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Starlink può continuare! La corte federale rifiuta la mozione di Viasat

I successi di SpaceX continuano anche in tribunale: la corte federale del Distretto della Colombia ha rifiutato la mozione presentata dall’operatore satellitare Viasat che richiedeva la sospensione ai lanci di Starlink.

Viasat vs Starlink, le richieste alla corte

Alla fine dello scorso mese di Maggio, l’operatore satellitare Viasat (diretto concorrente di Space X e Starlink), aveva presentato una richiesta ufficiale alla FCC (Federal Communication Commission) affinchè stoppasse i lanci di Starlink.

Le ragioni di Viasat erano per lo più di tipo ambientale. L’azienda accusava l’ente FCC di non essere stato sufficientemente scrupoloso nella valutazione delle eventuali conseguenze sul traffico orbitale dell’espansione della costellazione di Starlink.

Poche settimane prima della richiesta, infatti, era stata approvata la possibilità da parte di Starlink di ampliare la propria flotta in orbita. In particolare ciò che aveva indispettito Viasat era stata la scelta di permettere a SpaceX di lanciare in orbita bassa fino a 4408 satelliti, più del doppio dei 1584 esemplari precedentemente autorizzati.

Viasat vs Starlink, le decisioni della corte

La Corte federale, ha rifiutato le istanze di Viasat, salvando quindi Starlink dalla sospensione, in attesa di una pronuncia definitiva sul caso che dovrebbe avvenire il prossimo inverno. Ha inoltre aggiunto che Viasat “non ha soddisfatto i rigorosi requisiti per una sospensione in attesa del riesame del tribunale”. Il progetto Starlink può dunque andare avanti.

Rilascio di satelliti Starlink

In aggiunta, ha accolto una mozione per accelerare il ricorso, stabilendo il 26 Ottobre come termine ultimo per Viasat per presentare le memorie in attesa della pronuncia definitiva.

La risposta di Viasat

Ovviamente Viasat non ci sta ed in attesa della sentenza definitiva, continua la sua battaglia. Un portavoce dell’azienda ha così dichiarato: “Crediamo che la decisione di oggi non influenzerà la decisione finale della Corte, quindi restiamo ottimisti che la stessa sancirà che la FCC ha violato le leggi federali valutando in maniera errata l’impatto ambientale di questo dispiego senza precedenti in un’orbita già molto trafficata. Noi dal canto nostro continueremo a lottare per un futuro in cui lo spazio è un ambiente sicuro. Crediamo che ciò sia importante per promuovere i nostri rapporti con l’industria, gli scienziati, gli accademici e i governi di Stati Uniti e paesi esteri, oltre che con gli enti regolatori, in modo da sviluppare gli strumenti necessari per promuovere un accesso sicuro ed equo allo spazio per tutti”.

Dal canto suo, SpaceX non ha risposto alle richieste di commenti da parte della stampa.

Il punto su Starlink

Intanto continuano i lanci dei suoi satelliti Starlink da parte di SpaceX. L’obbiettivo per quest’estate è di superare i 30 lanci dall’inizio del progetto. Attualmente in orbita ci sono 1740 satelliti dei quali 109 in fase di deorbiting o non più funzionanti.

Entro la fine del 2021 si potrebbero raggiungere le 2000 unità attraverso altri 5 lanci da 60 satelliti ciascuno.

Il servizio internet è attivo negli Stati Uniti da qualche mese e sta riscuotendo un discreto successo, anche in virtù dell’alta velocità di connessione (100Mb/s) che è in grado di garantire in zone che altrimenti sarebbero isolate.

Inoltre, stando a quanto dichiarato al giornale Reuters da Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, nel prossimo mese di Settembre il servizio dovrebbe raggiungere una copertura globale, nonostante manchi ancora molto all’obbiettivo dei 12000 satelliti in orbita prefissato all’inizio del progetto. Nel frattempo in Europa sono stati aperti i pre order per le parabole.

Al momento, comunque la copertura è già piuttosto ampia come dimostrato dall’impiego della tecnologia di Starlink durante le alluvioni in Germania.