Missioni spaziali

Ripristinate le comunicazioni con CAPSTONE: si è trattato di un bug software

Dopo l’avvenuto inizio della missione CAPSTONE (Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment) con successo, la navicella spaziale ha perso il contatto radio con le stazioni di Terra, gestite tramite il Deep Space Network (DSN). Dopo qualche giorno, fortunatamente, il team di Terra è riuscito a ripristinare le comunicazioni e la missione è in ottimo stato. Ma cos’è successo esattamente?

Un bug software ha causato la perdita delle comunicazioni con CAPSTONE

Dopo il dispiegamento iniziale di CAPSTONE il 4 luglio, il veicolo spaziale è stato in grado di dispiegare con successo i suoi pannelli solari, stabilizzarsi e iniziare a caricare le batterie di bordo. Il sistema di propulsione di CAPSTONE è stato anche preparato per la prima manovra del veicolo spaziale. CAPSTONE ha così stabilito un contatto iniziale con la stazione di terra DSN a Madrid, in Spagna, seguito da un contatto parziale con la stazione di terra di Goldstone in California, per poi perdere i contatti, avvenuto il 5 luglio. Ma è stato grazie a questi contatti che gli operatori di missione sono stati in grado di determinare la posizione e la velocità approssimative di CAPSTONE nello spazio.

Il 6 luglio, la Mission Crew è riuscita a riprendere i contatti con la navicella. I dati scaricati da CAPSTONE indicano che il veicolo spaziale è in buona salute e che ha operato in sicurezza autonomamente quando non era in comunicazione con la Terra. I team si sono così preparati ad eseguire la prima manovra di regolazione della traiettoria di CAPSTONE per il 7 luglio, ed è stata effettuata con successo. Lo scopo era quello di entrare con una maggiore precisione nell’orbita di trasferimento verso la Luna. I piani di CAPSTONE non sono quindi cambiati, ed è ancora in programma per arrivare in orbita lunare il 13 novembre, come originariamente previsto.

Credits: scitechdaily

E’ stata necessaria qualche ora per capire cos’ha causato l’interruzione delle comunicazioni. Così, la NASA ha dato conferma e spiegato cosa ha causato i problemi di comunicazione con la sua navicella CAPSTONE: un bug nel codice.

Durante la messa in servizio del veicolo spazial, il team del Deep Space Network ha notato la ricezioni di alcuni dati incoerenti tra di loro. Durante le indagini per capire la causa di questi dati incosistenti, il team delle operazioni del veicolo spaziale ha tentato di accedere ai dati diagnostici relativi alla radio del veicolo spaziale e ha inviato un comando formattato in modo errato che ha reso la radio inutilizzabile. Il sistema di rilevamento dei guasti del veicolo spaziale avrebbe dovuto riavviare immediatamente la radio, ma a causa di un errore nel software di volo, questo non è accaduto, lasciando quindi la radio in uno stato anomalo e causato la perdita delle comunicazioni.

Il sistema software di volo autonomo è riuscito fortunatamente ad eliminare l’errore dopo qualche tentativo e a riportare quindi la navicella in uno stato nominale e in comunicazione con il suolo, consentendo al team di implementare procedure di recupero e riprendere così il controllo della navicella. Non solo: come accennato precedentemente, durante questo periodo di “buio”, il veicolo spaziale ha mantenuto autonomamente il suo orientamento per mantenere la sua antenna puntata verso la Terra e consentire ai pannelli solari di mantenere la batteria carica. CAPSTONE ha anche utilizzato i suoi propulsori per eseguire una manovra standard per scaricare lo slancio in eccesso dalle sue ruote di reazione, che sono ruote interne che aiutano il veicolo spaziale a ruotare e puntare se stesso.