Dopo i primi attacchi della Russia ai danni dell’Ucraina, diversi Paesi nel mondo hanno condannato la scelta e le azioni di Putin. Così, per contrastare questa guerra che ha colpito l’Ucraina ma minaccia tutti, sempre più Stati hanno approvato sanzioni economiche pesanti nei confronti della Russia. In un primo momento, sembrava che il settore aerospaziale non sarebbe stato intaccato da questi avvenimenti geopolitici. Infatti, inizialmente l’ESA (European Space Agency) aveva affermato che non aveva intenzione d’intervenire. Però, dopo la scelta di Biden di bloccare le forniture tecnologiche alla Russia e dopo l’aggravarsi della guerra Russia-Ucraina, l’ESA ha deciso di rinviare ExoMars e di bloccare altri progetti.
Tra tutti i progetti che sono e saranno intaccati da quanto sta avvenendo in Ucraina, ExoMars è il più importante. Il lancio di questa missione sarebbe stato, senz’altro, l’evento di punta di quest’anno. ExoMars, infatti, è una missione che con sé porta grandi speranze, dato il suo obiettivo di ricercare forme di vita nel sottosuolo marziano. Inoltre, ExoMars ha una lunga storia di rinvii e quest’anno sembrava essere quello giusto. Però, per contrastare la guerra Russia-Ucraina, l’ESA ha deciso di rinviare nuovamente ExoMars. Ma il destino di ExoMars potrebbe essere ben peggiore: la missione rischia di essere cancellata. Infatti, il ruolo della Roscosmos in questa collaborazione consisteva nella fornitura di un lanciatore russo, il Proton, e nella messa a disposizione della base di lancio russa Baikonur. Inoltre, cosa più importante, l’agenzia spaziale russa avrebbe dovuto fornire anche il lander per l’atterraggio su Marte.
Il futuro di ExoMars è, comunque, ancora incerto. Infatti, nel panorama della guerra Russia-Ucraina, la decisione dell’ESA di rinviare ExoMars non è definitiva. L’ESA ha apertamente dichiarato che non può allinearsi alle scelte della Russia e, di conseguenza, ha preso la decisione di escludere la Roscosmos dalle varie cooperazioni. L’ESA, però, rimane un’organizzazione intergovernativa gestita da 22 Paesi e ha il compito di portare avanti progetti sui quali sono stati investiti tempo e soldi, allineando le decisioni degli Stati membri. Per questo motivo, il direttore dell’ESA non ha ancora espresso alcun giudizio definitivo e, anzi, l’obiettivo è quello di trovare una soluzione per salvare la missione ExoMars. In ogni caso, la posizione dell’Agenzia Spaziale Europea rimane chiara:
Deploriamo le vittime umane e le tragiche conseguenze della guerra in Ucraina. Diamo la priorità assoluta all’adozione di decisioni adeguate, non solo per il bene della nostra forza lavoro coinvolta nei programmi, ma nel pieno rispetto dei nostri valori europei, che hanno sempre plasmato in modo fondamentale il nostro approccio alla cooperazione internazionale.
– N° 6–2022: ESA statement regarding cooperation with Russia following a meeting with Member States on 28 February 2022
In questo panorama politico, in cui imperversa la guerra Russia-Ucraina, le scelte dell’ESA hanno colpito non solo ExoMars. Infatti, nella riunione del 28/02/2022, è stata presa la decisione di far ritirare la Roscosmos dalla base spaziale europea di Kourou. Questo vuol dire che, non solo tutto il personale russo sarà allontanato, ma anche i lanciatori Soyuz saranno ritirati. Questa decisioni avrà, senz’altro, ripercussioni sulla Roscosmos ma anche sulle attività dell’ESA stessa, come la missione Euclid pianificata per l’anno prossimo. L’Agenzia Spaziale Europea, infatti, ora deve trovare una soluzione per sostituire i razzi Soyuz. La scelta potrebbe ricadere o su vecchi lanciatori o sui futuri Ariane 6 o Vega-C.
Ad ogni modo, queste non sono decisioni definitive e la situazione è in continuo sviluppo.