Aviazione

Produrre carburante dalla CO2, l’idea per gli aerei green del futuro

Negli ultimi anni sta crescendo sempre più l’esigenza dell’utilizzo di carburanti sostenibili per l’ambiente. Si tratta di una urgenza che richiama sempre più attenzione nel campo del trasporto, da quello automobilistico a quello aereo. A causa dell’eccessivo utilizzo di combustibili fossili e all’aumento di gas serra, scienziati, aziende e ricercatori si impegnano ogni giorno per trovare modi sempre nuovi di agire a protezione dell’ambiente. L’idea ambiziosa per un futuro più green prevede di produrre il carburante per aerei direttamente dall’ anidride carbonica (CO2), come se fosse una fonte rinnovabile.

Aereo civile in volo, da anni si studiano soluzioni intelligenti per garantire l’utilizzo di un carburante green e ridurre le emissioni di CO2.

Carbon Neutral e carburanti green

Ad oggi i carburanti per aerei maggiormente utilizzati sono quelli Carbonio neutrali (i cosiddetti Carbon Neutral) e sono tra quelli che possono fare la differenza per quanti riguarda le emissioni di anidride carbonica, CO2. Da qui nasce l’esigenza di trovare il giusto compromesso producendo un carburante che sia ecosostenibile e allo stesso tempo funzionale ed economico. Grazie a questa esigenza si sono diramati una serie di progetti che hanno l’obiettivo di trovare un modo di sintetizzare il carburante in maniera green.

I primi studi per la produzione di un carburante green

Uno studio già a buon punto è presentato dagli Stati Uniti e riguarda il carburante E-jet, sintetizzato a partire dalle emissioni dei motori termici. Nello specifico prevede uno stock e un riutilizzo di CO2 emessa dagli aerei per produrre altro carburante. Il progetto ha avuto inizio nel 2020, grazie ad un programma pilota lanciato dall’azienda americana Twelve sotto incarico della Air Force Operational Energy. Nel mese di agosto è stato possibile vedere i primi risultati ottenuti dall’iniziativa e il prossimo passo è portarlo su larga scala, aspettando dicembre per valutare gli effetti.

Altro importante progetto si è svolto in Spagna con l’utilizzo della cosiddetta tecnologia sun-to-liquid. A partire da acqua, CO2 e luce solare si sarebbe in grado di produrre carburante. Il progetto nato nel 2016 è ancora in esecuzione e potrebbe costituire una svolta rivoluzionaria per il mondo dell’aeronautica. I risultati non sono però unicamente sperimentali e di ricerca. Infatti, a Werlite – Emsland in Germania è stato inaugurato il primo impianto industriale al mondo detto power-to-liquid. Si tratta di un impianto in grado di sintetizzare carburante a partire da acqua, CO2 ed elettricità. L’impianto propone di utilizzare l’acqua e l’elettricità di quattro parchi eolici vicini per produrre idrogeno che verrà in seguito combinato con l’anidride carbonica per produrre il petrolio greggio che sarà in seguito raffinato in carburante per jet.

Riduzione delle emissioni, i vantaggi del carburante green

Aeroplano della compagnia Lufthansa, tra le prime aziende mostratasi interessata a investire sulla produzione green di carburante.

Ma quali sono i vantaggi che offrirebbe questa tecnologia? Innanzitutto, il rifornimento potrebbe avvenire in qualunque zona del mondo e sarebbe di facile accesso. Dunque si potrebbero evitare i grossi e costosi rischi comportati dalle navi cisterna o da altri mezzi analoghi. Non dobbiamo dimenticare il vantaggio ambientale. L’utilizzo di queste tecnologie aprirebbe sempre di più la strada al concetto di economia circolare nel mondo dei trasporti, essenziali per ridurre le emissioni di gas serra.

Queste nuove modalità green di produzione di carburante potrebbero essere una valida alternativa al carburante utilizzato finora, riducendo drasticamente le emissioni nocive. Attualmente la compagnia aerea tedesca Lufthansa sembra essere tra le prime ad essersi interessata a questo nuovo modo di produrre carburante in maniera ecosostenibile. Difatti è stato firmato un accordo per il quale la compagnia acquisterà grandi quantità di carburante Power-to-Liquid (PtL).

Christina Foerster, membro del comitato esecutivo Lufthansa spiega “I combustibili sintetici da energie rinnovabili costituiscono il cherosene del futuro. Consentono l’aviazione a emissioni zero di CO2. Con la sua partnership con Atmosfair, Il Gruppo Lufthansa riprende il comando e fornisce una spinta alla produzione di carburanti PtL”. Si può solo sperare che l’esempio di Lufthansa alimenti gli studi ed i progetti su queste tecnologie e dia una spinta alle altre compagnie aeree. Anche se la strada da percorrere sembra essere in salita, i progetti sono ambiziosi ed i primi risultati sembrano essere promettenti.

Articolo a cura di Matilda Porro