ExoMars è una missione progettata per l’esplorazione del pianeta Marte tramite una sonda robotica sviluppata dall’Agenzia spaziale europea (ESA) e dall’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos). Essa prevede il lancio di un rover nel 2022.
Giovedì 17 Marzo 2022, l’annuncio dell’ESA
In qualità di organizzazione intergovernativa incaricata di sviluppare e attuare programmi spaziali nel pieno rispetto dei valori europei, deploriamo profondamente le vittime umane e le tragiche conseguenze dell’aggressione nei confronti dell’Ucraina. Pur riconoscendo l’impatto sull’esplorazione scientifica dello spazio, l’ESA è pienamente allineata alle sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri.
Nelle giornate del 16 e 17 Marzo il Consiglio direttivo dell’ESA si è riunito a Parigi con lo scopo di valutare le ripercussioni dettate dalla guerra in Ucraina sulla missione ExoMars. Dalla riunione sono pervenute delle conclusioni inaspettate:
Tutte le missioni previste per il lancio della Soyuz sono state sospese e la Russia ha deciso di ritirare il proprio personale dallo spazioporto europeo nella Guyana francese. Si tratta essenzialmente di quattro missioni istituzionali per le quali l’ESA è l’ente appaltante per i servizi di lancio (Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare) e un ulteriore lancio istituzionale. E il Direttore Generale dell’ESA ha avviato una valutazione sui potenziali servizi di lancio alternativi per queste missioni. La sostituzione includerà una revisione dei primi voli di sfruttamento di Ariane 6. Un solido manifesto di lancio per le esigenze di lancio delle missioni ESA sarà presentato agli Stati membri.
Il Programma della Stazione Spaziale Internazionale continua ad operare nominalmente. L’obiettivo principale è quello di continuare le operazioni sicure della ISS, compreso il mantenimento della sicurezza dell’equipaggio. Nelle prossime settimane la missione dell’ESA sarà quello di presentare proposte specifiche per la decisione degli Stati membri e il Direttore Generale intende convocare una sessione straordinaria del Consiglio. Conseguenza dell’analisi degli impatti tecnici e programmatici su tutte le attività colpite dalla guerra in Ucraina.
L’Agenzia spaziale europea (ESA) è la porta d’accesso dell’Europa allo spazio. L’ESA è un’organizzazione intergovernativa, creata nel 1975, con la missione di plasmare lo sviluppo della capacità spaziale dell’Europa e garantire che gli investimenti nello spazio offrano benefici ai cittadini europei e del mondo.
L’ESA conta 22 Stati membri: Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Slovenia, Lettonia e Lituania sono membri associati. Essa ha stabilito una cooperazione formale con sei Stati membri dell’UE. Il Canada partecipa ad alcuni programmi dell’ESA nell’ambito di un accordo di cooperazione.
Coordinando le risorse finanziarie e intellettuali dei suoi membri, l’ESA può intraprendere programmi e attività che vanno ben oltre l’ambito di ogni singolo paese europeo.
Il programma sospeso comprende due missioni: il Trace Gar Orbiter lanciata nel 2016 e la seconda che risulta in attesa di conferma di lancio. La stessa è composta dal rover, occupante il podio nella classifica europea, con capacità di perforazione di 2 metri e da una piattaforma di superficie. L’obiettivo principale del programma ExoMars è quello di affrontare la questione irrisolta sull’esistenza in epoche precedenti della vita su Marte. Il termine “exo” fa riferimento allo studio dell’esobiologia: l’esistenza della vita oltre la Terra.
Gli obiettivi principali di TGO sono la ricerca di prove di metano e altri gas atmosferici traccia che potrebbero essere firme di processi biologici o geologici attivi. Schiaparelli ha testato tecnologie chiave in preparazione del contributo dell’ESA alle successive missioni su Marte. Il rover Rosalind Franklin trasporterà un trapano e una suite di strumenti dedicati alla ricerca esobiologica e geochimica. Il TGO 2016 fungerà da relè per la missione di superficie.