Il problema alla toilette durante la missione Inspiration4 di SpaceX
Si è conclusa con successo la missione Inspiration4 di SpaceX ma, nonostante sia stata un totale successo, a fare notizia è però un problema molto curioso legato… alla toilette.
Nella notte dello scorso 19 settembre, circa alle 2 orario italiano, la capsula Crew Dragon Resilience è tornata sul pianeta Terra ammarando nell’Oceano Atlantico a qualche kilometro dalle coste della Florida. L’agenzia privata SpaceX è riuscita nello scrivere una nuova pagina memorabile della storia dell’esplorazione spaziale. Per la prima volta nella storia, infatti, 4 civili hanno condotto e portato a termine in autonomia una missione in orbita terrestre bassa.
La toilette della Crew Dragon di Inspiration 4
Il sistema di smaltimento degli “scarti organici” dei membri dell’equipaggio della Crew Dragon non è perfettamente noto.
Sappiamo che si basa su un sistema di aspirazione che permette di far fronte all’assenza di gravità, evitando spiacevoli problemi che preferiamo lasciare alla vostra immaginazione.
È nota invece l’ubicazione all’interno della Crew Dragon della toilette. Questa è posta tra la porta d’ingresso della navicella e il portellone di attracco per la ISS. Come è noto, però, nel caso della missione Inspiration 4, il sistema di attracco alla Stazione Spaziale Internazionale è stato sostituito con una cupola panoramica. Quindi anche durante l’espletazione dei propri bisogni fisici gli astronauti hanno potuto godere di una delle viste più incredibili che esistano.
In un Tweet, l’astronauta ESA Thomas Pesquet ha pubblicato una foto del bagno della Crew Dragon (ripreso durante un’altra missione) specificando che a garantire la privacy dei membri dell’equipaggio è una semplice tenda.
Il problema alla Toilette della missione Inspiration 4 di SpaceX
Le informazioni riguardo questo piccolo incidente sono poche. A far trapelare la notizia ci ha pensato il capo della divisione sulle missioni con equipaggio che ha detto:
Abbiamo avuto alcuni piccoli problemi che siamo riusciti a risolvere, abbiamo dovuto avere a che fare con un problema al “sistema di gestione degli scarti organici” (il bagno, in altri termini) che siamo riusciti a risolvere bene, riportando a casa l’equipaggio sano e felice.
Neanche Elon Musk ha fatto mistero dell’inconveniente. In questo Tweet ha parlato del problema, dicendo che il sistema relativo al bagno sarà uno dei primi ad essere migliorato in vista delle future missioni in orbita.
Non dubitiamo che ciò possa avvenire in tempi celeri, anche in considerazione delle future missioni di turismo spaziale che porteranno in orbita altri equipaggi composti da civili che potrebbero preferire un sistema più comodo e con più privacy.
Inspiration4 ha raggiunto il suo obbiettivo
Aldilà delle vicissitudini relative al bagno panoramico della Crew Dragon, la missione Inspiration4 ha raggiunto brillantemente il suo obiettivo, quello di dare un grande aiuto economico per la ricerca contro il cancro. Il target iniziale fissato dal comandante Isaacman era pari a 200 milioni di dollari. Lo stesso Isaacman, milionario filantropo e direttore del sistema di pagamento Shift 4 Payments, ha dato un impulso iniziale alla campagna con una donazione di 100 mln di dollari.
Ai quelli versati dal comandante, si sono aggiunti più di 60 milioni di dollari raccolti durante lo svolgimento della missione in orbita, grazie alle donazioni di numerosi benefattori e alle aste svolte online per l’acquisto di pezzi unici della missione, tra cui i primi NFT mai spediti in orbita. A completare la donazione è poi arrivato l’aiuto di Elon Musk, il quale ha annunciato il suo contributo per 50 milioni di dollari. La notizia è stata resa pubblica dallo stesso Musk con un Tweet pubblicato subito dopo il rientro della Dragon, potendo così garantire il raggiungimento dell’obiettivo che era stato prefissato inizialmente.
Dunque al netto del piccolo problema alla toilette, la missione Inspiration4 è stata per SpaceX un totale successo e immaginiamo possa fare da apripista a un futuro denso di viaggi spaziali, anche turistici