Aviazione

Viaggi aerei nell’era del Covid-19: qual è il rischio di contrarre la malattia?

La bella stagione porterà un incremento di viaggi aerei, fortemente ridotti durante i periodi di restrizioni per contenere il contagio da Covid-19. Complice la campagna vaccinale e l’arrivo dell’estate sembra che il virus ci lasci un po’ di respiro; l’impulso a viaggiare è forte e le compagnie aeree dovranno gestire il flusso di persone. Quali rischio di contagio corriamo nel prendere l’aereo e quali contromisure sono state prese?

L’impatto del COVID-19 sui viaggi aerei

La pandemia ha messo alle corde parecchi settori: l’aviazione è uno di quelli maggiormente coinvolti. La stretta che tutto il mondo ha imposto ai viaggi ha inevitabilmente influenzato il giro di affari che ruota intorno al mondo dell’aviazione. Le conseguenze hanno interessato non solo le compagnie aeree, ma anche l’indotto che è in stretto rapporto con il mondo aeronautico.

Effetti del Covid-19 sull’aviazione Foto: Gerald Friedrich

La IATA (International Air Transport Association) si è messa subito all’opera per cercare di limitare l’impatto delle restrizioni. Nell’ottica di favorire una ripresa dei viaggi aerei post pandemia, ha studiato, insieme alle più grandi aziende del settore, metodi per prevenire il rischio di contrarre il COVID-19 a bordo. A riguardo la IATA ha tracciato una roadmap per raggiungere lo scopo prefissato:

  • Favorire le persone vaccinate: per incrementare la domanda la IATA favorisce l’eliminazione di restrizioni per i viaggiatori già vaccinati;
  • Armonizzazione dei vaccini: secondo l’associazione bisognerebbe favorire il riconosciemto a livello globale dei vaccini tra le varie nazioni;
  • Accesso equo alla possibilità di viaggiare: per coloro che non sono vaccinati è promossa l’azione di quegli Stati che si fanno carico, in tutto o in grossa parte, dei costi dei test per i passaggeri.
  • Chiarezza sui test: è necessario che ogni Stato dichiari apertamente la tipologia di test approvati, con il fine di standardizzare i certificati;
  • Flessibilità per l’equipaggio: rendere meno invadenti i test per gli equipaggi, favorendo test domiciliari e limitando le interazioni con le comunità locali durante le trasferte;
  • IATA Travel Pass: pass digitale che permetterà di raccogliere le informazioni sanitarie del passeggero, uniformando i vari pass che si stanno sviluppando in ogni parte del mondo.
Panoramica IATA Travel Pass Credits: IATA

Contromisure alla diffusione del Covid-19 sugli aerei

Per evitare il contagio la strategia principale messa in atto è quella deputata al ricircolo dell’aria. Il sistema di controllo ambientale provvedeva già in tempi meno sospetti ad operare un ricircolo dell’aria per assicurare la respirabilità. L’immissione dell’aria avviene dall’alto e viene aspirata dal basso in modo che le vie aeree ricevano aria filtrata: è proprio l’installazione di filtri HEPA che permette di rimuovere dall’aria eventuali tracce del virus.

Trattamento dell’aria per minimizzare il rischio di COVID-19 durante un viaggio aereo Credits IATA/Airbus

I dati ricavati dalla IATA mostrano che il 99.993% di batteri e virus vengono rimossi dal flusso d’aria che attraversa i filtri. Non solo, le cabine di un aereo passeggeri garantiscono un ricambio d’aria dalle 20 alle 30 volte in un’ora, circa 10 volte in più rispetto ad un ufficio. Tutto ciò integra le normali protezioni fisiche già presenti costituite dagli schienali dei sedili.

Airbus ha condotto degli studi utilizzando l’avanzata tecnica della CFD, che simula numericamente l’evoluzione di volumi infinitesimali di fluido. I risultati hanno confermato le stime della IATA, mostrando come l’uso della mascherina abbatta le possibilità di contagio: tutte le barriere descritte di fatto permettono un distanziamento equivalente a 6 piedi tra i passeggeri quando quello reale è di solo 1 piede.

Illustrazione risuuntiva dei risultati dello studio CFD Credits IATA/Airbus

Viaggiare in aereo in tempi di Covid è più sicuro di quel che si pensa

I dati sono chiari: ad oggi ci sono segnalazioni solo di 44 casi su 1.2 miliardi di viaggiatori da inizio 2020. Risultato: la probabilità si attesta sul valore di 1 su 27 milioni. Stando ai dati è più facile contrarre il COVID-19 mentre si svolge una qualsiasi attività quotidiana. Questi dati sono chiaramente riferiti a situazioni in cui tutte le barriere di difesa sono innalzate: ricircolo dell’aria, corretto posizionamento a bordo e utilizzo della mascherina.

Cabina di un aereo Foto: Juno Kwon

Chiunque abbia mai preso un aereo sa che partenza e arrivo sono accompagnate da processi all’interno delle infrastrutture aeroportuali. La mitigazione del rischio quindi deve accompagnare tutte le operazioni, anche quelle esterne all’aereo. Il ruolo chiave è nelle mani del Pandemic Management: addestramento e competenza del personale sono anche in questo caso la risposta che possimo dare per minimizzare il rischio di contagio.

Dalla gestione dei flussi di passeggeri, al trattamento dei rifiuti, senza dimenticare i trattamenti di sanificazione costantemente richiesti: sono questi alcuni dei principali campi di azione del Pandemic Management. Anche in periodi difficili l’imperativo dell’aviazione rimane: Safety First!

Video riassuntivo Credits: IATA