“Top Gun: Maverick” svela i futuri velivoli ipersonici
La pellicola Top Gun: Maverick anticipa il probabile futuro dei velivoli militari: l’ipersonico. La collaborazione tra Lockheed Martin e la produzione del famoso sequel del film anni ’80 ha prodotto il Darkstar. Un velivolo ai confini tra l’ingegneria e la fantascienza, che nasconde espliciti riferimenti allo stato dell’arte… e oltre. Senza addentrarci nella trama del film proviamo ad approfondire il tema nell’articolo!
Top Gun: Maverick e il misterioso velivolo Darkstar
Nel 1986 un giovane Tom Cruise ha condiviso la scena con uno dei caccia più famosi al mondo: l’F-14 Tomcat. Era il primo Top Gun che raccontava la storia del tenente Pete “Maverick” Mitchell. Ora, dopo più di 30 anni, il sequel dedicato a Maverick vede sulla scena i sostituti degli F-14: gli F-18 Super Hornet, prodotti inizialmente dalla McDonnell Douglas e oggi sotto l’ala della Boeing.
Il sequel però non ha voluto semplicemente tentare un riadattamento moderno con i velivoli di oggi: ha addirittura superato quello che rappresenta lo stato dell’arte. Ecco che viene mostrato al pubblico un velivolo nuovo, con linee particolari ed un colore scuro: il Darkstar. Un nome certamente non amichevole, “stella oscura” che potrebbe richiamare l’iconica Morte Nera “Death Star” di Star Wars.
Un velivolo futuristico ed ipersonico (cioè oltre il supersonico, Mach maggiore di 5) con i comandi affidati proprio al nostro protagonista. Nel film, l’ormai capitano Maverick vola nei cieli del Nevada per testare aerei sperimentali della US Navy e il Darkstar è proprio uno di questi. L’obiettivo è raggiungere Mach 10 proprio con il Darkstar: ma non vi sveleremo l’esito della missione!
Il Darkstar esiste davvero oppure è un’invenzione per il film?
Nel film vediamo tutta la preparazione di Maverick prima della fase di decollo: vestizione simile a quella degli astronauti, accompagnata dalla lenta chiusura del tettuccio sopra la cabina di pilotaggio. Ed ecco che alcuni frame si soffermano su alcuni dettagli che avranno solleticato la fantasia di molti. L’impennaggio verticale infatti mostra un’icona raffigurante una puzzola: è il simbolo della divisione Skunk Works della Lockeeed Martin.
Skunk Works tratta proprio la progettazione di velivoli sperimentali. Quindi è lecito chiedersi: il Darkstar esiste davvero oppure e un’invenzione creata appositamente per Top Gun: Maverick? Come solitamente accade, la risposta è nel mezzo. Va inoltre ricordato che proprio questa divisione ha dato alla luce il famoso SR-71 meglio conosciuto come Blackbird, l’aereo con pilota detentore del record di velocità di oltre 3500 km/h (oltre Mach 3).
I produttori di Top Gun: Maverick si sono quindi rivolti alla Skunk Works per definire un velivolo da inserire all’interno del film. Dopo varie iterazioni e concept preliminari i progettisti hanno definito un modello realistico con una vera cabina di pilotaggio. Il risultato richiama le forme affusolate tipiche dei velivoli supersonici, due motori ed un doppio impennaggio verticale.
Top Gun: Maverick anticipa il futuro SR-72
Il grande schermo potrebbe essere stato il trampolino di lancio mondiale per il futuro velivolo supersonico in fase di sviluppo presso la Skunk Works della Lockheed Martin: l’SR-72. Il numero non è casuale: il figlio del Blackbird dovrebbe fare il suo primo volo entro il 2035. Per quanto riguarda la velocità l’obiettivo è meno ambizioso, ma comunque non facilmente raggiungibile: toccare Mach 6.
Staremo a vedere nel prossimo futuro come sarà l’SR-72 in modo tale da capire anche quanta influenza il suo sviluppo abbia avuto sul Darkstar del film Top Gun: Maverick. Ad oggi sono circolati soltanto alcuni rendering del possibile concept: si sa che sarà un velivolo senza pilota e destinato a missioni ISR con possibili capacità offensive. Qualunque sia il futuro, vi consigliamo la visione di Top Gun: Maverick!