Melodie cosmiche: le osservazioni spaziali diventano musica
I dati della NASA su stelle e galassie sono diventate delle melodie cosmiche. Nell’universo infinito lo spazio profondo è il palcoscenico delle meraviglie cosmiche. Per questo, quattro potenti strumenti di esplorazione spaziale hanno abbandonato temporaneamente il loro ruolo di scrutatori celesti per diventare musicisti. Questo innovativo progetto, coordinato dal CXC (Chandra X-ray Center) e dal programma didattico Nasa Universe of Learning, ha coinvolto scienziati, musicisti e artisti visivi. L’obiettivo è stato quello di condividere in modo accattivante i meravigliosi segreti dell’universo con il pubblico.
I suoni dell’universo per produrre melodie cosmiche
L’osservatorio a raggi X Chandra della NASA, il telescopio NASA-ESA-CSA Webb, il telescopio NASA-ESA Hubble e il telescopio nell’infrarosso Spitzer, tutti legati alla NASA, hanno unito i loro dati per creare immagini suggestive di oggetti celesti, accompagnate da una colonna sonora unica. I ricercatori hanno preso spunto dal fatto che ciascuno dei telescopi e osservatori spaziali cattura diverse tipologie di luce. Ciò contribuisce a creare un quadro completo degli oggetti celesti osservati. Questo processo può essere paragonato alla creazione di un’armonia musicale, in cui diverse note si combinano per formare una melodia. Sfruttando la tecnica della sonificazione, il progetto ha tradotto i dati astronomici in melodie cosmiche uniche.
La sonificazione delle stelle e delle galassie
La sonificazione, o sonificazione astrale, è una metodologia che consente di tradurre i dati astronomici in suoni. Consiste nell’assegnare a ciascuna caratteristica celeste una corrispondente nota, frequenza o timbro. In questo modo, le immagini cosmiche vengono elevate a una dimensione multisensoriale. Ciò offre un’esperienza coinvolgente che abbraccia non solo la vista, ma anche l’udito e l’anima. Ogni oggetto celeste racconta una storia unica: attraverso la sonificazione, queste storie prendono vita sotto forma di melodie cosmiche. Le sonificazioni create in questa stupefacente collaborazione tra scienza, musica e arte visiva si concentrano, in particolare, su tre oggetti celesti. Si tratta del sistema binario R Aquarii, il famoso Quintetto di Stephan e la maestosa galassia M104.
La danza stellare di R Aquarii
Nel sistema binario R Aquarii, una nana bianca e una gigante rossa danzano l’una intorno all’altra a una distanza di circa 650 anni luce dalla Terra. L’immagine combinata dai dati di Hubble e Chandra rivela le esplosioni prodotte da questa coppia stellare. La melodia che accompagna questa immagine varia in base alla luminosità delle sorgenti osservate da Hubble nel visibile e da Chandra nei raggi X. Note che salgono e scendono si uniscono a suoni che richiamano le fusa di un gatto, creando una composizione celestiale affascinante.
L’armonia del Quintetto di Stephan
Il Quintetto di Stephan è un gruppo di galassie che si trovano nella costellazione di Pegaso a circa 270 milioni di anni luce dalla Terra. Si tratta di un laboratorio cosmico ideale per studiare le collisioni galattiche. L’immagine combinata dai dati del telescopio James Webb, Chandra e Spitzer rivela un panorama celeste straordinario. Le diverse note si alternano dolcemente, in corrispondenza delle galassie protagoniste. I suoni di corde sintetiche rappresentano l’onda d’urto che ha surriscaldato il gas a temperature estreme.
La melodia cosmica della Galassia Sombrero
La Galassia Sombrero, conosciuta anche come M104, è una delle galassie più imponenti del Cluster della Vergine. È situata a circa 28 milioni di anni luce dalla Terra. L’immagine combinata dai dati di Spitzer, Hubble e Chandra rivela una straordinaria galassia a forma di sombrero, con un anello di polvere e un disco di stelle al suo interno. La sonificazione di M104 offre un’ampia gamma di suoni differenti. I dati di Chandra si trasformano in sintetizzatori elettronici, quelli di Spitzer in suoni di corde. La luce ottica di Hubble si manifesta invece come un dolce suono di campane celesti.
Esplorare l’universo attraverso le melodie cosmiche
La traduzione dei dati astronomici in melodie cosmiche rappresenta una nuova frontiera nell’esplorazione dello spazio e nell’arte della divulgazione scientifica. Queste sinfonie celesti ci offrono un’opportunità unica di connetterci con l’universo. Ci permettono di coglierne la sua bellezza e complessità in un modo che va al di là delle immagini statiche. La NASA, sfruttando la potenza dei suoi telescopi spaziali e l’arte della sonificazione, ci invita a partecipare a questo spettacolo cosmico attraverso le melodie cosmiche. L’armonia dei suoni celesti ci permette di immergerci nella profondità dell’universo e di connetterci a un livello più profondo con l’infinito mistero che ci circonda.