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Ariane 5, addio al razzo spaziale dopo 27 anni di successi

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epa09656521 A handout picture made available by ESA/CNES/Arianespace shows the lift-off of Arianespace's Ariane 5 rocket carrying NASA's James Webb Space Telescope, in the Jupiter Center at the Guiana Space Center in Kourou, French Guiana, 25 December 2021. The James Webb Space Telescope (sometimes called JWST or Webb) is a large infrared telescope with a 21.3 foot (6.5 meter) primary mirror. The observatory will study every phase of cosmic history from within our solar system to the most distant observable galaxies in the early universe. EPA/JM GUILLON/ESA / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Dopo 27 anni di servizio, l’Ariane 5, il razzo di punta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), si prepara per il suo meritato ritiro. L’ultimo lancio di questo potente vettore spaziale è avvenuto di recente dal Centro Spaziale Europeo a Kourou, nella Guyana francese. In questa missione finale, l’Ariane 5 ha portato in orbita due satelliti di difesa. Si tratta del satellite tedesco sperimentale Heinrich-Hertz-Satellit e del satellite francese per la comunicazione militare Syracuse 4B. Mentre l’Ariane 5 si prepara a lasciare il palcoscenico, il suo erede, l’Ariane 6, sta facendo progressi nello sviluppo, con l’obiettivo di effettuare il suo volo inaugurale entro la fine del 2023.

La storia dell’Ariane 5 e l’ultimo lancio

L’Ariane 5 ha iniziato la sua carriera nel 1996 e ha dominato la scena dei lanci spaziali europei per oltre un quarto di secolo. Durante i suoi 27 anni di attività, ha completato 117 missioni di grande importanza, trasportando carichi utili di vario genere nello spazio. Tra le missioni più significative vi sono quelle del telescopio spaziale James Webb, la sonda europea Rosetta e la recente missione Juice, che si propone di esplorare le lune ghiacciate di Giove.

Dopo alcuni ritardi a causa di problemi tecnici e avverse condizioni meteorologiche, l’ultimo lancio dell’Ariane 5 è finalmente avvenuto con successo il 5 luglio. Il razzo si è alzato in volo dal Centro Spaziale Europeo a Kourou, trasportando il satellite sperimentale tedesco Heinrich-Hertz-Satellit e il satellite francese per la comunicazione militare Syracuse 4B. Questo ultimo viaggio rappresenta un’importante pietra miliare per l’Ariane 5 e per il programma spaziale europeo nel suo complesso. I due satelliti lanciati insieme all’Ariane 5 hanno obiettivi diversi ma altrettanto significativi. Il satellite Heinrich-Hertz-Satellit è un satellite sperimentale che mira a testare nuove tecnologie e concetti per le future missioni spaziali. Il satellite Syracuse 4B, invece, servirà all’esercito francese per le comunicazioni militari.

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Credit: ESA – S. Corvaja

Il passaggio di testimone all’Ariane 6

Con il ritiro dell’Ariane 5, il suo successore, l’Ariane 6, si prepara a diventare il nuovo razzo di punta dell’ESA. L’Ariane 6 è stato progettato per essere un vettore più efficiente ed economico rispetto al suo predecessore. Offrirà quindi una maggiore flessibilità nelle capacità di carico utile con una riduzione dei costi di lancio. Il suo sviluppo è stato lungo e complesso, ma i progressi sono stati costanti e si prevede che effettuerà il suo volo inaugurale entro la fine del 2023. Con l’Ariane 6, l’Europa mira a mantenere la sua posizione di primo piano nel settore dei lanci spaziali commerciali e scientifici.

Nonostante l’entusiasmo, il periodo di transizione tra l’Ariane 5 e il suo erede porta con sé un senso di incertezza. L’Ariane 5 ha dimostrato la sua affidabilità e il suo successo nel corso degli anni, ma con il suo ritiro avverrà una pausa nella continuità dei lanci spaziali europei. Questo solleva domande sulle capacità di lancio a breve termine dell’Europa e sulla sua competitività nel mercato spaziale globale. Tuttavia, l’ESA sta lavorando assiduamente per assicurare che la transizione verso l’Ariane 6 avvenga senza intoppi e che l’Europa continui a svolgere un ruolo significativo nello spazio.

Caratteristiche del razzo Ariane 5

L’Ariane 5 è stato un razzo di grande potenza e affidabilità. Era composto da due stadi principali. Il primo stadio era alimentato dal motore principale Vulcain 2, mentre il secondo stadio era equipaggiato con un motore criogenico Aestus. Lo stadio superiore, alimentato dal motore HM7B, fornisce il controllo dell’assetto e la separazione dei carichi utili durante la fase di salita. Inoltre, il razzo poteva essere dotato di due booster a propellente solido, chiamati EAP (Etage d’Acceleration à Poudre), che fornivano una spinta extra durante la fase di decollo. Questa configurazione consentiva al razzo di trasportare carichi utili fino a 10 tonnellate in orbita geostazionaria, rendendolo uno dei lanciatori più potenti al mondo.

