Home » Lander InSight vicino alla sua fine: la NASA si prepara all’addio

Lander InSight vicino alla sua fine: la NASA si prepara all’addio

La NASA si sta preparando a dire “addio” al lander InSight poiché la generazione di energia del veicolo spaziale continua a diminuire a causa dell’addensarsi della polvere trasportata dal vento sui suoi pannelli solari. Il team ha preso provvedimenti per continuare il più a lungo possibile con l’energia rimasta. La fine è prevista nelle prossime settimane o forse è già arrivata: InSight non risponde alle comunicazioni proventi dalla Terra dal 18 dicembre.

La fine di una missione storica

Secondo quanto dichiarato dalla NASA, al 12 dicembre 2022, InSight riusciva a generare una media di ~285 wattora di energia per giorno marziano, o sol. Il tau, o livello di copertura di polvere nell’atmosfera, è stato stimato a 0,96 (i livelli tipici di tau al di fuori della stagione della polvere variano da 0,6 a 0,7).

Il 18 dicembre 2022, invece, InSight non ha risposto alle comunicazioni dalla Terra. L’energia del lander è diminuita per mesi, come previsto, e si presume che InSight abbia raggiunto la fine delle operazioni. Non si sa cosa abbia provocato il cambiamento di energia. L’ultima volta che la missione ha contattato il veicolo spaziale è stato il 15 dicembre 2022.

InSight: la missione partita nel 2018

Lander InSight
Il razzo che ha lanciato il lander InSight della NASA verso Marte nel 2018 dalla Vandenberg Air Force Base, ora chiamata Vandenberg Space Force Base. Credits: NASA/JPL-Caltech/Charles Babir

InSight, acronimo di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, è una missione spaziale della NASA con lo scopo di studiare il mantello e il nucleo del pianeta Marte. La missione è stata lanciata il 5 maggio 2018 dalla base di lancio di Vandenberg, in California, ed è atterrata sul pianeta rosso il 26 novembre dello stesso anno.

Il lander InSight è stato progettato per raccogliere dati sulla struttura interna di Marte, in modo da aiutare gli scienziati a comprendere come si sia formato il pianeta e come si sia evoluto nel corso del tempo. Per fare ciò, il lander ha a bordo una serie di strumenti scientifici, come un sismografo per misurare gli spostamenti del terreno e un termometro per misurare la temperatura del sottosuolo.

Uno dei principali obiettivi della missione InSight era quello di raccogliere dati sulla dinamica del pianeta, ovvero su come il mantello e il nucleo si muovono e interagiscono. Gli scienziati sperano che questi dati possano aiutarli a comprendere meglio il funzionamento dei pianeti rocciosi in generale e a individuare eventuali anomalie che potrebbero essere importanti per la comprensione della storia e dell’evoluzione del Sistema Solare.

Una mole di dati scientifici racolti dal Lander InSight

Lander InSight
Ultimo selfie di InSight. Credits: NASA

Una delle scoperte più importanti è stata quella legata ai terremoti marziani. Infatti, InSight ha effettuato il primo rilevamento di terremoti sul Pianeta Rosso. Il suo sismometro di bordo ha misurato oltre 1.300 eventi sismici e più di 50 di essi presentavano segnali abbastanza chiari da consentire al team di ricavare informazioni sulla loro effettiva localizzazione.

Il più grande gruppo di eventi di alta qualità proviene da Cerberus Fossae, una regione che mostra prove di vulcanismo geologicamente recente (negli ultimi due milioni di anni). Lo strumento ha rilevato tutti e sei gli eventi più grandi della missione a partire dalla metà del 2021. Il più recente, nel maggio 2022, ha avuto una magnitudo stimata di 5, con vibrazioni che hanno riverberato il pianeta per almeno sei ore.

Oltre a raccogliere dati scientifici, il lander InSight ha anche una serie di strumenti per la comunicazione, come una radio per trasmettere i dati raccolti sulla Terra e una serie di fotocamere per scattare immagini del pianeta e dell’ambiente circostante. Dal momento del suo atterraggio, il lander InSight ha trasmesso una grande quantità di dati scientifici che gli scienziati stanno studiando attentamente per comprendere meglio il funzionamento del pianeta Marte. I risultati ottenuti finora hanno già fornito agli scienziati alcune interessanti informazioni sulla struttura interna del pianeta e sulla sua storia geologica.