La missione Juice è stata lanciata nello spazio. Dopo l’ultimo test di qualche giorno fa, di cui abbiamo parlato in questo articolo, la missione è decollata con successo ed è pronta per l’esplorazione delle lune di Giove.
La missione Juice dell’ESA è partita alle 14:14 ora italiana di venerdì 14 aprile. L’ESA ha lanciato la sonda spaziale Juice verso Giove tramite il razzo Ariane 5 dalla base di Kourou, situata nella Guiana francese. La sonda avrà come obiettivo lo studio delle tre lune ghiacciate di Giove: Ganimede, Europa e Callisto. Dopo aver rispettato il programma di volo, la sonda Juice si è separata dal razzo 27 minuti dopo il decollo, raggiungendo un’altitudine di circa 1.500 chilometri. Il lancio è stato effettuato posticipandolo di un giorno, ma il secondo tentativo ha avuto successo. Infatti, durante il primo tentativo nonostante il buon funzionamento della sonda e del lanciatore, non è stato possibile procedere per ragioni meteorologiche.
Il nome “Juice” è l’acronimo di JUpiter ICy moons Explorer. Il suo obiettivo principale sarà quello di esaminare la geologia, la composizione e l’evoluzione di tre delle quattro lune principali di Giove, anche chiamate satelliti medicei.
L’obiettivo della sonda è di raggiungere Giove entro il 2031 per studiare le lune ghiacciate del pianeta. La missione ha visto importanti contributi dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), entrambi coinvolti nella realizzazione del progetto. All’interno della sonda è presente una targa commemorativa dedicata a Galileo Galilei, in omaggio alla sua scoperta delle lune di Giove nel 1610. Giuseppe Piccioni, astrofisico dell’Inaf e co-responsabile dello strumento MAJIS a bordo di Juice, ha dichiarato che la targa è stata estratta dal Sidereus Nuncius di Galileo Galilei, la cui copia originale si trova presso l’Inaf.
L’ESA ha sottolineato che Juice è la prima missione del suo genere a esplorare il sistema di Giove in modo così dettagliato. La presenza di numerose “firme” italiane è motivo di orgoglio per l’Italia e dimostra l’eccellenza del nostro Paese nel campo della ricerca spaziale. La targa commemorativa dedicata a Galileo Galilei è inoltre un omaggio sentito a uno dei più grandi scienziati della storia, che con le sue osservazioni e scoperte ha aperto nuovi orizzonti alla scienza dell’astronomia.
La sonda spaziale Juice dovrà attendere il 2031 prima di raggiungere Giove, situato a una distanza media di oltre 600 milioni di chilometri dalla Terra. Nel frattempo, la missione eseguirà alcune manovre di fionda gravitazionale attorno alla Terra e al pianeta Venere, una pratica consolidata che consente di risparmiare propellente e di aumentare la velocità della sonda.
Nonostante l’attesa, la missione di Juice rappresenta un importante passo avanti nella ricerca spaziale e potrebbe fornire importanti informazioni sulla presenza di vita sulle lune ghiacciate di Giove. La missione prevede infatti lo studio delle lune Ganimede, Europa e Callisto, che potrebbero ospitare forme di vita primitive sotto la loro superficie ghiacciata.
Le croste di Callisto, Ganimede ed Europa, tre lune ghiacciate, nascondono grandi oceani d’acqua. Questi sono stati individuati per la prima volta nel 1995 grazie alla missione Galileo. Nel 2014 poi il Telescopio Spaziale Hubble ha rilevato la presenza di geyser di vapore acqueo su Europa. A causa della presenza di acqua liquida e della stabilità dell’ambiente, Europa è la candidata migliore per la presenza di vita. Tuttavia, il maggior numero di indagini riguarderà Ganimede, poiché presenta un campo magnetico che funge da scudo contro le radiazioni solari e cosmiche. Juice raggiungerà l’orbita di Ganimede nel 2034, dopo aver compiuto diversi sorvoli su Callisto ed Europa.
Credits copertina: ESA/ATG Medialab