La NASA seleziona due nuove missioni dirette su Venere
La NASA ha finalmente annunciato che tornerà a studiare Venere e lo farà da vicino, con due nuove spedizioni sul pianeta. Entrambe le missioni hanno come obiettivo quello di conoscere meglio il pianeta più vicino alla Terra e, soprattutto, di comprendere come Venere è diventato il pianeta inospitale che è oggi.
Le missioni DAVINCI+ e VERITAS sono state selezionate nell’ambito del Programma NASA Discovery che invitava scienziati ed ingegneri a creare missioni scientifiche atte a comprendere meglio il Sistema Solare e il nostro ruolo in esso. Le ultime escluse sono state la missione IVO, che prevedeva l’esplorazione di IO, la luna gioviana, e TRIDENT, che si concentrava su Tritone, il satellite di Nettuno.
DAVINCI+ e VERITAS adesso riceveranno circa 500 milioni di $ per continuare la progettazione e finalizzare il percorso di sviluppo: il lancio per entrambe è fissato tra il 2028 e il 2030.
DAVINCI+ (Deep Atmosphere Venus Investigation of Noble gases, Chemistry, and Imaging)
La missione DAVINCI+ è guidata dal Goddard Space Flight Center in Maryland e consisterà in un lander a forma sferica il cui obiettivo è misurare la composizione atmosferica di Venere e comprendere come si è formata ed evoluta. Inoltre la NASA cercherà di capire se Venere ha mai avuto oceani in superficie.
Operativamente la sonda si tufferà nell’atmosfera venusiana per effettuare delle misurazioni precise dei gas nobili e degli altri elementi presenti. Nelle intenzioni dei progettisti DAVINCI+ sarà anche in grado di trasmettere a Terra le prime immagini ad alta risoluzione dei tesserae ossia delle formazioni geologiche simili ai nostri continenti: la NASA potrebbe così dimostrare che Venere ha un movimento di tettonica a placche simile a quello terrestre.
VERITAS (Venus Emissivity, Radio Science, InSAR, Topography, and Spectroscopy)
La missione VERITAS sarà costituita da un orbiter che sorvolerà Venere per mappare la superficie del pianeta. L’obiettivo è determinare la sua storia geologica e i motivi che lo hanno portato a differenziarsi in maniera così netta dalla Terra. Il radar a bordo creerà una ricostruzione 3D della superficie di Venere e permetterà agli scienziati NASA di capire se processi geologici come la tettonica a placche e i vulcani siano ancora attivi.
VERITAS si propone anche di mappare le emissioni di infrarossi dalla superficie di Venere per catalogare le tipologie di rocce sulla superficie.
La missione è guidata dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, ma con importanti collaborazioni europee. Le agenzie spaziali tedesca, italiana e francese forniranno lo strumento ad infrarossi per mappare la superficie, essenziale per il radar di VERITAS.
“È sbalorditivo quanto poco sappiamo di Venere, ma grazie a queste due missioni potremo scoprirne i segreti, dalle dense nubi atmosferiche, ai vulcani sulla superficie, fino al centro del pianeta”.
Tom Wagner, NASA Discovery Program
Nuove tecnologie NASA in volo verso Venere
La sfida tecnologica che aspetta i team di DAVINCI+ e VERITAS è molto impegnativa e le aspettative di ricercatori ed appassionati molto alte.
La NASA ha anche deciso di sfruttare queste missioni verso Venere per testare delle nuove tecnologie avanzate. DAVINCI+ ospiterà CUVIS, ovvero il Compact Ultraviolet to Visible Imaging Spectrometer. Questo strumento sarà in grado di effettuare misurazioni ad alta risoluzione della luce ultravioletta, sperando possa aiutare a risolvere il mistero della grande capacità di assorbimento di luce ultravioletta da parte delle nubi venusiane.
VERITAS invece avrà a bordo il Deep Space Atomic Clock-2. L’orologio atomico ultra-preciso aiuterà a implementare le manovre autonome della navicella.
Nonostante Venere sia il pianeta più simile alla Terra e anche il più vicino, sappiamo ancora poco della sua storia e delle condizioni in superficie. Insieme a tutti gli obiettivi riguardanti la Luna e Marte, la NASA nel prossimo futuro ha deciso di puntare anche su Venere, per cercare di svelare qualcuno dei suoi misteri nascosti sotto lo spesso strato di nubi che lo circondano.