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Italia: espansione verso lo spazio con lo spazioporto di Grottaglie

L’Italia riparte da Taranto per estendersi verso lo spazio. Da ciò che emerge dalle ultime notizie, infatti, il comune di Grottaglie si è aggiudicato il bando del primo spazioporto italiano. Questa città, di 30.607 abitanti circa e famosa per le ceramiche, è riuscita ad accreditarsi il 13 dicembre la realizzazione della prima infrastruttura nazionale per i voli orbitali e suborbitali. Il progetto è stato vinto temporaneamente dal gruppo di progettazione Adr Ingegneria spa, Proger spa, Rina consulting spa e Architetto Camerana e comprende i lavori per lo spazioporto, un hangar che funge da deposito, assemblaggio e manutenzione di velivoli, un museo e un edificio multifunzionale per la formazione.

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Lo spazioporto di Grottaglie verso lo spazio

Il tutto è finanziato da Enac, ovvero l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che ha investito ben 50 milioni di euro per quella che è stata definita dal presidente di Enac Pierluigi Di Palma “un’eccellenza nel cuore del Mezzogiorno”. In questo progetto sono anche convolti gli Aeroporti di Puglia, l’Ente nazionale di assistenza al volo (Enav), l’Aeronautica Militare e si spera per il futuro che potrà essere presente anche il CNR (Consiglio nazionale delle ricerche).

Assieme all’impegno di Enac, è stata creata ad hoc un’associazione apposita chiamata Criptaliae Spaceport, ovvero un nome che richiama la famosa produzione di ceramiche della città pugliese.
Secondo il presidente Di Palma, con l’aggiudicazione di questo bando e assieme all’Associazione Criptaliae, si punta “a creare le sinergie necessarie per proiettare l’Italia nel futuro, attraverso lo sviluppo del trasporto suborbitale e spaziale“.

Ovviamente, il nostro paese è rinomato anche per la progettazione di software per la propulsione dei velivoli ed è rilevante anche l’abilità nella costruzione di quest’ultimi. Proprio per questo motivo secondo Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, lo spazioporto di Grottaglie è

“non solo uno sviluppo strategico nazionale dell’autonomo accesso allo spazio, ma anche testbed aeronautico per sviluppo, sperimentazione e certificazione di progetti di ricerca industriali e scientifici in ambito aeronautico e aerospaziale, nonché infrastruttura e area attrezzata dedicata allo sviluppo industriale del comparto”.

Uno spazioporto per “viaggi supersonici”

L’Enac ha operato i lavori per la costruzione della base che dovrà sostenere voli suborbitali che sono caratterizzati dal raggiungimento di velocità supersoniche che sono in grado di raggiungere altezze fino a 100 chilometri. Questo potrebbe aprire il futuro a progetti che vanno dal miglioramento degli strumenti di difesa al turismo spaziale. Tuttavia, la Puglia è una meta nota all’Enac che l’ha scelta come sito per i mezzi a pilotaggio remoto.

Anche Grottaglie non è avvezza ai progetti aeronautici e può vantare il primo volo da remoto dell’elicottero SW-4 ‘Solo’ già nel dicembre del 2016. Per questo luogo famoso per le ceramiche è anche famoso per il proprio impegno nell’aeronautica e nel pilotaggio da remoto. La sua collaborazione con l’azienda Leonardo, si estende fino alla validazione e dei velivoli senza pilota e la lungimiranza di Grottaglie è presente anche nella formazione del personale che dovrebbe gestire le operazioni da remoto tramite l’addestramento è gestito dalla Training Academy.

Grottaglie: un posto strategico verso lo spazio

Oltre allo storico impegno della città pugliese per gli elicotteri che si muovono da remoto, Grottaglie è stata scelta anche per motivazioni logistiche. Secondo Tiziano Onesti, presidente di Aeroporti di Puglia, “l’’aeroporto di Taranto Grottaglie presenta caratteristiche logistiche e tecniche idonee per accogliere questo tipo di attività.” Questo è veritiero in quanto secondo Onesti

“l’aeroporto: i trova in un contesto territoriale in cui grandi gruppi hanno avviato programmi aeronautici internazionali; dispone nel cuore del Mediterraneo di una pista baricentrica rispetto ai porti di Brindisi e Taranto; presenta condizioni climatiche che consentono per tutto l’anno le attività di prova; si trova all’interno di un ambito territoriale salvaguardato dal punto di vista delle possibilità di espansione e dei vincoli urbanistici.”

La visione avveniristica di Grottaglie si estende alla cybersecurity. Come spiega infatti anche Giuseppe Acierno, presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese, gli accordi si estendono a “delle soluzioni di cybersecurity su aerei non pilotati” per quindi sperimentare “ipotesi di attacco e contromisure su questi aeromobili.”

Sicuramente questo impegno dell’Italia verso il trasporto suborbitale rende fieri tutti noi e testimonia come l’Italia stia investendo non solo sui progetti concreti che ci investono tutti i giorni, ma sia anche proiettata verso lo spazio.

A cura di Luisa Bizzotto.