Lo scorso 21 luglio Avio ha firmato con l’ESA (European Space Agency) un nuovo contratto da 118,8 milioni di euro per il Vega E (evolution). Quest’accordo tra l’azienda italiana e l’agenzia europea denota, ancora una volta, il profondo impegno e i grandi progressi che stanno interessando il campo aerospaziale. L’azienda Avio, con questo nuovo lanciatore Vega, infatti, mira non solo ad incrementare l’efficienza e l’efficacia dei voli, ma anche a diminuirne l’impatto ambientale.
Ora che Avio ha firmato con l’ESA questo nuovo contratto da 118 milioni di dollari, nei prossimi anni vedremo il Vega E alzarsi in volo sopra le nostre teste. Questo lanciatore italiano è il successore di Vega C, proprio come dice il nome stesso dove la E finale sta per evolution, ovvero evoluzione. Il Vega E, infatti, sarà in gran parte costituito da elementi del predecessore ma conterà anche elementi innovativi. Questo nuovo vettore sarà più flessibile in termini di massa e volume del carico utile e, dunque, i costi si ridurranno notevolmente. Inoltre, punta ad avere maggiori prestazioni che gli consentiranno una più alta competitività sul mercato. Tutti questi obiettivi saranno resi possibili dal nuovo stadio superiore dotato di un motore a combustibile liquido a basso costo. Infatti, il Vega E avrà tre stadi, a differenza dei quattro stadi del Vega C. I primi due stadi saranno uguali a quelli del Vega C, ovvero, il motore a razzo solido P120C per la spinta nel lancio e il motore a stato solido Zefiro-40. Il terzo stadio sarà quello innovativo, composto da un motore criogenico a ossigeno-metano liquido. Questo sarà un motore M10.
Il terzo stadio innovativo del lanciatore Vega E sarà un motore M10 progettato proprio dall’azienda Avio. Un motore progettato e testato anni fa e che sarà utilizzato dal momento che Avio ha firmato con l’ESA questo contratto per il Vega E. M10 è un motore criogenico che utilizza una miscela di LOX/LCH4, basato su un ciclo termodinamico chiuso ad espansione. Il motore ha la capacità di riaccensione multipla e garantisce una spinta di 98 kN, con rapporto di miscela 3.4 e impulso specifico di 362s. Così, il terzo stadio VUS (Vega Upper Stage) sostituirà gli ultimi due stadi del Vega C, lo Zefiro 9 e il motore di apogeo AVUM. Con questa nuova configurazione degli stadi, il vettore posizionerà satelliti in orbite tra i 700 e i 1500 km. Inoltre, la camera di spinta è stampata in 3D e l’anno scorso ha superato i primi test. Da analisi preliminari, poi, si è notato come questo motore limiti notevolmente le emissioni inquinanti.
Negli scorsi giorni, Avio ha firmato con l’ESA questo nuovo contratto da 118,8 milioni di euro per il Vega E nella sede ESRIN dell’ESA. L’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, e il direttore del trasporto spaziale dell’ESA, Daniel Neuenschwander, si sono accordati a Frascati per sviluppare Vega oltre il 2025. Questo contratto è un bene non solo per le due aziende protagoniste, ma porta notevoli vantaggi a molte altre compagnie del settore. Ben 11 Paesi parteciperanno allo sviluppo del sistema di lancio con diverse industrie e università. Il progetto non si limita solo al lanciatore in sé, ma comprende tutti i sottosistemi, la rampa di lancia e tutta l’infrastruttura associata presso lo spazioporto europeo nella Guyana francese.