La carenatura del carico utile, a forma di ogiva, è una parte essenziale dell’Ariane 5. Realizzata in un composito di fibra di carbonio-polimero, ha un diametro di 5,4 metri e un’altezza di oltre 17 metri. La sua funzione principale è quella di proteggere i satelliti dai carichi termici, acustici e aerodinamici durante il decollo e l’ascesa nello spazio. Inoltre, l’adattatore SYLDA 5 a forma di cono viene utilizzato per ospitare due o più carichi utili all’interno della carenatura.

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Credits: ESA/CNES/ARIANESPACE

Lo stadio superiore

Lo stadio superiore criogenico dell’Ariane 5 è alimentato dal motore HM7B e contiene 14,7 tonnellate di ossigeno liquido e idrogeno liquido come propellenti. Questo stadio fornisce una spinta di 6,6 tonnellate ed è responsabile del controllo dell’assetto durante la fase di salita e della separazione dei carichi utili. Il Vehicle Equipment Bay, noto come il “cervello” dell’Ariane 5, controlla autonomamente tutto il veicolo e trasmette i parametri di volo essenziali alla rete di controllo a terra.

Lo stadio centrale e i booster

Lo stadio centrale criogenico dell’Ariane 5 ha un diametro di 5,4 metri e un’altezza di 30,5 metri. Contiene 175 tonnellate di ossigeno liquido e idrogeno liquido come propellenti e utilizza il motore Vulcain 2, che fornisce una spinta di 140 tonnellate. Questo stadio è responsabile del controllo del rollio durante la fase di propulsione principale. I due booster a propellente solido hanno un diametro di 3 metri e un’altezza di 31 metri ciascuno. Ogni booster contiene 240 tonnellate di propellente solido e fornisce una spinta combinata di 1200 tonnellate, rappresentando il 90% della spinta totale al decollo.

Innovazioni e tecnologia dell’Ariane 5

L’Ariane 5 è stato un importante risultato del programma spaziale europeo. Una delle caratteristiche chiave dell’Ariane 5 è stata la sua capacità di trasportare carichi utili pesanti in orbita geostazionaria. Questo aspetto è cruciale per le comunicazioni satellitari, l’esplorazione scientifica e altre missioni spaziali. L’Ariane 5 ha introdotto numerose innovazioni e tecnologie all’avanguardia nel campo dei lanci spaziali. Ad esempio, il razzo era dotato di un sistema di controllo di volo altamente sofisticato, che garantiva una precisione estrema nella messa in orbita dei carichi utili. Inoltre, l’Ariane 5 ha adottato soluzioni avanzate per il controllo termico e per garantire la sicurezza dei carichi utili durante il volo.

Durante la sequenza di lancio dell’Ariane 5, diverse fasi si susseguono in modo coordinato. Durante il conto alla rovescia, il motore Vulcain 2 viene acceso per primo. Pochi secondi dopo, raggiungendo il suo livello operativo nominale, vengono azionati i due booster a propellente solido. Essi forniscono una potente spinta che assicura una rapida accelerazione del razzo durante la fase iniziale del volo.

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Credits: ANSA/EPA

L’eredità dell’Ariane 5

L’Ariane 5 ha rappresentato un notevole progresso tecnologico nel campo dei lanci spaziali. La sua architettura complessa e l’uso di materiali avanzati, come il composito di fibra di carbonio-polimero per la carenatura del carico utile, hanno consentito un miglioramento significativo delle prestazioni. Inoltre, le innovazioni introdotte nell’Ariane 5 hanno gettato le basi per lo sviluppo dell’Ariane 6. Questo garantisce una continuità nel progresso tecnologico e nelle capacità di lancio dell’Europa nel campo dell’esplorazione spaziale.

Oltre alle sue innovazioni tecnologiche, il razzo ha anche lasciato un’impronta operativa significativa nel campo dei lanci spaziali. La sua affidabilità e le sue prestazioni elevate hanno attratto numerosi clienti internazionali, consentendo loro di mettere in orbita i loro carichi utili con sicurezza ed efficienza. Questo ha contribuito a consolidare la posizione dell’Europa come un attore chiave nel mercato dei lanci spaziali commerciali e ha fornito un impulso all’industria spaziale europea.

Credits copertina: ANSA/EPA