La missione Artemis 1 non si ferma, e al momento sta andando tutto come previsto: dopo la corretta inserzione in orbita lunare avvenuta il 25 novembre, infatti, la capsula Orion (parte integrande della missione Artemis 1 oltre al razzo Space Launch System (SLS) di NASA), ha adesso infranto il record come veicolo spaziale adibito al trasporto umano più lontano dalla Terra.
La durata complessiva di permanenza in orbita lunare per Orion sarà di 6 giorni, trascorsi i quali la capsula inizierà il suo viaggio di ritorno verso la Terra facendo prima un flyby ravvicinato della Luna. Il tipo di orbita lunare scelta dagli ingegneri NASA è alquanto particolare: parliamo infatti di un’orbita retrograda distante (DRO). Il motivo di questa scelta è abbastanza chiaro: si tratta di un insieme di orbite caratterizzate da un’alta stabilità, e cioè permette ai controllori di missione di mantenere il veicolo in orbita per tanto tempo (per studiarne quindi il funzionamento e il comportamento di tutti i sistemi della navicella) facendo solo poche correzioni e quindi consumando poco carburante. Ritornera da noi a Terra con un ammaraggio previsto l’11 dicembre al largo delle coste della California.
Come anticipato quindi, Artemis 1 è una missione senza equipaggio dalla durata di quasi 26 giorni, ed è progettata per esaminare il funzionamento di Orion e dell’enorme razzo Space Launch System della NASA. Non finisce però qui: le prossime missioni, al momento in programma, vedranno il primo volo con astronauti a bordo con Artemis 2, che invierà Orion attorno alla Luna nel 2024, e Artemis 3 che ha invece l’obiettivo di portare i primi astronauti sulla superficie lunare dopo oltre 50 anni, in un punto mai visitato prima, cioè il polo sud lunare. La missione è prevista nel 2025 o nel 2026, anche se è probabile che slitteranno di un paio di anni.