Giulia Schiff, ufficiale espulsione Aeronautica: aveva denunciato nonnismo
L’ex allieva ufficiale Giulia Schiff, che nel 2018 aveva denunciato il nonnismo e le violenze subite in occasione del suo battesimo del volo, ha visto confermare dal Consiglio di stato la sua espulsione dall’Aeronautica Militare. La ragazza è stata anche condannato la ragazza al pagamento delle spese processuali.
La denuncia di Giulia Schiff
Nel 2018, nel giorno del suo battesimo del volo (il primo volo in solitaria degli allievi ufficiali) l’allora allieva ufficiale dell’Accademia Militare Giulia Schiff, stando alle sue deposizioni, aveva subito una serie di violenze da parte dei suoi superiori.
In particolare, quel giorno, l’allieva sarebbe stata immobilizzata e frustata ripetutamente con un fuscello sui glutei ed in seguito gettata in piscina. Addirittura, in un momento successivo sarebbe stata spinta e avrebbe colpito con la testa l’ala di un velivolo.
A seguito di questi episodi, Giulia Schiff ha denunciato i responsabili, che si sono difesi dicendo semplicemente di aver rispettato alcune tradizioni interne all’Aeronautica. Dopo la denuncia, nei confronti della Schiff è stata emessa una motivazione di “bocciatura” legata testualmente a una sua “inettitudine militare e professionale”. Ovviamente la ragazza ha collegato i due episodi e tramite i suoi avvocati ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che ieri ha respinto sostenendo che sono escluse “volontà ritorsive” da parte dei superiori dell’ex allieva.
Intanto il procedimento a seguito della denuncia prosegue e ben otto sergenti del 70esimo Stormo dell’Aeronautica di Latina sono stati rinviati a giudizio per lesioni personali pluriaggravate in concorso. Il processo a carico degli 8 imputati si aprirà il 5 Novembre presso il Tribunale di Latina dopo che la Corte di Cassazione ha ritenuto non competente il Tribunale Militare di Roma.
Le dichiarazioni di Giulia Schiff sull’espulsione dall’Aeronautica Militare
A seguito della conferma dell’espulsione dall’Aeronautica sancita dal Consiglio di Stato, Giulia Schiff ha rilasciato delle dichiarazioni ad Adnrokonos tramite il suo legale.
L’avvocato Massimo Strampelli ha dichiarato: “Motivi di illegittimità nel procedimento di espulsione c’erano ed erano forti. Che l’Aeronautica ammettesse le proprie responsabilità era un’ipotesi improbabile. Il Consiglio di Stato ha affermato che l’inimicizia tra me e il mio comandante di corso non è stata comprovata. La verità è che è stato lui insieme ad un ufficiale di inquadramento ad indottrinarci spiegandoci cosa e come dovevamo fare durante quel rito.” ed ha poi continuato: “Fermo restando il rispetto per le sentenze, c’è rammarico. Crediamo che la sentenza non faccia giustizia fino in fondo”.
In merito all’appuntamento del 5 Novembre si professa fiducioso: “Noi crediamo che il processo di Latina possa chiarire tutti gli aspetti finora rimasti nell’ombra, ivi compreso che il rito fosse conosciuto da tutti nell’amministrazione e che nessun comandante vi abbia messo fine”. Ed ha concluso dicendo: “Chiederemo la citazione del ministero della Difesa come responsabile civile“.
AstroSamantha e il suo battesimo del volo
A seguito dell’episodio e della successiva denuncia, anche Samantha Cristoforetti si era schierata a difesa dell’Aeronautica Militare, seppur in maniera indiretta.
In un tweet, postato proprio nei giorni in cui il caso di Giulia Schiff era passato alla ribalta, l’astronauta italiana aveva raccontato le emozioni del giorno del suo battesimo del volo (avvenuto proprio presso il 70esimo stormo di Latina, lo stesso della Schiff), descrivendolo come uno dei giorni più belli della sua vita
Anche la popolarissima AstroSamantha in quella occasione non fu esente da critiche da parte degli utenti che l’accusarono di giustificare la brutta piaga del nonnismo che da sempre affligge tutti i corpi militari.