso le 21:00 ora locale (2 p.m. EDT) del 19 agosto, vanificando la possibilità di comunicazione con la navicella da parte delle tre stazioni terrestri per lo spazio profondo di Roscosmos. Alle 09:47 ora di Mosca del 20 agosto 2023, Roscosmos ha reso noto che le comunicazioni con la navicella si erano interrotte alle 14:57 ora di Mosca del 19 agosto, durante la correzione dell’orbita. Secondo l’agenzia statale, tutti i tentativi di ripristinare la comunicazione il 19 e il 20 agosto sono stati infruttuosi. Un’analisi iniziale ha rivelato che la navicella aveva deviato verso un’orbita non desiderata e si era schiantata sulla superficie lunare. Roscosmos ha istituito una commissione inter-agenzie speciale per indagare sulle cause del fallimento, confermando il loro impegno a comprendere pienamente quanto accaduto.