Astronauti ESA: 159 candidati italiani idonei, di cui 37 donne
Delle 22 523 domande valide per astronauti ricevute dall’ESA, il maggior numero proveniva dalla Francia (7087), seguita dalla Germania (3695) e dal Regno Unito (2000). Per quanto riguarda l’Italia, i connazionali che hanno presentato domanda sono stati complessivamente 1845 suddivisi tra 1498 uomini e 347 donne. Se si considera la totalità degli stati membri dell’ESA, i candidati per un posto da astronauta con disabilità fisica ha raggiunto quota 257 domande.
Dopo una fase di screening completa terminata il 18 gennaio scorso, 1361 persone sono state invitate alla fase due della selezione degli astronauti dell’ESA. Il numero di candidati astronauti invitati alla seconda fase è stato ripartito per Stato membro e Stato cooperante. Il numero comprende 530 donne e 831 uomini , ovvero circa tre candidati per ogni Stato membro. Ciò riflette l’alto livello delle domande ricevute su tutta la linea. A questi numeri si aggiungono i 27 candidati con disabilità fisica. Gli italiani contano un totale di 159 persone suddivisi tra 122 uomini e 37 donne.
I candidati che hanno successo nella fase due continueranno a partecipare a una serie di colloqui psicologici e test di gruppo prima dei test medici. Coloro che superano con successo ciascuna di queste fasi di selezione saranno invitati ai colloqui di assunzione. La nuova classe di astronaute ed astronauti di riserva dell’ESA dovrebbe essere annunciata nell’autunno 2022.
Gli astronauti professionista: chi può candidarsi
Per la prima volta dal 2008 l’ESA è alla ricerca di nuovi membri dell’equipaggio. Si tratta ovviamente di un lavoro di grande responsabilità dove servono caratteristiche particolari e molte peculiarità. Lo Spazio rimane un ambiente ostile e con molti rischi, per questo la selezione è ferrea per cercare di formare una squadra composta dai soggetti migliori.
La selezione è aperta a tutti coloro in possesso di laurea Magistrale (o di grado superiore) e con minimo tre anni di esperienza professionale nelle seguenti discipline:
- Scienze naturali
- Medicina
- Ingegneria
- Matematica
- Computer science
Per quanto riguarda i requisiti comportamentali e più legati all’aspetto psicologico, il tipico candidato che l’ESA cerca è una persona fortemente motivata, capace di mantenere la calma. Emergerà colei/lui in grado di coprire orari di lavoro irregolari, viaggiare spesso e vivere per lunghi periodi di tempo lontano dai propri affetti ed in generale lontano da ogni contatto sociale.
Training per diventare astronauta
La fase di training è costantemente in evoluzione, anche se è possibile individuare tre periodi chiave. Il training di base, che dura di un anno, ha lo scopo di educare i nuovi arrivati sulle tecnologie dei sistemi e sui programmi spaziali, sulla vita che condurranno una volta lasciata la terra, gettando le basi della lingua russa. La seconda fase è a durata variabile, in cui i nuovi cominceranno a toccare con mano tutti i compiti che le/gli potrebbero essere affidati: prima fra tutti la camminata spaziale. Il tempo che separa i futuri astronauti dall’acquisizione del suddetto titolo si aggira intorno ai due anni (durata della terza ed ultima fase). In essa, ad ogni membro dell’equipaggio verrà assegnata un compito preciso e degli esperimenti da portare a termine durante la permanenza nello spazio.
Il percorso da intraprendere dopo essersi aggiudicati la medaglia d’oro, non è semplice. Il motivo è legato alle stringenti condizioni di vita che offre lo spazio. Durante la loro permanenza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) gli astronauti devono vivere e lavorare in un ambiente molto diverso da quello a cui sono abituati sulla Terra. In questo ambiente devono lavarsi, andare in bagno, mangiare, bere e mantenersi in forma e in salute. L’assenza di peso a bordo della ISS rende necessari alcuni adattamenti nello svolgimento di queste comuni attività. La ISS orbita a 400 chilometri dalla superficie terrestre e tutto ciò che occorre agli astronauti deve esservi trasportato dalla Terra. Pertanto essi devono razionare le proprie riserve di acqua e cibo e ridurre al minimo la produzione di rifiuti.
I benefici dello spazio
Il volo spaziale umano e robotico contribuisce ad un’economia circolare. La ricerca attuata da agenzia spaziali e gli sviluppi tecnologici migliorano l’efficienza energetica, l’automazione, la robotica e l’intelligenza artificiale, così come l’abitazione, il riciclaggio, la gestione dei rifiuti e additivi ed anche i processi di produzione. La ricerca scientifica è una delle ragioni principali per cui le missioni spaziali sono fondamentali. La microgravità è la condizione che permette di percepire le micro forze che sulla terra risultano non misurabili a causa della presenza della forza di gravità.