Solitamente gli astronomi sono in grado di osservare tutti gli eventi che seguono l’esplosione di una stella. In questo caso, per la prima volta gli scienziati hanno potuto analizzare il preludio che porta alla morte, ovvero l’esplosione di una super gigante rossa. Si tratta di una scoperta sensazionale, per i fortunati osservatori è stato come osservare una bomba a orologeria.
Finalmente gli astronomi sono riusciti a osservare una il processo che porta una supergigante a divenire una supernova. I fortunati scienziati hanno catturato l’esplosione della stella utilizzando più telescopi dalle Hawaii. Così hanno scoperto SN 2020tlf, una delle supernova più intriganti del suo genere, che ha permesso di analizzare per la prima volta gli istanti che precedono la morte della stella.
A detta degli scienziati, questo è un passo in avanti importantissimo. Grazie a questo risultato possiamo studiare ciò che accade alle stelle massive subito prima che queste muoiano. Per la prima volta, abbiamo visto una supergigante rossa esplodere! E’ ciò che ha affermato Wynn Jacobson-Galán, un astronomo della University of California Berkeley e autore principale della ricerca che riporta i risultati dell’osservazione, pubblicata sul The Astrophysical Journal.
I calcoli degli esperti hanno rivelato l’entità della stella esplosa. Si trattava di una supergigante rossa dalla massa circa 10 volte superiore a quella del Sole e distante 120 milioni di anni luce dalla Terra, nella galassia NGC 5731. La cattura dell’esplosione è stata possibile grazie a delle attività di osservazione della regione circostante alla supergigante. Le osservazioni sono state fatte usando una moltitudine di telescopi a partire da gennaio 2020 e continuando per circa un anno dopo l’evento cruciale. Peraltro, anche l’osservatorio orbitante della NASA, il Neil Gehrels Swift Observatory, si è unito alla ricerca una volta avvenuta l’esplosione.
Il lavoro effettuato con i telescopi puntati sulla supernova è stato combinato insieme a delle osservazioni di archivio. Grazie a questa analisi incrociata, gli scienziati hanno avuto informazioni a sufficienza per studiare il comportamento della stella nei momenti che hanno preceduto l’esplosione. Così, si è giunti a una ricostruzione vera e propria che mostra come si è sviluppata la supernova.
Gli astronomi sono rimasti particolarmente colpiti dalle osservazioni della stella ottenute pochi mesi prima che essa divenisse una supernova. Queste, infatti, hanno rivelato la presenza di un eccesso di energia, luce, prodotta dalla stella. Come affermato dalla studiosa e co-autrice Raffaella Margutti, astronoma presso la UC Berkeley, osservare l’evoluzione della stella è stato un pò come guardare una bomba ad orologeria da vicino. Fino ad oggi, non era mai stato possibile provare e confermare una attività così violenta da parte di una supergigante rossa in punto di morte. Abbiamo visto questa supergigante morente produrre delle emissioni luminose, per poi collassare e bruciare.
Adesso gli esperti sperano di poter scoprire altre storie simili a quella di SN 2020tlf, in maniera da poter studiare ancor meglio il preludio che porta all’evento della supernova. L’autore Jacobson-Galán si è detto super eccitato da tutte le incertezze che sono state scatenate grazie a questa grande scoperta. L’obiettivo ora è quello di trovare altri eventi come SN 2020tlf e cercare di descrivere al meglio i mesi finali dell’evoluzione delle stelle, unendo gli sforzi di osservatori e teorici al fine di rispondere al grande mistero su come le stelle massive spendano gli ultimi istanti delle proprie vite.